Destinazioni - Comune
Fermo
Luogo:
Fermo
Fermo (Firmum Picenum in latino, Φίρμον Πικηνόν in greco) è un comune italiano di 37.834 abitanti, capoluogo della provincia omonima nelle Marche centro-meridionali. È sede arcivescovile.
Dista circa 6 km dal mare Adriatico, in una zona ad alta concentrazione demografica che include anche i centri litoranei di Porto San Giorgio e Porto Sant'Elpidio e la cosiddetta area calzaturiera (Montegranaro, Monte Urano, Sant'Elpidio a Mare).
Geografia fisica
Fermo sorge sulla vetta e lungo le pendici del Colle Sàbulo (319 m s.l.m.), così denominato sin dal tempo degli antichi Romani probabilmente perché di formazione prevalentemente tufacea (in latino sàbulum = sabbia).
Il Colle Sàbulo è dominato dalla mole della Cattedrale dedicata a Santa Maria Assunta; dista 6 km da Porto San Giorgio e 40 km da Macerata. È praticamente equidistante da Ascoli Piceno (67 km) e da Ancona (68 km). Altre distanze: da Pescara 90 km, da Perugia 160 km, da Roma 250 km, da Bologna 270 km, da Firenze 300 km e da Milano 480 km.
La città si presenta oggi divisa in due parti: la parte storica, cresciuta attorno e sulla sommità del colle Sabulo, rimasta quasi intatta nei secoli con il suo splendido aspetto medioevale, ed una parte nuova.
Territorio
Il territorio di Fermo interclude interamente sul versante orientale il territorio di Porto San Giorgio. È delimitato a sud dal fosso San Biagio e dal crinale che attraversa la località Madonna Bruna, ed a nord dal fiume Tenna, con diverse aree oltre il fiume (es. Campiglione, Villa San Claudio).
Fermo ha 3 km di litorale a sud di Porto San Giorgio (località Marina Palmense) e 4 km di litorale a nord (località Lido di Fermo, Casabianca e Lido San Tommaso).
Alcune aree comunali sono exclave: Boara (0.3 km²,confinante a nord con Montegiorgio, a sud con Belmonte Piceno e Grottazzolina, e ad est con Magliano di Tenna) e Gabbiano (5 km², confinante a nord con Mogliano e Francavilla d'Ete, a sud con Massa Fermana e ad est con Montegiorgio; sul lato di Mogliano, questa isola geografica confina con la provincia di Macerata).
Il territorio è punteggiato di abitazioni, secondo l'uso dell'economia agraria mezzadrile, che prevedeva la presenza di una famiglia colonica su ogni appezzamento di terreno anche se formato da pochi ettari.
Clima
La posizione ne caratterizza la tipologia di clima temperato caldo mediterraneo.
Storia
Scavi archeologici condotti a Fermo, in tre distinte aree, hanno restituito materiale funerario risalente sino ai secoli IX-VIII a.C., appartenente alla tipologia proto-etrusca, tanto che gli studiosi hanno definito l'area di Fermo un'isola culturale villanoviana. Colonia romana nel 264 a.C., Fermo partecipa a varie campagne di guerra, ed i suoi abitanti ottengono la cittadinanza romana nel 90 a.C. Annessa al regno longobardo, e poi Libero comune nel 1199, conobbe successivamente l'avvicendamento di diverse signorie. Divenne il centro ed il capoluogo della Marca fermana, un'ampia area che si estendeva dal Musone a oltre Vasto (Chieti) e dagli Appennini al mare.
Nel periodo napoleonico, fu capoluogo del Dipartimento del Tronto (uno dei tre dipartimenti in cui erano divise le Marche) e in cui erano comprese anche Ascoli ed inizialmente anche Camerino. Gli altri dipartimenti erano quelli del Metauro con capoluogo Ancona e del Musone con capoluogo Macerata.
Nel 2004 è stata istituita la Provincia di Fermo, con legge parlamentare 147/2004, provincia già esistente fino al 1860 quando fu soppressa con un decreto-legge del Governo Cavour (Ministro degli interni Minghetti), decreto mai convertito in legge, e unita a quella vicina di Ascoli Piceno, benché all'epoca fosse più piccola sia per estensione territoriale, che per abitanti ed estimo rispetto a quella di Fermo.
Oggi il territorio circostante, corrispondente più o meno alla Provincia di Fermo, è chiamato "Il Fermano", mentre fino alla metà del Novecento esso era chiamato correntemente "La Fermana", probabilmente derivando dall'antica denominazione della Marca Fermana (fonte: Enciclopedia Treccani, ediz. 1922).
Simboli
Lo stemma di Fermo è uno scudo, diviso in quattro parti: due di esse contengono un'aquila, due una croce.
Il motto della città è Firmum firma fides (che, tradotto dal latino, significa Fermo città di ferma fede) seguito da Romanorum Colonia (Colonia dei Romani in latino); onore guadagnato dalla città grazie alla fedeltà assicurata ai Romani nella prima e nella seconda guerra punica. Dal 1336, la città di Fermo era talmente potente che correva il detto: Quando Fermo vuol fermare, tutta la Marca fa tremare.
Ricorrenze
La ricorrenza di maggior rilievo di Fermo è la festività di Maria Assunta, celebrata il 15 agosto. In tale periodo si svolgevano la Fiera, ed il Palio.
Il Palio dell'Assunta
A partire dal 1982 si corre, ogni 15 agosto, la Cavalcata dell'Assunta in edizione moderna.
Monumenti e luoghi di interesse
Architettura religiosa
La Cattedrale
Duomo di Fermo - L'edificio religioso, dedicato a Maria Assunta in cielo, si eleva nella parte più alta della città, presentandosi con il suo prospetto asimmetrico di stile romanico-gotico sul piazzale del Girfalco (punto panoramico). Accanto alla cattedrale ha sede il Museo diocesano.
Chiese nel centro storico di Fermo
Chiesa del Carmine, con annesso convento, fatta erigere all'inizio del secolo XIV in corso Cefalonia. Le venne attribuito il nome di "Santa Maria Novella della Carità", fu poi dedicata alla Madonna del Carmine. Fu costruita in stile romanico-gotico, del quale rimane ben poco a causa dei radicali cambiamenti apportati nel corso degli anni: nel 1688 venne ampliata, e ammodernata definitivamente nel 1794 dall'architetto Pietro Augustoni.
La facciata, di stile romanico, è in laterizio e lesene in travertino. All'interno appare molto spaziosa: è divisa in tre navate divise da possenti colonne e da archi a tutto sesto. L'abside è occupata da un padiglione ligneo decorato e dorato di età barocca nel quale è inserito il quadro raffigurante "La Natività" del pittore Giovan Battista Gaulli detto il Baciccio.
Chiesa del monastero delle Cappuccine, in via Lattanzio Firmiano, ai margini delle antiche mura della città.
Chiesa della Pietà, già sede della parrocchia di San Matteo, in corso Cefalonia.
Chiesa delle Clarisse, con annesso convento di clausura, in via Leopardi.
Chiesa della Madonna del Pianto, in via Garibaldi.
Chiesa della Madonna delle Grazie, nel largo omonimo.
Chiesa di San Domenico, in prossimità di Piazza del Popolo.
Chiesa di San Francesco, con annessa parrocchia di Santa Maria delle vergini, in largo Mora; fu costruita sul lato orientale della città tra il 1240 ed il 1425 (completamento del campanile); la facciata fu modificata nel Settecento, mentre il portale è datato 1604; l'interno, di imponenti proporzioni e restituito al primitivo aspetto dai restauri del Novecento, è costituito da tre navate divise da sei grandi pilastri e dall'abside poligonale; nella cappella laterale, dedicata al SS. Sacramento, si trova la tomba di Ludovico Euffreducci del 1527, attribuita ad Andrea Sansovino; il complesso comprende il convento dei Frati Minori Conventuali
Chiesa di San Filippo, chiusa dagli anni venti del secolo scorso ed in attesa dei restauri; l'ex Convento dei Filippini è ora sede del Palazzo di Giustizia.
Chiesa di San Martino (già Sant'Ignazio), gesuitica, ha all'interno due altari (quello di Santa Francesca Romana e quello della Presentazione della Vergine) disegnati da Andrea Pozzo e realizzati a partire dal 1701. Questi altari costituiscono le uniche opere architettoniche finora conosciute di Pozzo nelle Marche.
Chiesa di San Michele Arcangelo, già sede di Insigne Collegiata e di parrocchia, in via Bertacchini.
Chiesa di San Pietro, già sede di parrocchia, in via Lattanzio Firmiano.
Chiesa di San Rocco, in piazza del Popolo, sotto la parte trecentesca del loggiato.
Chiesa di Sant'Agostino, con annesso ex convento, in via Montani. È famosa per avere al suo interno una spina della corona posta sul capo di Gesù prima di essere crocefisso. La spina è racchiusa in un reliquiario molto prezioso per i materiali e le tecniche di costruzione. Si pensa che il reliquiario sia stato commissionato da fra Agostino Rogeroli a Venezia e sia poi giunto a Fermo..
Chiesa di Santa Caterina, con annesso convento dei Canonici Regolari Lateranensi, in via Brunforte.
Chiesa di Santa Lucia, sede di parrocchia, in via Marconi.
Chiesa di San Zenone, la più antica della città, in largo Fogliani.
Santuario della Misericordia con annesso convento degli Agostiniani Scalzi, in via Augusto Murri.
Oratorio di Santa Monica, in largo Alvaro Valentini.
Altre chiese nella città di Fermo
Chiesa di Cristo Amore misericordioso, nel nuovo quartiere di Santa Petronilla.
Chiesa della Madonna del Ferro, nella zona occidentale della città.
Chiesa San Lorenzo, attuale convento dei Cappuccini.
Chiesa di Sant'Alessandro, presso il Seminario arcivescovile al quartiere Tirassegno.
Chiesa di Sant'Antonio di Padova, quartiere Viale Trento/Villa Vitali.
Chiesa di Santa Maria degli Angeli, nella zona Borgo Diaz/Cappuccini.
Altre chiese nel territorio di Fermo
Chiesa dell'Immacolata Concezione, a Ponte Ete.
Chiesa dei Sacri Cuori, nell'omonima contrada.
Chiesa di San Gabriele dell'Addolorata, a Campiglione.
Chiesa di San Giovanni Battista, a Torre di Palme.
Chiesa di San Giovanni Bosco, a Molini di Tenna.
Chiesa di San Girolamo, nell'omonima contrada.
Chiesa di San Giuseppe artigiano, a Marina Palmense.
Chiesa di San Marco alle Paludi, nell'omonima località.
Chiesa di San Norberto vescovo, a Lido di Fermo.
Chiesa di Santa Maria, a Capodarco.
Chiesa di Santa Maria a Mare, nell'omonima località.
Chiesa di San Tommaso di Canterbury, a Lido San Tommaso.
Fontane storiche
Diverse sono le fontane storiche presenti a Fermo:
Fonte di San Francesco di Paola, all'incrocio tra viale Trento e via Zeppilli;
Fonte Fallera (XIV secolo), nell'omonima contrada;
Fontana dell'Episcopio (1690), realizzata all'epoca dell'arcivescovo Ginetti, in Via Leopardi;
Fontana Catalani (1735), in Via Recanati;
Fontana Spinucci (1813) non più funzionante, in Via Rialto;
Fontana di Porta San Francesco (progetto del 1894); quest'ultima fu aperta in occasione della inaugurazione dell'acquedotto del Polesio (22 agosto 1896) che portava l'acqua a Fermo; l'acquedotto fu poi incrementato nel 1951 dalla conduttura di Pescara di Arquata del Tronto e nel 1981 dell'acqua di Foce di Montemonaco;
Fontana del Duomo (1927), al piazzale del Girfalco.
Parchi
Un'area verde è collocata presso il Girfalco o Girone, nel punto più alto del colle Sabulo, ove sono presenti il Duomo e la Villa Vinci (dal XVI secolo al 1820 convento dei Cappuccini), con diversi punti panoramici. Un altro parco pubblico si trova all'interno di Villa Vitali, struttura di proprietà comunale in viale Trento. Di più recente istituzione un'ampia area attrezzata, denominata Parco della Mentuccia.
Architettura civile
Complesso Porta San Francesco-Torretta Oraria, dell'architetto fermano Giovanni Battista Carducci
Area del Teatro romano, sul lato settentrionale della sommità del colle sabulo
Palazzo dell'Università, in piazza del Popolo (sede della biblioteca civica Romolo Spezioli)
Palazzo Azzolino, in Corso Cefalonia, dell'Architetto Sangallo il Giovane
Palazzo Fogliani, in largo Fogliani
Palazzo Vinci, in largo Ostilio Ricci
Palazzo Vinci-Gigliucci, sul Girfalco
Palazzo Vitali-Rosati, in corso Cefalonia
Palazzo Maggiori, in Corso Cavour
Palazzo Sassatelli, in Corso Cavour, residenza anche del prefetto di Fermo, è una delle maggiori opere di Pietro Augustoni nelle Marche
Torre Matteucci, in corso Cefalonia
Villa Vitali, a viale Trento
Villa Mancini, prossimità Cappuccini
Cisterne romane
Le cisterne romane sono un'opera edilizia ipogea di età augustea (40 d.C.), della superficie di circa 2.000 metri quadrati divise in 30 camere poste su 3 file parallele, realizzate allo scopo di accumulare acqua. Lo stato di conservazione è ottimo e sono tuttora visitabili.
Piazza del Popolo
La piazza del Popolo, racchiusa tra due ampie file di logge, è il salotto della città. Sulla piazza si affaccia il Palazzo dei Priori, sede di rappresentanza del Comune e della pinacoteca comunale. Al suo interno si trova la Sala del mappamondo.
Teatro dell'Aquila
Il Teatro dell'Aquila, con una capienza di circa 1000 posti, 124 palchi in cinque ordini e circa 350 metri quadrati di palcoscenico, si colloca tra i più imponenti teatri del Settecento delle Marche e dell'Italia centrale.
Architetture militari
Il centro storico di Fermo è delimitato da una cinta muraria quattrocentesca, di epoca sforzesca, in parte ancora visibile, munita di torri rompitratta e porte di accesso; le porte della cinta storica dedicate a Sant'Antonio, Santa Caterina e San Giuliano sono ancora presenti, mentre gli ingressi alla città corrispondenti a Porta San Francesco (detta anche "Porta marina") e Porta San Marco sono state eliminate nell'Ottocento a seguito dell'intervento urbanistico di Giovanni Battista Carducci che ha realizzato la nuova Porta San Francesco a pochi metri di distanza dalla vecchia e Porta Santa Lucia.
Il castello di Fermo, invece, è stato abbattuto alla fine del Quattrocento dalla furia popolare che lo vedeva strumento di potere degli Sforza, poi cacciati dalla città. Il Castello sorgeva sulla cima del Colla Sabulo, ove oggi c'è la spianata del Girfalco, che ospita un parco pubblico accanto alla Cattedrale.
Statue
La statua più significativa è quella in onore di Sisto V, vescovo di Fermo, sulla loggia centrale del palazzo dei Priori, opera di Accursio Baldi. Altre statue sono dedicate ad Annibal Caro (nel cortile del teatro dell'Aquila) e a Giacomo Leopardi (nella via omonima).
Sepolcri monumentali
Beato Adamo Adami (?-1285), religioso, nella Chiesa di San Francesco
Giovanni Visconti d'Oleggio (circa 1304-1366), governatore di Fermo, nel Duomo
Giovanni Bertacchini (circa 1430-1484), giureconsulto, in San Domenico
Lodovico Euffreducci (1494-1520), condottiero, in San Francesco
Saporoso Matteucci (1515–1578), condottiero, nel Duomo (cenotafio recentemente ricomposto)
Teodoro Adami (?-6 luglio 1648), colonnello ucciso nella rivolta del 1648, in San Domenico
Beato Antonio Grassi (1592-1671), religioso, nella Chiesa del Carmine
Pompeo Azzolino (?-1706), nobile fermano, erede di Decio Azzolino juniore e di Cristina di Svezia, nella Chiesa del Carmine (lapide)
Giuseppe Colucci (Penna San Giovanni 1752 - Fermo 1809), scrittore, nel Duomo
Chiara Spinucci (1741-1792), consorte di Francesco Saverio di Sassonia, nel Duomo
Giuseppe Fracassetti (1802-1883), scrittore, nel cimitero civico
Punti panoramici
Dal Girfalco o Girone, il punto più in alto della collina, si apre una ampia vista di 180° verso il litorale, a nord verso Macerata e a sud verso Monterubbiano. In particolari condizioni di visibilità si possono scorgere i rilievi della Croazia. Straordinario il panorama che si gode da Torre di Palme, frazione di Fermo, a sud della città e a picco sul mare.
Sottosuolo
Nel sottosuolo di Fermo è presente una vasta rete di cunicoli, pozzi e cisterne, alcuni dei quali di epoca romana e medioevale, con funzione di opera di protezione del suolo mediante drenaggio/captazione delle acque.
Siti archeologici
Nella periferia di Fermo sono state individuate e parzialmente scavate tre grandi necropoli: in contrada Mossa verso est, in contrada Misericordia e Solfonara verso ovest. L'epoca di riferimento più significativa di queste necropoli è quella proto-villanoviana (dal IX al VII secolo a.C.). Le aree sono state ricoperte, ed i reperti sono in gran parte parte esposti al Museo archeologico nazionale di Ancona ed in parte nella sezione archeologica "Dai Villanoviani ai Piceni", in deposito presso il Palazzo dei Priori.
Aree naturali
Bosco del Cugnolo, in prossimità di Torre di Palme: situato nell'omonima contrada è un raro esempio di macchia mediterranea intatta del litorale Adriatico. Si estende per circa 9 ettari ed è una delle Aree Floristiche Protette della Regione Marche. Lo si può visitare tramite un sentiero attrezzato con un percorso ad anello che tocca anche la Grotta degli Amanti.
Società
Evoluzione demografica
Abitanti censiti
Nazionalità
Al 31 dicembre 2007 gli stranieri residenti erano 2857, provenienti principalmente da Romania per il 16%, Albania 14%, Marocco 10%, Cina 7%, Polonia 7%, Macedonia 5%, India 5%, Ucraina 4%, Algeria 4%, Pakistan 4%.
Dialetto
Il dialetto fermano appartiene nettamente all'area centrale delle Marche, comprendente la fascia trasversale dai monti al mare Camerino-Macerata-Fermo, ed è individuato sotto la denominazione di dialetto maceratese-fermano-camerte con un'area di riferimento di circa 500.000 persone.
Religione
Fermo, insieme a Pesaro ed Ancona, è una delle tre sedi metropolitane della Chiesa cattolica nelle Marche (45 in tutta Italia). Dal 1585 al 1907, sia pure con qualche eccezione (ad es. Giannotto Gualterio nel Seicento e Alessandro Borgia nel Settecento), l'arcivescovo di Fermo era nel contempo cardinale.
L'Istituto Teologico Marchigiano, aggregato alla Facoltà di Teologia della Pontificia Università Lateranense, ha sede centrale ad Ancona e sede distaccata a Fermo; conferisce:
il grado di Baccellierato in Teologia, equivalente ad una laurea di primo livello;
il grado di Licenza in Teologia sacramentaria, equivalente ad una laurea specialistica.
A Fermo vengono pubblicati:
il settimanale diocesano La Voce delle Marche;
la rivista specializzata quadrimestrale Firmana: quaderni di teologia e pastorale.
il bollettino dell'Archivio Storico Diocesano Quaderni dell'Archivio Storico Arcivescovile di Fermo, che ha superato ormai i venti anni di attività (vd sotto alla voce "Archivi");
Fermo, inoltre, ha un suo seminario.
Musica
Pueri Cantores della Cattedrale di Fermo
Istituzioni, enti e associazioni
Sede della Sezione diagnostica dell'Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell'Umbria e delle Marche
Strutture ospedaliere e di assistenza
Sono presenti le seguenti strutture:
Ospedale civile Augusto Murri facente parte della Zona territoriale 11 dell'Azienda Sanitaria Unica regionale delle Marche. Inaugurato nel 1934, ampliato negli anni '50, '70 e infine '90-2000. Dovrebbe essere sostituito in futuro da un nuovo ospedale di rete in zona Campiglione.
Ex Villa Maria, presidio ospedaliero facente parte dell'INRCA - Istituto Nazionale Ricovero e Cura Anziani (Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico - IRCCS)
Clinica privata convenzionata Villa Verde
Casa di riposo Marchese Monsignani Sassatelli (con 120 posti)
È in programmazione la costruzione di un altro ospedale a Campiglione (zona San Claudio, periferia nord-ovest di Fermo) con funzione di "ospedale di rete" con alcuni reparti di eccellenza di livello regionale il cui costo totale è stimato in oltre 150 milioni di euro e che sostituirebbe quasi in toto l'attuale Murri. La Provincia di Fermo ha già predisposto entro il 2012 l'esproprio e la cessione dei terreni, la Regione entro il 2013 il progetto preliminare; secondo il programma i lavori dovrebbero essere affidati entro la fine del 2014 ed iniziare l'anno successivo, ma ci sono mote contrarietà e scetticismo in ambito politico da chi vede più realistico ed economico proseguire nell'ammodernamento e nell'ampliamento dell'attuale ospedale civile A.Murri.
Dall'unità d'Italia al 1978, Fermo ospitò l'ospedale psichiatrico provinciale. Fino agli anni settanta a Fermo hanno avuto sede un orfanotrofio e un brefotrofio (intitolati a Matteo Mattei), originati da opere pie, e che negli ultimi anni sono stati gestiti dalle amministrazioni provinciali di Ascoli e Macerata assieme.
Cultura
Istruzione
La città di Fermo è stata sede di studi superiori, sin dall'istituzione dell'Università ad opera di Lotario I (825), frequentata da studenti provenienti da tutta l'Italia, in particolare dall'area centrale, ma anche dal vicino Abruzzo, nonché da nuclei di studenti dell'Illiria e dalla Germania. A Fermo furono presenti anche strutture per l'accoglienza degli studenti: il Collegio di Propaganda Fide (Collegio illirico, poi Chiesa dei Padri oratoriani, attuale Palazzo del tribunale); il Collegio della Sapienza Marziale (l'area del collegio è attualmente occupata dal nuovo edificio della scuola elementare Sapienza); il Collegio Fontevecchia (ex convento dei domenicani); il vecchio Seminario arcivescovile (ex convento dei carmelitani, attualmente sede staccata dei corsi tenuti dall'Università degli Studi di Macerata).
Università nella storia
Nell'anno 825, Lotario I, con un celebre editto, istituì a Fermo la prima scuola pubblica (odierna università) scegliendo la città tra le sole nove in Italia destinate a diventare centro di studi.
L'università di Fermo fu confermata nel 1585 (sebbene il primo atto di fondazione risalga al 1398) ed operò fino al 1826 quando, espulsi i gesuiti dalla conduzione dell'istituzione e mancando alla città le risorse sufficienti per mantenerla, venne chiusa con decreto della Congregazione degli Studi.
Essa ebbe docenti illustri, ma soprattutto dottori fermani; il suo bacino d'utenza copriva un'ampia area circostante, e non mancarono scolari originari di località ben distanti, come quelli austriaci di Graz. Nel medioevo lo studium era fiorentissimo, aveva 1200 studenti (provenienti anche dalla Dalmazia) tanto da rivaleggiare con l'Università di Bologna. L'Università si avvalse della concessione di Sisto V per poter nominare con subcollazione conti palatini e cavalieri della Militia Aurata, tra questi Angelo Palombi di Monte San Martino, di nobile censo, dottore di diritto, nominato nel 1732.
Biblioteche e archivi
Biblioteca civica comunale Romolo Spezioli
Il patrimonio della biblioteca consta di:
127 codici manoscritti
3.000 manoscritti
350.000 volumi ed opuscoli
681 incunaboli
15.000 edizioni del Cinquecento
La qualità e la quantità del patrimonio librario pongono questa struttura tra le prime venti biblioteche civiche italiane.
Biblioteca del seminario arcivescovile
Ricca di 45.000 volumi.
Altre biblioteche
Biblioteca del Conservatorio Statale di Musica “G. B. Pergolesi”
Biblioteca del Dipartimento di Beni Culturali
Biblioteca del Liceo Ginnasio “A. Caro”
Biblioteca dell'Archivio di Stato di Fermo
Biblioteca dell'Archivio Storico Arcivescovile
Biblioteca dell'Istituto Geografico Polare “Silvio Zavatti”
Biblioteca dell'Istituto Tecnico Industriale Statale “G. e M. Montani”
Biblioteca della Facoltà di Ingegneria sede di Fermo
Biblioteca della Società Dante Alighieri Comitato di Fermo
Biblioteca della Società Operaia di Mutuo Soccorso
Biblioteca dello Studio Firmano dall'Antica Università
Biblioteca Provinciale di Storia Contemporanea
Biblioteca Ragazzi Villa Vitali (Sezione distaccata della Biblioteca Civica)
Biblioteca Benedettina del Monastero San Giuliano
Biblioteca del Centro Comunitario “Gesù Risorto”
Biblioteca del Convento dei Cappuccini
Biblioteca del Convento della Madonna della Misericordia
A Fermo è operante, inoltre, il BUC - Biblioteca Università Conservatorio - Machinery, struttura polivalente per chi frequenta le istituzioni culturali della città, con indirizzo essenziale di emeroteca nonché punto di prelievo per la biblioteca Spezioli e di richiesta per il prestito interbibliotecario.
Archivio di Stato
Fermo è sede di Archivio di Stato.
Archivi diocesani
L'archivio storico dell'arcidiocesi conserva i documenti di gran parte delle parrocchie in cui era divisa la città. La direzione dell'archivio cura la pubblicazione semestrale della rivista specialistica Quaderni dell'Archivio Storico Arcivescovile di Fermo.
Scuole
Il liceo classico "Annibal Caro" è il diretto successore dell'Università di Fermo e del liceo voluto all'epoca della dominazione napoleonica.
Il liceo scientifico "Temistocle Calzecchi Onesti" funzionante a Fermo dagli anni quaranta del Novecento.
L'Istituto tecnico industriale statale "Montani", con annesso convitto, frequentato da studenti provenienti da tutta Italia, è uno dei primi istituiti in Italia, formatore di generazioni di tecnici, ingegneri, militari e imprenditori.
Istituto d'arte "Umberto Preziotti", nella nuova sede del polo scolastico.
Istituto professionale di Stato per l'Industria e l'Artigianato "Ostilio Ricci" (nei locali del convento di Santa Marta, ove ha funzionato il Convitto Nazionale intitolato a "Giuseppe Sacconi, chiuso negli anni settanta del Novecento).
Istituto tecnico commerciale, per geometri e per turismo "Giovan Battista Carducci"–"Galileo Galilei", è l'unica scuola superiore ad indirizzo economico del territorio, con più di mille studenti.
Il Liceo classico "Paolo VI" (1976-2011) fondato dal vescovo emerito Cleto Bellucci fu un Liceo Ginnasio paritario chiuso per mancanza di fondi.
Università
Fermo è sede della Facoltà di Beni culturali, il cui preside è Enzo Catani, facente parte dell'Università degli Studi di Macerata (questo, come riporta la stessa università, è un "segno di riconoscimento per l'importanza storica della città, fra i comuni più grandi e ricchi delle Marche, sede universitaria fino al 1800 e, dal 2009, capoluogo di provincia"), comprendente attualmente:
il corso di laurea triennale in Conservazione e gestione dei beni culturali
il corso di laurea magistrale in Management dei beni culturali
La Facoltà è ospitata in parte presso il complesso conventuale dei Carmelitani (adiacente alla Chiesa del Carmine) ed in parte a Palazzo Gigliucci in via Brunforte.
A Fermo hanno sede i seguenti corsi di laurea che compongono l'offerta formativa dell'Università Politecnica delle Marche:
Facoltà di Ingegneria:
Corso di laurea di primo livello triennale in Ingegneria Informatica e dell'automazione (ad esaurimento)
Corso di laurea di primo livello triennale in Ingegneria Logistica e della produzione
Corso di laurea specialistica in Ingegneria gestionale
Facoltà di Medicina e Chirurgia
Corso di laurea di primo livello triennale in Infermieristica
I corsi di ingegneria e medicina hanno sede presso l'edificio comunale di via Brunforte, la ex Casa della Missione, realizzata nel Settecento per ospitarvi i missionari della Congregazione della Missione.
Fermo è sede del Conservatorio statale di musica "G. B. Pergolesi", con 39 corsi di studio.
Musei
Oltre ai musei, a Fermo sono visitabili le seguenti strutture:
le Cisterne romane
il Teatro dell'Aquila
Pinacoteca civica
La Pinacoteca civica, allestita presso il Palazzo dei Priori, conserva opere di Rubens, Giovanni Lanfranco e Jacobello del Fiore; all'interno della stessa struttura è ospitata la sezione archeologica "Dai Villanoviani ai Piceni".
Gli interni del Palazzo dei Priori comprendono la Sala dei ritratti, la Sala consiliare decorata da Pio Panfili nel 1762, le sale di rappresentanza del Comune e la parte più antica della biblioteca.
Museo diocesano
Il Museo diocesano, situato accanto al Duomo di Fermo, raccoglie testimonianze artistiche provenienti dell'arcidiocesi di Fermo. La prima sala contiene un messale del XIII secolo, il Messale de Firmonibus miniato nel 1436 da Giovanni di Ugolino da Milano. La sala dell'argenteria contiene due calici di arte gotica, l'ostensorio del cardinale Filippo de Angelis, un tempietto in lapislazzuli. Protagonista delle sale dei paramenti è la casula di San Tommaso Becket. Il museo contiene, inoltre, dipinti del Crivelli e del Pomarancio.
Musei scientifici di Villa Vitali
Musei scientifici di Villa Vitali
Museo polare etnografico Silvio Zavatti, unico museo polare artico in Italia
Museo di scienze naturali Tommaso Salvadori
La meteorite
Collezione di macchine fotografiche
Museo della pipa
Media
Radio TV
A Fermo è operante ininterrottamente dal 2 luglio 1976 l'emittente radiofonica Radio Fermo Uno, di natura commerciale e di ispirazione cattolica con palinsesto generalista, gestita dalla Cooperativa sociale "Romolo Murri". Pochi giorni prima (maggio 1976) Bibi Iacopini e pochi altri volontari fondando Radio Città Campagna, emittente di natura informativa e di ispirazione politica (comunista), che ha cessato l'attività l'8 giugno 1984 dopo essere arrivata ad avere un pool di oltre duecento collaboratori, aver contribuito ad organizzare a Fermo concerti di Guccini,Bertoli, Finardi e aver attivato a Fermo nel 1982 uno dei primi terminali dell'agenzia ADN Kronos. Nel 1983 nasce Radio Orizzonte, di natura commerciale e generalista, di ispirazione politica di centrosinistra; cessa le trasmissioni pochi anni dopo. Verso la metà degli anni '80 gli agenti commerciali Stefano e Fabio Castori trasferiscono a Fermo Radio Onda, nata qualche anno prima nella vicina Monterubbiano, che cessa le trasmissioni alcuni anni più tardi. Oggi i medesimi gestiscono la web radio Radio Italian Cup. Da citare anche l'esperienza artigianale di Radio Idea, gestita da alcuni ragazzi nel doposcuola per breve tempo nella metà degli anni '80. Fermo TV è l'emittente locale che trasmette quotidianamente news e manifestazioni sia della città di Fermo che del suo territorio provinciale. In precedenza hanno coperto il Fermano anche Tv Marche e TV Centro Marche.
Stampa
Redazioni locali con proprie edizioni per i quotidiani Il Resto del Carlino (aperta dal 1998) e Corriere Adriatico (aperta dal 1983). Pagina di cronaca locale nella edizione locale del quotidiano Il Messaggero di Roma che ha avuto in città una redazione dal 1970 al 1981. Negli anni '70 fino ai primi anni '80 aveva in città un piccolo ufficio di corrispondenza anche l'altro quotidiano romano Il Tempo. Aperte anche le redazioni della Gazzetta del Fermano (circuito delle Gazzette di Longarini) dal 1989 al 1993, del Corriere del Fermano (appartenente al Corriere dell'Umbria, Editrice Finegil di Donati) dal 1998 al 2000 e de "La Nuova Fermo" (appartenente ad un circuito di giornali locali del Gruppo editoriale L'Espresso) per pochi mesi tra il 1998 e il 1999. A Fermo si pubblica il periodico mensile d'attualità locale Corriere News. Pubblicazione annuale Guida per l'informazione sociale. Sede e redazione della pubblicazione di informazione musicale Music Club (http://www.musicclub.it/).
Persone legate a Fermo
Gneo Pompeo Strabone (Firmum, 135 a.C. – estate 87 a.C.) generale romano, padre di Gneo Pompeo Magno.
Gneo Pompeo Magno (Firmum, 29 settembre 106 a.c. - Pelusium, 48 a.c.), generale e politico romano.
Lucio Taruzio (Fermo, I secolo a.C.) astrologo, matematico e filosofo romano
Renier Zen (Venezia? - Venezia 1268) podestà di Fermo, condottiero e doge di Venezia
Giovanni della Verna (Fermo 1259 – La Verna 1322) religioso francescano
Domenico Capranica (Capranica Prenestina 1400 - Roma 1458) "cardinale di Fermo"
Enea Silvio Piccolomini (Corsignano 1405 – Ancona 1464) papa Pio II
Galeazzo Maria Sforza (Fermo 1444 – Milano 1476) duca di Milano
Oliverotto Euffreducci (Fermo 1473 – Senigallia 1503) condottiero
Ludovico Guerrieri Gonzaga (1483-1530), consigliere di Francesco II Gonzaga e luogotenente generale di Federico Gonzaga
Vincenzo Guerrieri Gonzaga (1495-1563), cavaliere al servizio di Francesco II Gonzaga e quindi di Federico II Gonzaga
Felice Peretti (1521 – 1590) papa Sisto V, già vescovo di Fermo
Ostilio Ricci (Fermo 1540 – Firenze 1603) maestro di Galileo Galilei
Uberto Maria Visconti (? – Fermo 1648) vice-governatore di Fermo
Lorenzo Adami (Fermo, 1604 – 1687) condottiero
Decio Azzolino juniore (Fermo 1623 – Roma 1689) cardinale
Romolo Spezioli (Fermo 1642 – Roma 1723) medico
Giacomo Rospigliosi, cardinale, governatore pontificio della città da 1668 al 1671
Teodorico Pedrini (Fermo 1671 – Pechino 1746) missionario e musicista
Alessandro Borgia (Velletri, 1682 – Fermo, 1764) arcivescovo, storico
Domenico Spinucci (Fermo 1739 – Benevento 1823) cardinale
Chiara Spinucci (Fermo 1741 – Porto San Giorgio 1792) Contessa di Lusazia
Giuseppe Giordani (soprannominato Giordanello) (Napoli 1751 – Fermo 1798) compositore
Tommaso Bernetti (Fermo 1779 – Fermo 1852) cardinale
Andrea Postacchini (Fermo 1781 – Fermo 1862) liutaio
Andrea Caraffa (Torri, 1789 – Tivoli 1845) fisico-matematico
Giovanni Battista Carducci (Fermo 1806 – 1878) architetto e scrittore
Candido Augusto Vecchi (Fermo 1813 – Ascoli Piceno 1869) patriota e storico
Ferdinando Bracciforti (Fermo 1827 - Milano 1907) linguista, docente e patriota
Francesco Graziani (Fermo 1828 – 1901), baritono
Augusto Murri (Fermo 1841 – Bologna 1932) medico
Goffredo di Crollalanza (Fermo 1855 – Bari 1905) storico
Enrico Ducci (Fermo 1864 – Napoli 1940) matematico
Isaia Billé (Fermo 1874 – Fermo 1961) contrabbassista, compositore e pubblicista
Raffaello Santarelli (Fermo 1883 – Roma 1939) poeta
Umberto Preziotti (Fermo 1893 - Firenze 1976) fondatore dell'Istituto d'Arte di Fermo
Giuseppe Pende (Casamassima 1914 - Fermo 2001) artista
Franco Matacotta (Fermo 1916 – Genova 1978) poeta
Danilo Interlenghi (Fermo 1925) caricaturista
Euro Teodori (Fermo 1925 - Monterubbiano 2014) musicista, attore, regista e sceneggiatore
Giovanna Bemporad (Ferrara 1928 – Roma 2013) poetessa e traduttrice
Luigi Di Ruscio (Fermo 1930 – Oslo 2011) poeta
Paolo Concetti (Fermo 1943 – Fermo 2009) storico e filosofo
Giancarlo Petrini (Fermo 1945) vescovo
Glauco Giostra (Fermo 1952) giurista, membro del CSM
Angelo Ferracuti (Fermo 1960) scrittore
Massimo Ficcadenti (Fermo 1967) ex calciatore ora allenatore
Lighea (Fermo 1970) cantante
Giorgio Montanini (Fermo 1977) attore
Raffaello Di Lorenzo (Fermo 1978) artista
Massimo Paci (Fermo 1978) calciatore
Geografia antropica
Frazioni
Camera, Campiglione, Cantagallo, Casabianca, Capodarco, Cartiera di Tenna, Contrada Boara, Ete Palazzina, Faleriense, Gabbiano, Girola, Lido di Fermo, Madonnetta d'Ete, Marina Palmense, Moie, Molini Tenna, Montesecco, Montone, Parete, Pompeiana, Ponte Ete Vivo, Sacri Cuori, Salette, Salvano, San Biagio, San Girolamo, San Lorenzo, San Marco, San Michele, San Tommaso, Santa Caterina, Santa Petronilla, Torre di Palme, Villa San Claudio
Urbanistica
Il capoluogo si sviluppa quasi interamente su un'area collinare, caratterizzata da un piccolo spazio superiore pianeggiante corrispondente all'acropoli. Il centro storico, cinto da mura quattrocentesche, è rimasto identico a quello del Settecento, con alcuni non significativi rifacimenti di singoli strutture; unico intervento urbanistico degno di nota è quello compiuto nella seconda metà dell'Ottocento dall'architetto fermano Giovanni Battista Carducci, consistente nella realizzazione di un tratto di strada di facile accesso per la piazza. L'attuale via Roma, con la tipica prospettiva sull'edificio ornamentale detto Torretta, e la cosiddetta Strada nuova, sono il risultato di complicate operazioni di esproprio e di incisivi interventi sul tessuto urbanistico dell'area orientale e meridionale della città.
La parte nuova della città si è sviluppata lungo le direttrici delle numerose colline che si dipartono dal centro, in alcuni grandi quartieri fuori dal centro (Viale Trento, Santa Caterina, Cappuccini, Tirassegno, Santa Petronilla) ed esterni (Campiglione), e ha conosciuto una forte crescita demografica, soprattutto nei suoi quartieri marittimi (Lido San Tommaso, in misura minore Marina Palmense), potenziati dalle amministrazioni di centrosinistra che si sono succedute negli anni novanta.
Suddivisioni storiche
Le contrade storiche in cui è diviso il capoluogo sono:
Campolege
Castello
Fiorenza
Pila
San Bartolomeo
San Martino
A tali contrade sono da aggiungere:
Torre di Palme
la frazione di Capodarco.
Nella suddivisione dell'edizione moderna della Cavalcata dell'Assunta sono state inserite le contrade di Campiglione e Molini-Girola.
Frazioni
Capodarco, sede di delegazione comunale.
Torre di Palme (comune autonomo fino al 1877), sede di delegazione comunale.
Campiglione, frazione riconosciuta solo di recente nello Statuto comunale di Fermo, perché cresciuta demograficamente ed economicamente negli ultimi vent'anni.
Economia
L'area intorno a Fermo è attiva economicamente in due distretti industriali manifatturieri:
distretto calzaturiero;
distretto del cappello.
Agricoltura
L'agricoltura è stata la principale fonte di reddito sino agli anni sessanta del Novecento.
Industria
Fermo si trova all'interno di un distretto industriale dedicato alla produzione di calzature.
Turismo
La vocazione turistica del territorio è stata indirizzata, oltre che sulla ricettività alberghiera, sul campeggio. Nelle aree del territorio di Fermo a sud (Marina Palmense) ed a nord (Lido di Fermo) insiste la maggiore concentrazione, per estensione, di camping di tutte le Marche meridionali. Sulla costa esiste un tratto di pista ciclabile facente parte della realizzanda Ciclovia Adriatica che, una volta completata, andrà a collegare tutte le località della costa adriatica.
Infrastrutture e trasporti
La città è collegata all'autostrada A14 attraverso il casello di Fermo-Porto San Giorgio (prossimità di Santa Maria a Mare) e verso nord con quello di Porto Sant'Elpidio.
Gli scali aerei più vicini sono l'Aeroporto di Ancona-Falconara, l'Aeroporto di Pescara e quelli di Roma.
Fermo è collegata con Roma, in tutte le fasce orarie della giornata, da una pluralità di corse di pullman di linea (durata circa 3 ore e 30 minuti), sul percorso autostradale A24 Teramo-Roma o sulla via Salaria.
Strade
Fermo si trova sul percorso della ex Strada statale 210 ora Strada provinciale 239 Fermana-Faleriense, che da Porto San Giorgio raggiunge gli Appennini ad Amandola.
Il territorio comunale è attraversato dalla Strada statale 16 Adriatica, a nord e sud di Porto San Giorgio, in corrispondenza delle località Marina Palmense a sud, e di Lido di Fermo, Casabianca e Lido San Tommaso a nord.
Un tratto della strada Pedemontana Abruzzo-Marche, detta anche Mezzina, collega la località Campiglione di Fermo con Casette d'Ete e quindi con Civitanova Marche.
Ferrovie
A Porto San Giorgio è presente una stazione ferroviaria denominata Porto San Giorgio-Fermo, posta sulla ferrovia Adriatica.
Sino al 1956 Fermo era servita dalla ferrovia Porto San Giorgio-Amandola, a scartamento ridotto, costruita dalla FAA (Ferrovie Adriatico-Appennino, odierna Sangritana) inaugurata nel 1908 con trazione a vapore, elettrificata nel 1928, cessata per obsolescenza nel 1956, sostituita da filovia nel solo tratto Fermo-Porto S. Giorgio fino al 1977, e da autoservizio nei restanti percorsi.
Mobilità urbana
Sono disponibili linee di trasporto urbano e per Porto San Giorgio (ogni 20 minuti nelle ore diurne); extraurbano con i centri costieri ed interni, Macerata ed Ascoli. Collegamenti dedicati al pendolarismo giornaliero degli studenti che, provenendo dai paesi, frequentano gli istituti superiori.
In passato Fermo era collegata a Porto San Giorgio da una linea filoviaria.
Amministrazione
Altre informazioni amministrative
È comune capofila e sede della Zona territoriale 11 di Fermo dell'Azienda sanitaria unica regionale delle Marche.
Gemellaggi
Fermo è gemellata con:
Bahía Blanca, Argentina dall'8 agosto 1990
Ansbach, Germania, dal 15 giugno 2006
León, Messico, dal 9 maggio 2000
Berat, Albania, dal 9 maggio 2006
Sport
Calcio
La Fermana, ritirata dai campionati e fallita nel 2006, è la squadra cittadina di calcio che ha ottenuto il miglior piazzamento, conquistando la serie B disputata nel 1999-2000.
L'Unione Sportiva Fermana, dopo la mancata iscrizione nel 2006 nel campionato di serie C2, è ripartita dal campionato di Prima Categoria e, dopo tre stagioni, è salita al campionato di Eccellenza dopo essere stata prima in Promozione, adesso sì è fusa con il Montegranaro calcio e ha formato la squadra dell'F.C. Fermana che gioca in Serie D, altre squadre oltre a quelle di amatori sono USA Santa Caterina (Seconda Categoria), Futura 96, squadra di Capodarco (Seconda Categoria), Palmense, squadra della frazione Marina Palmense (Seconda Categoria), AFC Fermo (Seconda Categoria), Firmum Azzurra (Terza Categoria), Tirassegno (Terza Categoria) e Molini calcio (Terza Categoria) quest'ultima squadra della frazione Molini di Tenna. Inoltre la squadra di calcio del Monte Urano Campiglione calcio che gioca in Prima Categoria è sia della frazione Campiglione che del vicino paese di Monte Urano.
Calcio a 5
La squadra principale è la Eagles Fermo C5 che gioca in Serie C1 regionale, l'altra squadra è invece il Fermo Calcio a 5 che gioca in Serie C2 (insieme alla squadra del Futsal Campiglione che rappresenta la frazione di Campiglione), ma sono presenti anche altre squadre di Serie D.
Pallavolo
L'associazione sportiva "Don Celso Pallavolo", nata nel 1992, opera nel settore maschile e femminile, contando circa 200 atleti.
Atletica leggera
A Fermo, presso la pista comunale di atletica, ha sede la A.S.D. Sport Atletica Fermo, un tempo nota col nome di Società Atletica Fermo, fondata nel 1946.
Basket - Ginnastica
La Società Victoria opera da diversi anni presso la palestra ex-CONI, ottenendo notevoli risultati nei settori della ginnastica artistica ed attrezzistica e nella pallacanestro.
Rugby
Amatori Rugby Fermo 1935
Pallanuoto
Fermo Nuoto e Pallanuoto
Impianti sportivi
Stadio Bruno Recchioni (8.975 posti), intitolato al fermano Bruno Recchioni, capitano dell'esercito, martire di Cefalonia
Pista Comunale di atletica leggera
Palestra ex-CONI
Piscina comunale
Personalità sportive legate a Fermo
Franco Perfini (Fermo, 1957) motocrossista, pluricampione Italiano anni 70-80 in diverse cilindrate
Roberto Alberti Mazzaferro (Fermo, 1961) allenatore di calcio
Paolo Tofoli (Fermo, 1966) pallavolista
Massimo Ficcadenti (Fermo, 1967) ex calciatore e allenatore di calcio
Andrea Paoloni (Fermo, 1971) giocatore di biliardo
Massimo Paci (Fermo, 1978) calciatore
Clarissa Claretti (Fermo, 1980) atleta olimpica, specialista del lancio del martello
Federico Moretti (Fermo, 1983) pallavolista
Note
Bibliografia
Giuseppe Fracassetti, Notizie storiche della Città di Fermo ridotte in compendio dall'Avvocato Giuseppe Fracassetti con un'appendice delle notizie topografico-statistiche della Città e suo Territorio del medesimo Autore, Fermo, Tip. dei Fratelli Paccasassi, 1841.
Gaetano De Minicis, Intorno alla piscina epuratoria in Fermo, Roma, 1846 (estr. dagli Annali dell'Istituto di corrispondenza archeologica", vol. XVIII).
Vincenzo Curi, Guida storica e artistica della Città di Fermo, Fermo, Bacher, 1864.
Giambattista Carducci, Agli Onorevolissimi componenti la Commissione per la conservazione de' Monumenti delle Marche, cenni... sulla scoperta di una città primitiva, Fermo, 1868.
Giambattista Carducci, Sulle antiromane mura di Fermo, le origini ed i fasti di questa città: ricerche, Fermo, Bacher, 1876.
Eugenio Mecchi, Fermo, in Guida della Provincia di Ascoli Piceno compilata per cura della Sezione Picena C.A.I., Ascoli Piceno, Stabilimento Tipogr. E. Cesari, 1889, pp. 281–347.
Francesco Trebbi - Gabriele Filoni Guerrieri, Erezione della Chiesa Cattedrale di Fermo a Metropolitana: terzo Centenario, Fermo, Bacher, 1890.
Giovanni Napoletani, Fermo nel Piceno, con una pianta e tre tavole, Roma, Loescher e C.°, 1907.
Francesco Maranesi, Guida storica e artistica della città di Fermo, Fermo, 1944 (I ed.: Milano, Alfieri, 1923).
Tito Tomassini, La città di Fermo nella toponomastica, Fermo, Tipografia A.S.C., 1960 (nuova ed.: Fermo, Andrea Livi Editore, 2008).
La pittura a Fermo e nel suo circondario, introduzione di Alvaro Valentini, catalogo critico di Luigi Dania, Fermo, Cassa di Risparmio di Fermo, 1968.
Luigi Martellini, Il territorio di Fermo, in L'Universo, Firenze, Istituto Geografico Militare, LII (1972), pp. 717–742.
Gabriele Nepi, Guida di Fermo, Porto San Giorgio e dintorni, II edizione, Fermo, 1981.
Firmum Picenum, a cura di Leandro Polverini et al., Pisa, Giardini Editori e Stampatori, 1987.
AA.VV., I beni culturali di Fermo e territorio, atti del Convegno di studio, Fermo, Palazzo dei Priori, 15-18 giugno 1994, a cura di Enzo Catani, Fermo, Fondazione Cassa di Risparmio di Fermo, 1996.
L'Antica Università di Fermo, testo di Gian Paolo Brizzi, schedatura a cura di Maria Luisa Accorsi, Cinisello Balsamo, Silvana Editoriale (per conto della Carifermo), 2001.
Gianluca Frinchillucci, Il Museo Polare "Silvio Zavatti" di Fermo, Civitanova Marche, 2005.
Paolo Cruciani, La chiesa gesuitica di S. Martino a Fermo: un intervento inedito di Andrea Pozzo, in Palladio. Rivista di Storia dell'Architettura e Restauro, vol. 39, 2007, pp. 47–54, ISSN: 0031-0379
Cristiano Marchegiani, Il Palazzo dello Studio di Fermo: dalla istituzione sistina alla riforma barocca sotto l'egida del cardinale Decio Azzolini, in L'Università di Roma "La Sapienza" e le università italiane, a cura di Bartolomeo Azzaro, Atti del Convegno nazionale L'Università di Roma 'La Sapienza' e le Università italiane nel settimo centenario della fondazione dello Studium Urbis di Roma (1303-2003), Università degli Studi di Roma "La Sapienza", 3-4 marzo 2005, Accademia Nazionale di San Luca, Roma, Gangemi, 2008, pp. 287–300.
Fermoimmagine. Studio sulla felicità urbana, a cura di Giorgio Piccinato, Macerata, Quodlibet, 2008 ("Quodlibet studio. Città e paesaggio").
Voci correlate
Guerrieri Gonzaga
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