Luogo - Edificio di culto

Basilica di Santa Maria di Collemaggio

Luogo: Piazzale di Collemaggio, L'Aquila

La Basilica di Santa Maria di Collemaggio, appena fuori la cinta muraria dell'Aquila, sull’omonimo colle, fu fondata nel 1288 per volere di Pietro da Morrone, qui incoronato papa col nome di Celestino V il 29 Agosto 1294. Considerata la massima espressione dell'architettura abruzzese, oltre che il simbolo della città, è stata dichiarata Monumento Nazionale nel 1902. Dal 1327 ospita le spoglie del pontefice, attualmente conservate all'interno del Mausoleo di Celestino V, realizzato nel 1517 ad opera di Girolamo da Vicenza, maestro del Palladio. È sede di un giubileo annuale, il primo della storia, istituito con la Bolla del Perdono del 29 Settembre 1294 e noto con il nome di "Perdonanza Celestiniana". La chiesa è stata rimaneggiata più volte nel corso dei secoli soprattutto a causa dei danni causati dai frequenti terremoti e presenta una commistione di diversi stili architettonici. In seguito al sisma del 2009, è stata sottoposta a lavori di consolidamento e restauro che si sono conclusi nel 2017. La facciata è considerata la massima espressione dell'architettura abruzzese, nonché uno dei punti più alti dell'architettura medievale italiana di stampo romanico-gotico. Si staglia quadrangolare al termine di una vasta piazza verde. Sull'angolo destro si staglia un maestose torrione a pianta ottagonale che in origine costituiva la base di un campanile. Il torrione viene utilizzato durante le celebrazioni della Perdonanza Celestiniana. Internamente la Basilica si suddivide in tre navate. Di particolare importanza i dipinti collocati lungo la navata destra, in particolare la Madonna con le sante Agnese e Apollonia nella prima nicchia, l'Assunzione e incoronazione della Vergine nella seconda e la Crocefissione nella terza, tutti databili al XV secolo. Lungo la navata sinistra, invece, è il celebre ciclo pittorico con Storie della vita di Papa Celestino V ad opera di Carl Ruther da Danzica, allievo del Rubens. Nell'abside di destra è presente il sepolcro di Papa Celestino V, le cui spoglie giunsero all'Aquila nel 1327. Adiacente, sul lato destro, è il monastero. Alla Basilica è dedicato un saggio dello scrittore Carlo Emilio Gadda dal titolo "Le tre rose di Collemaggio". Secondo alcuni studi, la Basilica presenta numerosi richiami alla numerologia e più in generale al simbolismo. 

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