Pacentro
Il pittoresco villaggio di Pacentro, ai piedi del Monte Morrone nel Parco Nazionale della Majella, è uno dei “Borghi più belli d’Italia”.
Il Castello Caldora, con le sue tre torri quadrate, domina dall’alto il centro ed è uno degli edifici meglio tenuti d’Abruzzo. A protezione esterna del Castello c’è il tipico fossato e una doppia cinta muraria; quella più interna è probabilmente la più antica e per questo motivo più danneggiata, mentre quella esterna è più intatta. Ad oggi quasi tutta la fortezza è visitabile, compresa una delle torri da cui si può godere di uno spettacolo mozzafiato.
Nella piazza principale di Pacentro, Piazza del Popolo, si può ammirare la Chiesa Madre di Santa Maria della Misericordia, la cui facciata è stata interamente realizzata in Pietra bianca della Majella; inoltre, il suo campanile è il più alto della Valle Peligna. Se si parla invece dell’edificio di culto più antico, questo è sicuramente la Chiesa di San Marcello, realizzata intorno all’anno 1000 da un monaco ed intitolata all’omonimo Papa; oggi la Chiesa è anche sede della Confraternita di San Carlo Borromeo.
Passeggiando per le vie del borgo è possibile scorgere numerosi palazzi signorili: Palazzo Tonno, Palazzo Rocca (oggi sede del Municipio), Palazzo Avolio, Palazzo Massa, Palazzo Granata e tanti altri, tutti distinguibili per i loro splendidi portali. Desta sicuramente interesse nei visitatori un’antica vasca in pietra, chiamata I Canaje, che un tempo era usato come lavatoio pubblico.
Infine, è impossibile non visitare la Grotta di Colle Nusca, nella quale sono state ritrovate pitture rupestri in ocra rosso sulle pareti, raffiguranti un rito di caccia.
Per quanto riguarda gli eventi tradizionali, due si distinguono in assoluto. Uno si svolge ad agosto ed è la Rievocazione storica dei Caldoreschi, in cui si viene catapultati nell’anno 1450 ricordando avvenimenti, usi e tradizioni del periodo attraverso un corteo in abiti dell’epoca. L’altro evento, la Corsa degli Zingari, si svolge a settembre insieme ai festeggiamenti per la Madonna di Loreto: si tratta di una competizione in cui gli sfidanti devono correre a piedi nudi attraversando tutto il borgo.