Luogo - Museo

Antiquarium Filippo Buonopane

Luogo: Piazza Vittoria, 5, Grottaminarda (Avellino)
L’Antiquarim, ubicato all’interno del Castello D’Aquino a Grottaminarda, custodisce reperti frutto di donazioni e ritrovamenti sporadici di appassionati locali. Il materiale esposto è prevalentemente archeologico ed offre la possibilità di un veloce, ma significativo, excursus dalla preistoria alla tarda età medievale. Il materiale di epoca preistorica, consistente per lo più in frammenti di selce, punte di ossidiana lavorata e ceramica ad impasto testimonia la presenza, in modo stabile, di gruppi umani fin dal periodo neolitico. Molti sono i materiali conservati nell’Antiquarium che si riferiscono all’età italica, quella degli insediamenti di popolazioni di ceppo sannitico come la tribù degli Hirpini, ma anche all’età dei contatti tra il mondo italico e quello delle colonie magnogreche dell’Italia meridionale. Tra tali materiali, differenti per fattura e cronologia spicca un attingitoio, attribuibile al Daunio II e un piccolo cratere con profilo di donna di ceramica apula. È presente anche la produzione di coroplastica tipica del mondo magnogreco, come ci testimoniano le figure e le testine in terracotta di offerenti o gli stessi pesi da telaio, dono votivo femminile nel mondo italico. La vicinanza con l’antica città di Aeclanum è stato il fattore determinante nella composizione del nucleo di materiali di età romana. A quest’età risalgono una testa in marmo di un ignoto personaggio maschile, che presenta tratti stilistici riferibili all’età imperiale (I secolo d.C.), e una lucerna in bronzo (I secolo d.C.) terminante con maschera teatrale egiziana, testimonianza dei chiari influssi orientali dell’epoca. A questi prodotti di notevole fattura si aggiungono tutta una serie di reperti riferibili alla cultura materiale dell’età romana imperiale, strumenti di uso quotidiano e ancora frammenti di rivestimenti architettonici di edifici pubblici di culto, lapidi ad arca lucana, edicole funerarie ed una ricca collezione di monete. Gli scavi di alcune aree adiacenti al nucleo più antico del paese hanno, inoltre, condotto a ritrovamenti di alcune discariche di ceramica medievale, così come testimoniato dai vari frammenti esposti. L’Antiquarium è costituito anche da una sezione demoetnoantropologica che espone alcuni reperti lignei di arte sacra tra cui una deposizione di arte fiamminga del XVI secolo e due tabernacoli appartenenti alla chiesa seicentesca del Carmine demolita dopo il terremoto del 1962. Inoltre, è possibile cogliere anche i segni dell’età contemporanea attraverso una notevole quantità di oggetti di vario genere: si parte dall’oggetto militare all’attrezzo di lavoro, dall’oggetto domestico al più raffinato accessorio femminile, questi ci offrono proprio grazie alla loro eterogeneità, uno spaccato multiforme della vita del Novecento.
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