Gole del Sagittario, un paradiso naturale
Immerso nel centro Italia, la natura, il sole, l’aria, la fauna e la flora della Riserva naturale guidata Gole del Sagittario incantano ogni anno migliaia di turisti e di escursionisti
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Un lungo canyon, formatosi dalla millenaria erosione delle acque del fiume Sagittario. Un’oasi del WWF immersa nel Comune di Anversa degli Abruzzi, in provincia dell’Aquila. Uno spettacolo della natura che si estende da Villalago a Cocullo. Un regno magico, dove solo flora e fauna la fanno da padrone. Tutto questo sono le Gole del Sagittario, un paradiso naturale da scoprire e ammirare, a partire dalla diga di San Domenico, nei pressi della quale sorge l’eremo di San Domenico, nei pressi di Villalago.
Un ambiente "pauroso e bello"
Note da tempo anche al di fuori dell’Abruzzo, le Gole del Sagittario vennero definite come un ambiente "pauroso e bello" dai viaggiatori inglesi Richard Craven ed Edward Lear.
Area protetta, hanno un’estensione di circa 450 ettari e spaziano dai 500 ai 1.500 metri di altitudine di Pizzo Marcello.
Hanno una morfologia a V, dovuta all’incisione fluviale che ha creato (nel corso di milioni di anni) una valle composta da rocce con sedimenti marini carbonatici di coralli e foraminiferi.
Cosa vedere nelle Gole del Sagittario
I laghi sono forse la prima attrattiva di questa meravigliosa zona. Nelle vicinanze è possibile visitare: il Lago di Scanno, il Lago di San Domenico e il Lago Pio.
Da non perdere sono anche il Parco Letterario D’Annunzio del Castello di Sangro di Anversa e il Borgo di Frattura vecchia. Poi: la Chiesa della Madonna delle Grazie di Cocullo, la Chiesa della Madonna del Lago, l’Eremo di Sant’Egidio, quello di San Domenico e la Rocca di Villalago.
Nelle Gole del Sagittario si possono ammirare altissime falesie, rupi, cascate e corsi d’acqua. Un luogo incantevole, che dista solamente un’ora da Roma.
Flora e fauna nelle Gole del Sagittario
Le Gole del Sagittario sono considerate un vero e proprio paradiso naturale soprattutto per la flora e la fauna. È possibile ammirare la meravigliosa aquila reale e il falco pellegrino, i gracchi corallini e le rondini montane. Ma anche la coturnice, il codirossone, il passero solitario, picchio dorsobianco e il picchio muraiolo.
Non è difficile poi rinvenire nidificazioni di merlo acquaiolo o di ballerina gialla. O scorgere la rara trota appenninica.
La Riserva tutela anche specie di mammiferi, quali l’orso marsicano, il lupo, il cervo, il capriolo e lepre italica.
Per quanto concerne la flora, la specie di maggior pregio maggiore è forse il fiordaliso del Sagittario. Si rinvengono altresì la Campanula cavolinii e la rara Ephedra dei Nebrodi. L’erba vescicaria, l’asfodelo giallo, la minuartia, la calta palustre, la filipendula ulmaria e il giaggiolo acquatico.
Nelle Sorgenti del Cavuto è presente il Giardino Botanico curato dal WWF
I sentieri delle Gole del Sagittario
Altra attrazione della Riserva sono i sentieri tracciati dal CAI (il Club Alpino Italiano), meta di numerosi escursionisti che, dalle Sorgenti del Cavuto poste a quota 500, raggiungono l’abitato di Castrovalva.
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