Destinazioni - Comune
Mottola
Luogo:
Mottola (Taranto)
Mottola (IPA: [ˈ*mɔtːola], Motele [ˈ*mɔtələ] in dialetto locale) è un comune italiano di 16.152 abitanti della provincia di Taranto in Puglia.
È situata su una dei pochi rilievi tarantini, a circa 386 m s.l.m. Detta comunemente la "Spia dello Ionio" o "delle Puglie", il nome le è stato attribuito per la sua posizione strategica. Infatti, da alcuni punti della città, è possibile notare tutto il panorama del golfo di Taranto.
Geografia fisica
Mottola, situata nella parte sud della Murgia, sorge su una collina di 387 m s.l.m., a ridosso del Mar Ionio. Il suo territorio raggiunge circa i 70 m s.l.m. di altezza minima e i 506 m s.l.m. di altezza massima. Il territorio comunale confina a nord con Noci, a nord-ovest con Gioia del Colle, a nord-est con Alberobello e Martina Franca, a ovest con Castellaneta e a sud-est con Massafra, a sud con Palagiano e Palagianello. La sua superficie è di 212,33 km² il che lo posiziona al numero 42 nella classifica dei comuni italiani con la maggiore estensione territoriale. Il territorio di Mottola è caratterizzato dalla presenza di gravine, di boschi (di pino o di quercia) e anche di zone con macchia mediterranea spontanea.
Clima
La breve distanza dal mare (circa 10 km dallo Ionio) mitiga il clima di Mottola, che pure è posta in collina. La temperatura media, infatti, è attorno agli 8-9 °C nel periodo invernale, per poi passare a 22-25°in quello estivo, con minimi termici nelle notti invernali che scendono anche al di sotto di 2° e con massimi di 26°-32° nei pomeriggi di agosto.
Nella tabella sottostante sono riportati i valori medi che si registrano nell'Arco Ionico tarantino, di cui anche il territorio di Mottola fa parte:
Classificazione climatica: zona D, 1715 GG
Storia
La collina di Mottola ha visto il suo territorio e l'agglomerato urbano interessati da ininterrotte frequentazioni umane sin dalla preistoria, come ha dimostrato il ritrovamento, nel 1899, di un ripostiglio di bronzi risalenti all'Età del Ferro. La presenza umana sulla collina durante il I millennio a.C. si desume da una collezione di bronzi (attualmente conservata nel Museo Nazionale di Taranto) recuperata nel 1899, durante lo scavo delle fondamenta di Palazzo D'Onghia (oggi tra via Mazzini e via D'Acquisto).
Coinvolta nel processo di consolidamento del territorio e dei confini del thema di Longobardia in funzione strategico-militare, venne edificata dal catapano d'Italia Basilio Boioannes nel 1023. Il castellum di cui parlano le fonti venne costruito su commissione del Boioannes dai due capi saraceni Rayca e Saffari. Altra testimonianza del castello risale al 1063, secondo il Breve chronicon Northmannicum. Questa notizia sembra suggerire una distinzione tra un insediamento fortificato (castrum) e un edificio castellare (castellum), tale per cui si dovrebbe supporre l'esistenza di una struttura castellare, separata da un insediamento fortificato, che sarebbe quello edificiato da Boioannaes in funzione antisaracena. Non è inoltre chiara la distinzione tra l'insediamento fortificato della metà dell'XI secolo e il villaggio rupestre situato presso la gravina di Petruscio (a 3 km dall'abitato), che potrebbe essere stato popolato tra IX e XI secolo nell'ambito di un processo di recupero e ricolonizzazione della regione pedemurgiana, determinata dalla conquista bizantina dopo la cacciata dei saraceni (876, conquista di Bari).
Deve ritenersi spuria la notizia seconda la quale nel 1102 sarebbe stata distrutta a causa del malgoverno del cancelliere tarantino Muarcaldo durante il principato di Boemondo. Durante la dominazione normanna risulta già sede vescovile e lo sarà fino al 1818, quando fu soppressa per effetto del nuovo Concordato tra Pio VII e Ferdinando I di Borbone e aggregata a Castellaneta. Fu poi sotto la dominazione sveva, angioina ed aragonese. Nel 1653, con atto rogato dal notaio Giovanni Angelo Durante di Napoli, il feudo di Mottola fu venduto a Francesco Caracciolo VII duca di Martina, alla cui casata rimase sottomesso sino alle leggi eversive dei feudi del 1806. Con la Restaurazione, Mottola seguì le vicende proprie del Risorgimento nazionale, soffrì l'azione eversiva del brigantaggio e partecipò al processo di riorganizzazione politico-sociale, per il proficuo raggiungimento di una nuova fisionomia amministrativa, economica e culturale.
Simboli
Mottola possedeva uno stemma fin dal Medioevo e già dal 1102 era segnato sulla porta principale della città. Tale simbolo fu utilizzato sino al 1814. Un tremendo terremoto, avvenuto nella notte del 16 gennaio 1818 fece crollare tutta la struttura della Porta Grande e lo mandò in rovina. Lo stemma rappresenta una torre con due uccelli neri, appollaiati in posizione frontale sulla merlatura. La torre simboleggia la fortezza e l'origine antichissima di Mottola, mentre gli uccelli vogliono significare prosperità e fortuna. Dal 1881 lo stemma viene usato dal Comune come suggello degli uffici. Il gonfalone del Municipio lo riporta fra il rosso e il bianco delle sue bande, al centro, sotto una corona marchesale. Il diritto di far uso dello stemma attuale è stato riconosciuto al Comune di Mottola con Decreto del Capo del Governo - Primo Ministro Segretario di Stato -in data 8 marzo 1934. La descrizione, riportata nello stesso Decreto è la seguente:
Monumenti e luoghi di interesse
Architetture religiose
Chiese
Chiesa Madre di Santa Maria Assunta (XII secolo)
Chiesa dell'Immacolata, detta Il Convento (XIII secolo)
Cappella dell'Annunziata (XVI secolo)
Cappella della Madonna delle Sette Lampade (con affreschi risalenti al XII secolo)
Chiesa della Beata Vergine del Carmelo, detta Il Purgatorio (XVIII secolo)
Chiesa della Beata Vergine del Rosario, detta Il Rosario (XVIII secolo)
Chiesa di San Giuseppe Lavoratore (XX secolo)
Chiesa di San Pietro (XX secolo)
Chiesa di San Basilio Magno (XX secolo)
Chiesa del Sacro Cuore di Gesù (XX secolo)
Cappella della Madonna di Costantinopoli (XVI secolo)
Cappella di San Biagio (XII secolo)
Chiesa Cristiana Evangelica Battista (XX secolo)
Chiesa Cristiana Evangelica Pentecostale (XX secolo)
Le Grotte di Dio
Verso la fine del I millennio, soprattutto sotto il dominio bizantino, grazie all'influenza dei culti orientali, nel territorio di Mottola e nelle zone circostanti i religiosi usavano deporre le vesti e dedicarsi alla preghiera. Il religioso solitamente si dedicava al culto in piccoli monasteri rurali, fondando piccole comunità monastiche, o solitamente in alcune grotte scavate anche a mani nude. Il diffondersi di queste nuove forme di culto e dei piccoli monasteri si ebbe soprattutto sotto la dominazione normanna. Con l'appoggio della Chiesa cattolica le campagne pugliesi, tra cui quella mottolese, dovettero affrontare una "ricattolicizazione", per non lasciare traccia dei culti e delle influenze della Chiesa bizantina che in seguito ad uno scisma si divise dalla Chiesa cattolica. Nonostante la cacciata dalle terre pugliesi, nel territorio di Mottola e nelle sue chiese rupestri è fortissima l'influenza architettonica di Bisanzio, in particolar modo nel culto delle immagini sacre all'interno delle cripte. Queste immagini rappresentavano generalmente i santi. Fortunatamente, Mottola conserva ancora un notevole numero di queste "cripte" o "templi di culto".
Tra le cripte più importanti ricordiamo quelle di:
San Nicola
Santa Margherita
Sant'Angelo
San Gregorio
In queste cripte sono ancora conservate un notevole numero di affreschi religiosi.
Architetture civili
Centro storico
Il centro storico nasce nel cuore della città, la sua particolarità è quella di essere composto principalmente da case tinte di bianco. Il centro storico rappresenta uno dei luoghi più belli e più importanti dal punto di vista turistico; oltre alla moltitudine di vie, si possono trovare delle piccole piazze, in tempi antichi luoghi di incontro per la gente del luogo. La più famosa di queste piazze è “Largo San Nicola”. La piazza prende il nome dall'antichissimo convento di San Nicola edificato nella prima colonizzazione bizantina. Altre piccole “piazze” sono quella di “Largo Chiesa Madre” che sino agli anni trenta ospitava una grande cisterna (della quale è ancora visibile il perimetro originale) e “Largo Mater Domini”. Altra piccola caratteristica del centro storico mottolese è il suggestivo e storico “Arco Fanelli”, un arco posto in un'omonima stradina risalente al XV secolo che congiunge due isolati del centro. Nel centro storico infine sono situate quattro chiese: la chiesa dell'Immacolata Concezione, la chiesa del Carmelo, la chiesa del Rosario e la chiesa Matrice, di epoca duecentesca, che esibisce un impianto a tre navate. All'esterno del borgo antico, ma sempre nel centro del paese si trova la piazza principale, chiamata Piazza XX settembre e il Palazzo Municipale, costruito nel 1887 con facciata in stile neoclassico. La pavimentazione è costituita da otto mosaici ottagonali che illustrano avvenimenti storici o leggendari della città.
Architetture militari
Le mura greche
Nell'estate del 1995 studi archeologi riportarono alla luce resti di poderose mura greche risalenti all'età ellenistica (IV secolo a.C.) Esse rappresentano il più antico ed illustre monumento urbano mottolese. La muratura, tipicamente greca, era formata da due cortine di blocchi di carparo ben squadrati, lunghi all'incirca 1,25 metri, ed alti circa 40-50 centimetri, e posizionati accuratamente a secco. Lo scopo principale delle mura era quello di difendere la città dagli invasori che giungevano alla collina. Le mura rivestivano per circa 1600 metri tutta l'acropoli mottolese, e, recentemente, le ultime indagini archeologiche stanno dimostrando che un'altura così importante strategicamente era già abitata nella prima metà del secondo millennio a.C. da popolazioni di cultura protoappeninica, ed era stata già attivamente frequentata sia nell'Età del Bronzo che in quella del Ferro.
Siti archeologici
Il villaggio rupestre di Petruscio
Il territorio di Mottola è ricco di gravine e di lame, disposte principalmente a sud del centro abitato. Tra le principali gravine vi sono quelle della Forcella, di San Biagio, di Capo Gavito e di Petruscio. Sicuramente quest'ultima è la più bella e la più maestosa di tutto l'Arco Ionico: situata a sud-est del centro abitato, anticamente essa ha dato ripari alle civiltà locali sino all'XI-XII secolo. La gravina offre uno spettacolo immenso grazie alla quantità di grotte, tutte scavate a mano e quasi tutte comunicanti fra loro, anche se poste una sopra l'altra come se fossero veri edifici. Nella gravina sono presenti anche chiese rupestri ricche di graffiti. Negli ultimi anni ai margini della gravina sono state anche trovate numerose tracce di resti di insediamenti medievali.
La lama di Petruscio è lunga oltre 4 km e va dalle pendici di Mottola fino a Palagiano, con all'interno oltre duecento grotte, abitazioni, chiese, tombe medievali collegati fra loro da scalinate e sentieri.
Durante la seconda guerra mondiale, le grotte del “villaggio rupestre” di Petruscio sono state utilizzate come riparo dai soldati polacchi. La gravina di Petruscio è percorsa da un piccolo “fiume” che negli ultimi anni si è quasi prosciugato a causa della siccità, ma che continua tuttora a scorrere anche grazie all'acqua derivante dall'impianto idrico di depurazione della città.
Aree naturali
I boschi
Il territorio di Mottola è particolarmente caratterizzato dalla presenza di zone boschive. Sono presenti, infatti, boschi per circa 5800 ettari, il 30% della superficie comunale, ultimi lembi della grande foresta che sino alla fine dell'Ottocento ricopriva gran parte della Puglia e della vicina Basilicata. Il comune presenta nei suo boschi almeno quattro tipi di querce, il leccio (Quercus ilex), la roverella (Quercus pubescens Willd), la Spinosa (Quercus Coccifera o Calliprinos Webb) e il fragno (Quercus Trojana Webb), una delle querce più rare presenti in Italia. Tra i principali boschi vi sono quello di Sant'Antuono, quello di Lama Cupa e quello di Burgensatico.
Il bosco di Sant'Antuono, di proprietà del comune, sorge su dodici collinette alte tra i 400 e 460 m s.l.m. Situato nella parte nord-est della città, esso si estende per circa 520 ettari ed è un bosco prevalentemente di quercia di fragno. Tra la fauna del bosco è da segnalare la presenza dei cinghiali, anche se il loro numero negli ultimi anni è diminuito, soprattutto a causa della caccia.
Il bosco di Lama Cupa, a nord della città, è situato nella zona di Dolcemorso. Sorge su un soprassuolo di circa 200-300 m s.l.m. Anche questo bosco è prevalentemente di querce, ma è da segnalare anche la presenza dell'Acero minore.
Il bosco di Burgensatico sorge su un altopiano posto a 276-300 m s.l.m. Anch'esso è un bosco prevalentemente di fragno, ma la sua caratteristica principale è la notevole presenza di orchidee selvatiche.
La macchia mediterranea
La macchia mediterranea è presente in gran parte del territorio di Mottola, soprattutto nella zona delle grotte e delle gravine. La macchia mediterranea si presenta sotto forma di boscaglia arbustiva che durante l'arco dell'anno non perde mai la sua folta vegetazione e il suo colore caratteristico. Particolare è il paesaggio che si manifesta durante la primavera quando il territorio si riempie di una moltitudine di orchidee selvatiche. Importante anche la presenza del rosmarino che caratterizza il paesaggio anche con il suo profumo.
Società
Evoluzione demografica
La stima della popolazione mottolese dei secoli passati è possibile dal XVI secolo, quando furono istituiti i registri cedularii.
Abitanti censiti
Etnie e minoranze straniere
A Mottola risiedono 249 cittadini stranieri, pari allo 1,53% della popolazione residente. Le nazionalità più rappresentate sono:
Romania: 97
Georgia: 31
India: 26
Albania: 25
Marocco: 20
Tradizioni e folclore
I riti della Settimana Santa
Notevoli sono le manifestazioni religiose legate alla Settimana Santa: quella del giovedì Santo con la caratteristica Adorazione dei Ripositori da parte delle "paranze", che percorrono incappucciate e a piedi nudi le vie della città, e quella delle processioni del venerdì Santo e del sabato Santo. Molto suggestiva è la processione dei "Misteri" (tradizionali statue raffiguranti le scene della Passione di Cristo) che si svolge la mattina del sabato Santo a cura della Confraternita del Carmine di Mottola.
Religione
La religione maggiormente praticata a Mottola è quella cattolica. Il comune appartiene alla diocesi di Castellaneta ed è stato in passato sede di diocesi. Mottola è un paese ancora legato alle proprie tradizioni e devozioni religiose: su tutte quella di san Tommaso Becket, al quale viene dedicata una manifestazione teatrale che ne ricorda il martirio.
Altra religione professata a Mottola è il protestantesimo: la comunità evangelica battista è attestata dal 1878, mentre quella pentecostale è più recente. Ambedue sono dotate di propri edifici di culto. Vi si trova, inoltre, una Sala del Regno della congregazione dei testimoni di Geova e una chiesa avventista.
Cultura
Istruzione
Gli istituti di istruzione di Mottola includono quattro scuole dell'infanzia (due delle quali pubbliche e altrettante parificate), due primarie e una secondaria di primo grado articolata in due plessi. Vi ha inoltre sede il liceo scientifico "Albert Einstein" e l'istituto tecnico professionale per i servizi sociali "M. Lentini" con gli indirizzi chimico-biologico, grafico pubblicitario e servizi socio-sanitari.
Media
A Mottola ha sede Radio Farfalla.
Cucina
La cucina mottolese risente molto della posizione geografica propizia e ha così potuto beneficiare delle influenze culinarie di tutte le province pugliesi. I piatti storici di questo paese sono: le minestre di legumi cotte in tegami di terracotta chiamate pignate, le fave cotte fresche a mo' di zuppa oppure essiccate e poi cotte per ricavarne una deliziosa purea da accompagnare con verdure selvatiche. Questo piatto nel dialetto locale è chiamato "fêfe e fògghie” oppure “'ngrapiête”. Il purè di fave viene anche accompagnato da olive e peperoni fritti.
Il piatto tipico domenicale è il sugo di carne fatto con le braciole (fettine di carne che vengono condite con aglio, prezzemolo, formaggio e, a seconda dei gusti, pepe o peperoncino; vanno poi arrotolate e chiuse con uno spiedino di ferro) di cavallo o di asino, utilizzato poi per condire le orecchiette.
Un altro tipico formato di pasta sono i cavatelli; insieme alle orecchiette, essi vengono fatti a mano con un impasto di farina di semola e acqua tiepida. La realizzazione di questa pasta avviene con l'aiuto di un coltello. Le orecchiette o i cavatelli si possono anche condire con il cavolo e il pane grattugiato rosolato nell'olio d'oliva (“mùgnele e meddìchele”) o con le più famose cime di rapa, insaporite da un soffritto di olio peperoncino e acciughe sotto sale.
Nel periodo natalizio e pasquale sono presenti molte preparazioni tipiche. A Natale, per esempio, vengono preparate "li scartagghiête" (in italiano: cartellate), sottili strisce di un impasto all'olio che vengono poi arrotolate e fritte, dopo di che vengono insaporite con miele ai mille fiori. Con lo stesso impasto vengono create delle palline, che vengono anche esse fritte e poi condite, chiamate "purcîdde".
Altri dolci tipici del Natale sono: i biscotti chiamati "bastoni di S. Giuseppe" e le pettole zuccherate. In questo periodo si possono gustare anche le focaccine fritte su cui viene spalmata una ricotta fermentata chiamata "recòtta fòrte".
I dolci tipici della Pasqua sono taralli ricoperti da una glassa fatta di zucchero e succo di limone: ”lu sceléppe”. La focaccia tipica mottolese è quella farcita con porri (in dialetto locale: “spunzêle”) che viene preparata in determinati periodi dell'anno.
Persone legate a Mottola
Glicerio de Persona (XIII secolo), feudatario e signore di Mottola, Casale S. Pietro in Galatina, Soleto e Ceglie Messapica
Scipione Rebiba, vescovo di Mottola dal 1551 al 1555
Biagio Antonio Copeti vescovo di Mottola
Oronzo Mario Scarano (1847 - 1901), compositore e direttore d'orchestra
Gaetano Semeraro (1848 - 1923), rettore dell'Università La Sapienza di Roma
Luigi Mastrangelo (1975), ex pallavolista della nazionale italiana di volley
Giovanni D'Onghia (1963), allenatore di volley
Ugo Sansonetti (1919), atleta, specialità atletica leggera Master Indoor
Nicola Legrottaglie (1976), ex calciatore di Juventus, Milan e Catania
Antonella Palmisano (1991), atleta specializzata nella marcia
Eventi
La Strapanoramica Mottolese si svolge solitamente la prima domenica di Luglio ed è una gara podistica a livello regionale organizzata dall'A.S.D. Correre è Salute.
La Passione Vivente si svolge la sera della domenica delle Palme, all'esterno del suggestivo santuario della Madonna del Carmine (Madonn' abbasc).
Esposizione nazionale canina - C.A.C. (nel mese di aprile). Il Gruppo Cinofilo Jonico organizza un'esposizione nazionale canina in Piazza Di Vittorio.
Il Festival Internazionale della Chitarra (nel mese di luglio) della durata di circa dieci giorni, è un appuntamento fisso del cartello estivo della città di Mottola. Questo evento propone concerti di chitarra o ensemble con chitarra nei vari generi: musica classica, new age, rock, country, jazz, flamenco e fusion. All'interno della manifestazione, che prevede come serata inaugurale una serie di concerti - serenate per le piazzette del centro storico, si svolge un concorso tra chitarristi provenienti da ogni angolo del mondo e un master class tenuto da esperti.
Mottola A.D. 1102: L'Assedio (mese di settembre) è una rappresentazione storica che ripropone l'assedio subito dalla città di Mottola nel 1102 (non accertato storicamente).
La sagra della carne al fornello nel mese di agosto, in genere si svolge in Piazza Plebiscito nella prima domenica del mese.
Mostra internazionale di pittura - Artisti a Confronto (dal 24 dicembre al 6 gennaio) è una mostra di arti figurative e plastiche.
Presepe vivente (22 dicembre - 5 gennaio).
Festa di San Giuseppe (19 marzo) è una festa sita nel quartiere S. Giuseppe nei pressi dell'omonima chiesa, con la tradizionale accensione dei falò e la preparazione dei ceci arrostiti, mangiati dopo la solenne celebrazione eucaristica.
SPUC - Settimana di Preghiera per l'Unità dei Cristiani (dal 18 al 25 gennaio) con celebrazioni liturgiche, animate da letture e canti nella centralità della predicazione della Parola, e momenti di studio-confronto, presso la chiesa cristiana evangelica battista e, alternativamente, nelle parrocchie presenti sul territorio. Negli ultimi anni gli incontri si stanno svolgendo anche nelle altre parrocchie limitrofe della diocesi di Castellaneta.
Ionio Dj - concorso per dj emergenti realizzato nel mese di agosto.
SERR (Settimana Europea per la Riduzione dei Rifiuti) nel mese di novembre.
Musica
Sono presenti tre gruppi di musica folcloristica, Motl la fnodd (iscritto alla Federazione Italiana Tradizioni Popolari - www.motllafnodd.it), Il Canzoniere mottolese (associato alla F.A.F. It. - Federazione Associazioni Folkloriche Italiane), che con i loro spettacoli e le loro ricerche musicali mantengono viva la storia locale attraverso la presentazione delle figure tipiche e dei 'personaggi' della cultura contadina, i modi di dire e, naturalmente, il dialetto mottolese; e i Terraròss che nel luglio 2011 ha ricevuto la nomina di gruppo folcloristico ufficiale della provincia di Taranto.
Geografia antropica
Frazioni
San Basilio
San Basilio è frazione di Mottola, punto strategico per gli scambi commerciali tra versante Ionico e versante Adriatico e tra l'alta Murgia e il Salento. Qui sorge la zona industriale di Mottola, ma è importante anche il settore agro-zootecnico. Di rilievo è anche la boscosità della zona: vi si trova il bosco di Dolcemorso, composto in gran parte da querce (4 delle 10 specie differenti di querce pugliesi si trovano in questo bosco).
Alcune masserie facenti parte del comune di Mottola sono:
Acquagnora
Belvedere
Chiancarello
Masseria rossa
Monaci
Terzi
Perrini
Economia
Rilevante è il settore agro-alimentare, che può appoggiarsi su una buona produzione agricola: ulivi, uva da tavola e da vino, agrumi, ortaggi. La reperibilità di ottimi prodotti alimentari, unito ad una tradizione culinaria centenaria, rendono il settore della ristorazione tra i più importanti e fiorenti dell'economia cittadina. A questo va anche unito un recente sviluppo dei servizi ricettivi che stanno rilanciando il turismo. Molto sviluppati sono l'artigianato e il settore commerciale, mentre è in pieno sviluppo il settore industriale, di cui la produzione di infissi in legno lamellare è il motore: trovano infatti sede nel territorio comunale alcune delle imprese leader nel settore a livello nazionale. Infatti ulteriore pregio allo sviluppo economico della città è dato dalla nuova zona industriale sorta nella frazione di San Basilio dove trovano sede diverse industrie di diversi settori come: ecologia, meccanica, tessile, distillazione, lavorazione del legno, grande distribuzione ecc. La zona industriale è posta in zona strategica, a soli 500 metri dallo svincolo autostradale di Mottola/Castellaneta, inoltre si trova a meno di 2 km dalla S.S 100 che collega Bari a Taranto. Ulteriore potenzialità è data dalla facile percorrenza per raggiungere sia il porto commerciale di Taranto che l'Aeroporto di Bari-Palese.
Infrastrutture e trasporti
Strade
Autostrade e Strade Statali:
Autostrada A14 Bologna-Taranto (barriera di Massafra) da e per l'Italia settentrionale
Autostrada A14 Bologna-Taranto (uscita di Castellaneta-Mottola)
S.S. 7 ter (Salentina)
S.S. 7 Appia da e per Brindisi
S.S 100 Bari-Palagiano
Ferrovie
Mottola non dispone di una stazione ferroviaria all'interno del suo centro abitato; la stazione ferroviaria denominata Palagiano-Mottola è ubicata ad alcuni km dalla città. Le più vicine stazioni ferroviarie di una certa importanza sono: Gioia del Colle (Bari), distante circa 20 km, e Taranto, distante circa 27 km.
Amministrazione
Altre informazioni amministrative
Comunità Montana della Murgia Tarantina
Mottola è sede della Comunità Montana della Murgia Tarantina che comprende 9 comuni della provincia di Taranto. Dall'8 gennaio 2009, però, la Comunità Montana ha cessato di esistere per poi essere riaperta il 25 agosto 2009 dopo una sentenza della Corte costituzionale, su ricorso della regione Veneto, che ha annullato la legge Finanziaria che ne aveva decretato lo scioglimento. Mottola attualmente rientra tra i comuni facenti parte del Parco delle Gravine.
GAL - Luoghi del Mito
Mottola fa parte del Gruppo di azione locale (G.A.L.) ”Luoghi del Mito”. Una società consortile a responsabilità limitata volta a promuovere lo sviluppo dei Comuni del versante occidentale della provincia di Taranto.
Sport
Tra le società di maggior rilievo nel panorama sportivo mottolese, rileviamo:
La principale squadra di calcio A.S.D. Mottola United, militante nel girone B di 1ª Categoria
La squadra di basket maschile "New Sporting Basket Mottola", militante in serie D
Scuola Taekwondo Yom Chi A.S.D. di Vito Piepoli
Sporting Judo Mottola di Carmelo Caforio
Family Soccer School di Oronzo Daniele e Nicola Legrottaglie
Impianti sportivi
Stadio Comunale "Tonino Chiappara"
Curiosità
A Mottola sono stati realizzati due eventi entrati nel Guinness dei primati: il 7 agosto 2004 centinaia di volontari hanno realizzato il panino farcito più lungo del mondo (634,50 m); l'estate successiva è stata invece realizzata la focaccia più grande del mondo (297,43 m²), cotta in un forno a legna realizzato appositamente per l'evento.
Galleria fotografica
Note
Bibliografia
Pasquale Lentini, Storia della Città di Mottola, Mottola 1978
Voci correlate
Primi 100 comuni italiani per superficie
Confraternita del Carmine di Mottola
Comunità Montana della Murgia Tarantina
Diocesi di Mottola
Valle d'Itria
Terra d'Otranto
Murgia
Carsismo
Gravina (geologia)
Arco Ionico tarantino
San Basilio (Mottola)
Monte Sant'Elia (Massafra)
Altri progetti
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Collegamenti esterni
Mottola in Open Directory Project, Netscape Communications. (Segnala su DMoz un collegamento pertinente all'argomento "Mottola")
Sito ufficiale del comune di Mottola
La Settimana Santa a Mottola
Festival Internazionale della Chitarra