Chiesa Madre di San Giuseppe
La chiesa madre di San Giuseppe è un edificio religioso di alto valore architettonico, presenta un impianto a croce latina con tre navate, abside e transetto, internamente decorata con pregevoli stucchi. L’impianto originario, costruito a partire dal 1650, constava di un’aula a navata unica di 4 campate a cui successivamente furono aggiunte, nel 1662, la grande navata centrale e la seconda laterale. Nel 1701 fu oggetto di un altro ampliamento ad opera dell’architetto Bilotta, in tale occasione furono costruiti la quinta e la sesta campata, il transetto e l’abside. La facciata principale è caratterizzata da un loggiato a due arcate, un rosone nel frontone ed una scalinata in pietra dalla forma sinuosa che dalla piazza conduce alle porte della chiesa. All’interno, nella parte absidale si trovano l’altare maggiore e la balaustra del presbiterio, entrambi in marmi policromi risalenti al 1774. Altri elementi di pregio sono il coro ligneo con 19 stalli, una tela della Sacra Famiglia di scuola napoletana e una croce processionale in argento del 1741. Di notevole bellezza è la torre campanaria, che ospita campane del 1903 e con la sua mole domina sull’intero borgo. La Chiesa è stata restaurata completamente nei primi anni 2000, occasione nella quale sono state rinvenute, all’interno della cripta, sepolture antecedenti al 1839. La cripta è accessibile e visitabile.