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L'Isola di Gorgona, cosa vedere e come visitarla

Scritto da Redazione , 12/06/19

 L’Isola di Gorgona si trova nell'arcipelago Toscano e negli ultimi anni sta conoscendo un crescente interesse da parte di numerosi visitatori. Scopriamo perché


Posizione e cenni storici

Quando parliamo dell'isola di Gorgona ci riferiamo ad una realtà territoriale che appartiene a due elementi geografici differenti. Se da un lato troviamo l’Arcipelago Toscano, il mare che l'accoglie può già essere considerato a tutti gli effetti Mar Ligure. Ma entriamo nel dettaglio di quest'isola...

Gorgona è la più piccola delle isole che compongono l’Arcipelago Toscano e, dalle sue spiagge, nelle giornate in cui il cielo è particolarmente limpido è possibile individuare con relativa facilità la costa livornese, che si trova a una distanza di soli 34 chilometri.

L'isola è una frazione del comune di Livorno del quale, fino a qualche anno fa, ne rappresentava la II Circoscrizione. Con una superficie complessiva di 220 ettari è, al momento, sede di un Istituto Penitenziario e, salvo casi sporadici, i collegamenti marittimi sono del tutto interrotti.

L'Isola di Gorgona, insieme al Giglio, Elba, Capraia, Pianosa, Montecristo e Giannutri costituisce il Parco Nazionale dell'Arcipelago Toscano, istituito al fine di preservare il grande patrimonio artistico e paesaggistico della zona.

Dal punto di vista morfologico, si presenta in linea di massima montuosa, con una ricca vegetazione, dove padroneggiano le piante tipiche della macchia mediterranea, anche se non è raro trovare esemplari di ontano nero e castagno.

Percorrendo la fascia costiera dell'isola di Gorgona possiamo incontrare diverse insenature e calette di ineguagliabile bellezza, come ad esempio la Cala Scirocco; quest'ultima ospita la Grotta del Bove Marino che, come ricorda il nome, era in passato il rifugio preferito delle foche monache.

La costa è un continuo alternarsi di zone che si presentano a picco sul mare e altre invece che degradano dolcemente verso il mare con delle piacevoli calette. Il piccolo centro abitato presente è stato per diversi anni il rifugio del borgo dei pescatori che qualche anno fa contava circa 70 abitanti.

La particolare posizione geografica permette di avere un clima piacevole per buona parte dell'anno con qualche picco di freddo intenso e di caldo afoso; le precipitazioni si concentrano invece prevalentemente nel corso della stagione autunnale.

Vanta una tradizione antichissima che risale ai primi insediamenti della popolazione, fin dal Neolitico. E venne successivamente abitata da Etruschi e Romani.

Sfruttando la sua particolare posizione, nel 416 fu sede di eremiti, mentre a fine del 500 vi fu fondato un monastero nella cui chiesa venivano venerate le reliquie di San Gorgonio.

Dopo circa 1000 anni, l'isola fu abbandonata a causa dei continui saccheggi dei barbari sui raccolti e i possedimenti dei monaci certosini. Nel corso degli anni successivi diversi benefattori cercarono di renderla più sicura con la costruzione di una torre di difesa e cercando anche di avviare una produzione agricola limitata; quest'ultimo tentativo però risultò vano per cui l'unica lavorazione che restò in piedi fu quella delle acciughe salate che venivano usate come merce di scambio con i commercianti del nord Europa per ottenere merluzzi secchi.

La chiesa di San Gorgonio fu successivamente riedificata e nei primi anni del 1800 la famiglia dei Citti iniziò a popolare nuovamente l'isola dando vita a quello che rappresenta l'attuale insediamento urbano. Sull'isola arrivarono all'incirca 200 contadini che tentarono nuovamente di coltivare le terre, ma dopo poco tempo si dedicarono esclusivamente alla pesca, che continuò ad essere l'attività prevalente degli abitanti.


Cosa visitare sull'isola di Gorgona

Attualmente questa meravigliosa isola dell'arcipelago Toscano è sede di un penitenziario, ma nonostante ciò ha tutti i presupposti per diventare il luogo preferito di un turismo di punta.

In realtà, avviare in maniera forte i flussi turistici risulta alquanto difficoltoso in virtù delle ristrettezze presenti sull'isola;: questo luogo è infatti soggetto ad una notevole tutela sia per quanto riguarda l'aspetto paesaggistico sia per ciò che concerne la presenza della colonia penale, dove oggi è possibile accogliere un massimo di 75 visitatori al giorno. Inoltre, entrare sull'isola non è possibile in maniera autonoma ma solo attraverso delle visite guidate e organizzate.

Nel momento in cui scendiamo sulla terra dell'isola di Gorgona possiamo immediatamente percepire la sua eccezionale natura selvaggia che la rende particolarmente ricca di flora e fauna, sia sul suolo che in mare. L'acqua marina è talmente limpida e priva di inquinamento che non è difficile avvistare delfini e piccoli cetacei che attraversano la zona nonché tante piccole specie di pesci e anche di aragoste e altri crostacei.

[Giovanni Spinozzi/Wikipedia]

Sull’isola troviamo anche due fortificazioni che si trovano nella parte interna del territorio. Si tratta nello specifico di due torri, precisamente la Torre Vecchia, costruita dai Pisani, e della Torre Nova, costruita invece per volontà della famiglia Medici.

In posizione più elevata rispetto a queste due torri, si trova Villa Margherita, una costruzione edificata nel corso del Medioevo, sfruttando dei precedenti resti di insediamenti romani presenti e che oggi ospita il carcere.

Altra cosa interessante da vedere è la già citata Chiesa di San Gorgonio, la cui denominazione è dovuta alla volontà dell'Abate Orosio, che in essa si dedicava alla venerazione del santo.

Storicamente abbiamo visto come sull'isola si siano alternati nel corso degli anni diversi insediamenti urbani di origine etrusche, romane, medicee e benedettine, fino al punto in cui l'isola non divenne una colonia penitenziaria a tutti gli effetti.
Più precisamente, fu considerata un distaccamento del carcere penale presente sulla vicina isola di Pianosa. Anche oggi, l'isola è da considerarsi un carcere, motivo per il quale la gestione della stessa è lasciata congiuntamente sia all'amministrazione penitenziaria che all'ente Parco che si occupano non soltanto di monitorare e calmierare i flussi di visitatori ma anche di permettere l'accesso alle spiagge.

Partiamo da quest'ultimo punto per consigliare anche un ulteriore elemento paesaggistico da visitare su quest'isola. Ci riferiamo nello specifico alla costa Est, dove si trovano le tre principali insenature che danno luogo alle spiagge più grandi qui presenti: Cala Maestra, Cala Marcona e Cala Scirocco.

Per quanto riguarda, infine, la presenza del carcere penitenziario è doveroso ricordare che i dipendenti e i detenuti in essi ospitati rappresentano la popolazione di questa porzione del territorio italiano. Il carcere, infatti, non può essere definito come un luogo di massima sicurezza e in esso sono detenuti tutte quelle persone che hanno ottenuto dei riconoscimenti per la buona condotta. Tant'è che non possono essere considerati come dei veri e propri detenuti in quanto sono ospitati in regime di semilibertà e svolgono prevalentemente delle attività agricole e di allevamento di animali di piccola taglia.


Come arrivare sull'isola di Gorgona

Cerchiamo ora di fornire la risposta alla domanda più frequente e cioè come arrivare sull'isola di Gorgona. La modalità più semplice è quella di partecipare ad una delle gite organizzate che permettono di visitarla in un solo giorno, con partenza dal vicino porto di Livorno. La nave che permette di raggiungere l'isola copre i circa 30 chilometri di distanza in 90 minuti, utilizzando non degli usuali traghetti ma dei battelli veloci, poiché sull'isola non risultano essere presenti delle banchine che assicurano l'attracco.

La particolare morfologia della costa di Gorgona non permette un approdo in nessuna parte tranne che nel piccolo porticciolo di pescatori.

Non bisogna però pensare che partecipare ad una di queste gite organizzate sia semplice, in quanto è necessario contattare le diverse agenzie che si occupano dell'organizzazione delle giornate all'isola almeno 15 giorni prima della data preferita, verificando la disponibilità e, qualora fosse possibile, indicando anche i dati anagrafici dei partecipanti.

Una volta giunti sull'isola è necessario esibire il proprio documento di identità e dare luogo alle diverse formalità che gli stessi organizzatori della gita si occuperanno di definire e che esplicheranno anche i diversi servizi che verranno offerti e proposti all'interno della mensa degli agenti di polizia penitenziaria.

Non è possibile in alcun modo poter procedere ad una visita dell'isola in modalità individuale: il gruppo autorizzato a visitare il posto, con un massimo di 75 unità al giorno, sarà diviso in ulteriori piccoli gruppi da 25 persone che saranno comunque continuamente sorvegliati.

L'accesso all'isola di Gorgona è comunque consentito per soli 4 giorni alla settimana e non è possibile portare con sé alcun dispositivo elettronico, compresi gli smartphone, che saranno ritirati nel momento dell'imbarco al porto livornese e restituiti nel momento del ritorno sulla costa toscana.

La partenza di queste gite è prevista solitamente al mattino presto, prima delle 8, con arrivo previsto per le 9:30 circa. Una volta sbarcati e portate a termine le formalità burocratiche, i turisti saranno divisi in gruppi di massimo 25 persone che saranno indirizzati verso la parte nord occidentale, attraverso un percorso molto facile da affrontare della lunghezza di circa 6 chilometri che viene solitamente portato a termine in circa 3 ore.

Al termine del percorso è presente una piccola zona ricca di lecci dove è possibile consumare il pranzo a sacco portato in autonomia o prenotato presso la mensa della polizia.

Subito dopo si parte alla volta della Torre Vecchia per poi scendere verso il piccolo porticciolo dove, con il benestare degli agenti di polizia penitenziaria, è possibile effettuare un bagno nelle acque cristalline dell'isola.
Subito dopo si procede alle formalità per l'imbarco verso il ritorno che prende avvio alle 18:30 con approdo a Livorno alle ore 20:00 circa. Il costo è di 65 euro per gli adulti e di 35 per i bambini fino ai 12 anni.

 

Riproduzione riservata © Copyright Altrama Italia

Immagine descrittiva - BY [Giovanni Spinozzi/Wikipedia] - CC BY-SA 3.0 c
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