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Forno di Zoldo

Luogo: Forno di Zoldo (Belluno)
Forno di Zoldo (al Fôr in ladino) è un comune italiano di 2.489 abitanti della provincia di Belluno, in Veneto. Geografia fisica Il comune si estende sul tratto della Val di Zoldo compreso tra le località Mezzocanale a sudest e Fop a nordovest. Vi fanno parte inoltre alcune valli laterali, di cui la principale è quella del Cervegana-Mareson che, attraverso il passo Cibiana, mette in comunicazione lo Zoldano e il Cadore. Nel cuore delle Dolomiti, il territorio è completamente montuoso, con altitudini che variano dai 604 ai 2.550 m s.l.m., individuate rispettivamente sul letto del Maè all'estremità sudest e sulla cima del monte Tamer, del gruppo di San Sebastiano. Altri rilievi degni di nota sono il Pramper (2.409 m), le cime di Mezzodì (2.324 m) e il gruppo di Bosconero (2.468 m). Corso d'acqua principale è il Maè, il torrente che segna l'intera vallata. Dopo aver superato il capoluogo, forma il lago di Pontesei, di origine artificiali. Clima Storia Il toponimo deriva dalla presenza di forni fusori per i metalli (prevalentemente ferro) provenienti dalle contigue miniere. Esempi del genere (si pensi a Fusine di Zoldo Alto) si trovano un po' in tutta la valle, sino alla fine dell'Ottocento importante regione siderurgica. Il paese si formò probabilmente agli inizi dell'anno mille, da masi fondati dalle genti provenienti dalle vicine valli Agordine e Cadorine. Le prime documentazioni risalgono al 1145 con una bolla papale riguardante la chiesa di San Floriano, quasi completamente ricostruita nell'Ottocento. Oggi Forno è il capoluogo turistico zoldano assieme a Zoldo Alto, con numerose strutture alberghiere oltre che a una pista da fondo in località Pralongo, Campo e allo stadio del ghiaccio. Onorificenze conferite alla città Il 27 giugno 1907 Forno di Zoldo divenne la XXI città decorata con Medaglia d'Oro come "Benemerita del Risorgimento nazionale" per le azioni altamente patriottiche compiute dalla città nel periodo del Risorgimento. Società Evoluzione demografica Abitanti censiti Lingue e dialetti Persone legate a Forno di Zoldo Andrea Brustolon (1662 – 1732), scultore e intagliatore Giovanni Paolo Gamba Zampol (1723 – 1802), scultore Marco Corona Marchi (1827 – 1861), patriota, partecipò all'impresa dei Mille Valentino Panciera Besarel (1829 – 1902), scultore Innocenzo Fergnani (1915 – 1944), partigiano Infrastrutture e trasporti Il comune Forno di Zoldo è attraversato dalle ex Strade Statali 251 e 347. Da Dont si accede al passo Duran passando per la val di Goima, arrivando poi ad Agordo; proseguendo invece per Zoldo Alto si arriva al passo Staulanza, che mette in collegamento la val di Zoldo con la val Fiorentina. L'accesso principale alla valle da sud est è la ex SS 251 che da Longarone dopo 18 km ed oltre 200 curve percorrendo tutto il canale del Maè permette di entrare in un paesaggio tipicamente alpino. Amministrazione Sport Il comune di Forno di Zoldo disponeva di un palaghiaccio, in cui si allenava e disputava la partite di hockey l'USG Zoldo, squadra di livello arrivata fino alla serie A. Nel 2009 a seguito di uno degli inverni con le precipitazioni nevose più copiose della storia della Valle, il tetto è collassato, tanto che oggi è possibile utilizzare la pista solo su ghiaccio naturale all'aperto, sorta sul sedime della vecchia pista. La squadra di hockey ha dovuto invece migrare a Claut per potersi allenare e giocare le gare interne di campionato. In frazione Campo sorge la pista di sci di fondo illuminata per allenamenti e gare in notturna. Uno dei maggiori sodalizi sportivi della val di Zoldo è lo Sci Club Valzoldana, associazione sportiva dilettantistica con sede sociale a Dont di Zoldo, sorta nel 1958 riunendo vari sci club della Valle. Divisa in due sezione, sci Alpino e sci Nordico (che comprende anche il Biathlon) negli anni ha avuto modo di far parte dell'organizzazione dei Giochi della Gioventù invernali del 1980, dei Parallelo Notturno di sci di fondo negli anni '70, e delle gare di Coppa del mondo di Sci Alpino femminile dal 1986 al 19990 sulla pista Foppe di Pecol di Zoldo Alto. Note ^ Dato Istat - Popolazione residente al 30 giugno 2012. ^ Unione montana Cadore Longaronese Zoldo - Lo sportello linguistico ladino. ^ Comune di Forno di Zoldo - Forno di Zoldo: comune ladino. ^ www.quirinale.it ^ Statistiche I.Stat - ISTAT; URL consultato in data 28-12-2012. ^ Eletto il 24 novembre 1985. ^ Eletto il 13 gennaio. ^ Eletto il 9 giugno. ^ Eletta il 13 maggio. ^ Eletta il 28 maggio. ^ Eletta il 15 maggio. Voci correlate Unione montana Cadore Longaronese Zoldo Altri progetti Commons contiene immagini o altri file su Forno di Zoldo
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