Torre Alfina
Completamente immersa nel verde della Tuscia Viterbese è la cittadina di Torre Alfina, entrata a pieno merito nell’associazione dei “Borghi più belli d’Italia”.
L’attrazione principale del borgo è senza dubbio il Castello, costruito in epoca medievale intorno ad una già presente torre merlata di avvistamento longobarda. L’ingresso del Castello è scandito da un maestoso portone verde in legno, su cui sono presenti diversi stemmi rappresentanti le numerose famiglie che lo hanno posseduto e abitato. L’interno è diviso in due ale: una utilizzata come location per cerimonie ed eventi; l’altra comprende alcune sale e camere decorate con affreschi, quadri, statue, arredi e stemmi di famiglia e visitabili attraverso delle visite guidate. Il cortile interno nel Novecento è stato trasformato in un giardino vero e proprio - con aiuole, siepi, fiori e maestosi alberi - il cui centro è stato abbellito con una fontana, raffigurante un enorme cavallo.
Il centro storico sorge ai piedi del Castello, tra viuzze medievali e case in pietra sarà possibile ammirare palazzi nobiliari e splendidi murales. Una visita è d’obbligo sia alla Cattedrale del Santo Sepolcro sia al Museo del Fiore.
Immergendosi nel Bosco del Sasseto si avrà proprio l’impressione di essere catapultati in una fiaba, motivo per cui il National Geographic gli ha dato l’appellativo di “Bosco di Biancaneve”: una passeggiata fra la fitta vegetazione di latifoglie - tra cui cerri, roveri, faggi e noci - e massi ricoperti di muschio. All’interno del bosco è inoltre possibile raggiungere il gotico Mausoleo fatto costruire dal marchese Edoardo Cahen e dove fu seppellito.
Per quanto riguarda le tradizioni culinarie del borgo vale la pena di assaggiare le pappardelle al cinghiale, il biscotto di Sant’Antonio, le imbriachelle (ciambelline da accompagnare con il vino) e il farro del Pungolo di Acquapendente.