Parco Archeologico di Laos
Il sito di Laos occupa la parte sommitale del colle di S. Bartolo a Marcellina, ultimo e raro terrazzo marino della zona. Secondo Erodoto, gli abitanti di Sibari scampati alla distruzione della città fondarono Laos. La città era difesa su almeno tre lati da una cinta muraria a doppia cortina col paramento a blocchi posti di taglio secondo la tecnica “a scacchiera”. Lo spazio urbano era organizzato secondo lo schema greco basato a isolati rettangolari con strade perpendicolari. Nella parte sud-est dell'abitato, presso l'attuale cimitero, è stata messa in luce un'area artigianale caratterizzata dalla presenza di fornaci per la produzione di ceramica, mentre non sono ancora stati riconosciuti gli spazi pubblici e sacri. Le ultime fasi della ricerca si sono concentrate nell'area attualmente organizzata come Parco Archeologico, all'interno della quale è stata messa in luce una porzione dell'abitato con importanti strutture, come la “Casa con la Rampa”, così definita per il particolare accesso in lastroni di pietra, e la “Casa col Mosaico”, caratterizzata una pavimentazione a mosaico con una cornice di tessere d'argilla e una parte in tessere di colore azzurrino. Dopo un progressivo ridimensionamento, il sito risulta abbandonato nella seconda metà del III secolo a.C.