Destinazioni - Comune

Valle di Casies

Luogo: Valle di Casies (Bolzano/Bozen)

Valle di Casies (Gsies in tedesco) è un comune italiano di 2.256 abitanti della provincia autonoma di Bolzano. Il suo territorio corrisponde all'omonima valle. Geografia fisica Il comune si estende nell'omonima valle, formata dal rio Casies. Con lo stesso nome si indica anche la vallata che, partendo da Monguelfo, si spinge quasi fino al confine con l'Austria. I principali luoghi abitati della vallata sono: Masi (Henzing), Planca di Sotto (Unterplanken), Planca di Sopra (Oberplanken), Durna in Selva (Durnwald), Colle di dentro (Innerpichl), Colle di fuori (Außerpichl), San Martino (St. Martin), Capaia (Kapairn), Santa Maddalena Valbassa (St. Magdalena-Niedertal), Santa Maddalena Vallalta (St. Magdalena-Obertal). Storia La prima menzione documentata di Casies come Gesize risale al tardo XII secolo, ma l'odierno comune è stato creato solamente nel 1929 dalla fusione forzata dei comuni in precedenza indipendenti di Colle, San Martino e Santa Maria Maddalena. Nel 1953 il municipio fu costruito nuovo per gli uffici comunali a Durna in Selva, e fino al 1985 la sede del comune era a Colle (ted. Pichl), ma nello stesso anno venne trasferita a San Martino. Nella frazione di San Martino è nato il bellicoso padre cappuccino Joachim Haspinger, uno dei cardini della rivoluzione per l'indipendenza tirolese con Andreas Hofer, contro i bavaresi, alleati dei francesi napoleonici. Sempre a San Martino si può ammirare sul piazzale principale il monumento al frate cappuccino, ovvero una statua in bronzo di Othmar Winkler. Tra gli abitati di Colle e San Martino si trovano alcuni bunker dello sbarramento Planca di Sopra, appartenenti al sistema difensivo del Vallo Alpino in Alto Adige. Toponimo Il toponimo è attestato come Gesize nel 1178-1189 e nel 1299 come Gesiez e Gesiezze e deriva probabilmente dal tedesco sitzen ("insediarsi") o gesiuse (il "chiassare" del rumore di caccia). Stemma Lo stemma raffigura due raschiatoi neri posti in fascia su sfondo oro. Riprende le insegne dei signori di Gsies conosciuti dal XIII secolo ed estinti nel 1429. Lo stemma è stato adottato nel 1968. Società Ripartizione linguistica La sua popolazione è in netta maggioranza di madrelingua tedesca: Evoluzione demografica Abitanti censiti Amministrazione Personaggi Joachim Haspinger, padre cappuccino, compagno di Andreas Hofer Johann Schwingshackl, padre gesuita antinazista, condannato a morte nel Terzo Reich Othmar Winkler, scultore Sport La vallata offre nel periodo invernale circa 40 chilometri di piste da fondo. Inoltre nel mese di febbraio, ogni anno si organizza nella vallata un'importante gara di sci di fondo: la Gran fondo della Val Casies. Oltre a ciò, in fondo alla vallata, ovvero oltre Santa Maddalena si trova un impianto di risalita, uno skilift, e diverse strade forestali che d'inverno si trasformano in piste da slittino naturale. Note ^ Dato Istat - Popolazione residente al 31 dicembre 2010. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF) in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Ente per le Nuove Tecnologie, l'Energia e l'Ambiente, 1 marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012. ^ AA.VV., Nomi d'Italia. Novara, Istituto Geografico De Agostini, 2004 ^ Egon Kühebacher, Die Ortsnamen Südtirols und ihre Geschichte, vol. 1, Bolzano, Athesia 1995, p. 142. ISBN 88-7014-634-0 ^ (EN) Heraldry of the World: Gsies ^ Statistiche I.Stat - ISTAT; URL consultato in data 28-12-2012. ^ Christian Häupl, P. Johann Schwingshackl, S. J.: "... Ich will es nicht haben, daß es einmal heißt, ich bin ein stummer Hund geblieben" - ein Opfer des Nationalsozialismus. Eine Fallstudie zum kirchlichen Widerstand gegen den Nationalsozialismus in Österreich, Vienna, Università degli Studi, 1995. ^ ValCasies.com Bibliografia (DE) Valentin Hintner, Die Gsiesser Namen - Orts-, Flur- und Personennamen, Vienna, Hölder, 1909. Karlheinz Salzburger, Agriturismo in Alto Adige con particolare riferimento alla valle di Casies, Padova, Università degli Studi, 1979-80. (DE) Klaus Fischer, Das Gsieser Tal - geographische Skizze eines peripher gelegenen Hochtales in Südtirol, in "Der Schlern", 63, 1989, pp. 531–569. Josef Sulzenbacher, Chiese, cappelle, tabernacoli, monumenti commemorativi: Monguelfo, Tesido, Valle Casies - sentieri che invitano alla contemplazione, Monguelfo, Azienda di Soggiorno, 1992. (DE) Hannes Obermair, Ottenthal-Redlichs "Archiv-Berichte aus Tirol" - ein unvollendetes Projekt? Mit einem Anhang: Die Pfarrarchive von St. Magdalena und St. Martin in Gsies, in «Tutela dei beni culturali in Alto Adige», 1989/90, Bolzano, Athesia, 1995, pp. 333–359. (DE) Bergbonifizierungskonsortium Gsies-Taisten (a cura di), Das Gsieser Tal - ein Südtiroler Hochtal im Spannungsfeld zwischen Tradition und Zukunft, Bolzano, Pluristamp, 1997. (DE) Esther Stoll, Die Vor- und Nachgeschichte der Option in Gsies, Innsbruck, Università degli Studi, 2008. Voci correlate Vallo Alpino Vallo Alpino in Alto Adige Sbarramento Planca di Sopra Stazione di Monguelfo-Valle di Casies Altri progetti Commons contiene immagini o altri file su Valle di Casies Collegamenti esterni http://www.gsieser-tal.com

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