Luogo - Monumento

Villa di Poppea - Oplontis

Luogo: Via Sepolcri, Torre Annunziata (Napoli)
Il toponimo Oplontis ci è noto esclusivamente dalla Tavola Peutingeriana (mappa stradale risalente alla tarda età imperiale romana), collocato in un punto corrispondente all’odierna Torre Annunziata. Le testimonianze principali sono date da alcuni complessi residenziali: la cd. Villa di Poppea (villa A) ed il Complesso B. Il sito di Oplontis, insieme a Pompei ed Ercolano, è stato dichiarato dall’UNESCO Patrimonio dell’Umanità. La villa di Poppea venne intercettata già nel Settecento tramite un cunicolo scavato a fianco del canale Conte di Sarno, ma la vera esplorazione per pozzi e gallerie si ebbe nell’Ottocento. Gli scavi archeologici moderni, condotti dal 1964 al 1984, hanno portato alla luce gran parte dell’edificio. L’impianto della villa, che si sviluppa principalmente attorno a due settori, l’atrio ed il peristilio, appare articolato tra portici, terrazze, ambienti residenziali ed un notevole impianto termale. L’ingresso antico dell’edificio era a Sud, in un’area già sconvolta nel Cinquecento dalla costruzione del Canale Conte di Sarno, che taglia in senso Est /Ovest tutta la parte meridionale della villa, in seguito ulteriormente danneggiata dalla costruzione di un pastificio. Il giardino era organizzato in un vialetto centrale ed altri laterali obliqui. Gli studi paleobotanici hanno permesso di riproporre la sistemazione originaria dello spazio verde, che ospitava nel suo tratto Est platani di cui si conservano i calchi. Di notevole rilevanza sono gli ambienti di riposo ubicati nel settore Sud-Ovest dell’atrio, per la ricchezza della loro decorazione parietale, con affreschi in II stile raffiguranti vedute prospettiche, ed altre stanze residenziali prospicienti il peristilio, anch’esse decorate con raffinati affreschi. Nella rimanente parte della villa si dispongono gli ambienti domestici sviluppati intorno ad un piccolo cortile secondario.
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