Maratea Vecchia (Castello)
"Castello" è il nome con cui gli abitanti indicano Maratea Vecchia, i cui ruderi svettano sui costoni rocciosi del Monte san Biagio. Questo antico centro, disabitato e in gran parte in stato di abbandono, nacque probabilmente in età Altomedioevale, sui resti di un insediamento di età romana. Il soprannome Castello non si deve alla presenza di una fortezza, ma al fatto che la cittadina era posta in cima a una rupe inespugnabile, protetta da mura di cinta, bastioni e torri. Le abitazioni di Maratea Vecchia presentavano caratteristiche di "miniaturizzazione" sconosciute nel resto del territorio: ogni vano era circa un quarto più piccolo del normale e presentava un forno e una cisterna per l'acqua. Non mancavano comunque palazzi e residenze più grandi, riservate alle famiglie agiate, come Palazzo Ventapane, grandioso edificio di cui resta la loggia esagonale. La viabilità all'interno era costituita da vicoli e scalinate; due porte permettevano l'accesso alla cittadina fortificata: Porta Santa Maria, posta alle mura meridionali, e Porta dei Carpini, su quelle settentrionali.