Sperlinga

Tra i Monti Nebrodi e le Madonie, in provincia di Enna, sorge Sperlinga, annoverato tra i “Borghi più belli d’Italia”.

Il nome della cittadina, derivante dal greco spelaion (grotta), si deve proprio all’attitudine della popolazione a ricavare le proprie dimore direttamente dalla pietra nuda. Infatti, l’antico borgo medievale si contraddistingue per il suo Castello interamente scavato nella roccia, così come alcune costruzioni civili. 

L’attrazione principale di Sperlinga è proprio il Castello Rupestre, una costruzione di origine medievale considerata uno degli esempi più notevoli di architettura rupestre a livello internazionale. Il Castello, considerato inespugnabile grazie al suo ponte levatoio, è rimasto tutt’ora intatto: è possibile visitare al suo interno le scuderie, le prigioni, le botteghe di numerosi fabbri e alcuni cappelle private. 

Altra grande attrazione della città sono le Grotte Rupestri, o Borgo Rupestre, delle file di grotte (una cinquantina) collegate tra loro da stradine e gradini anch'essi scavati nella roccia, poco distanti dal Castello. Queste grotte furono vere e proprie abitazioni fino agli anni ’70, oggi alcune sono visitabili altre ospitano musei; ad esempio il Museo Etno-antropologico è situato ai piedi del castello in una di queste grotte, dove sono esposti oggetti di lavoro e vita quotidiana dei contadini. Sono visitabili poi cinque Grotte-Museo che il comune ha acquistato e allestito per illustrare ai visitatori la vita che si svolgeva qui.

I luoghi di culto principale del borgo sono tre: la Chiesa Madre dedicata a San Giovanni Battista e voluta dal Principe Giovanni Forti Natoli nel 1500, la Chiesa della Madonna della Mercede posta i piedi del Castello che risale alla seconda metà del Settecento e la Chiesa di Sant'Anna o del Convento fatta costruire dal Duca Stefano Oneto nel XIII secolo.