Destinazioni - Comune
Renon
Luogo:
Renon (Bolzano/Bozen)
Renon (Ritten in tedesco) è un comune sparso italiano di 7.745 abitanti della provincia autonoma di Bolzano.
Geografia fisica
Delimitato a est dalla val d'Isarco e a ovest dalla val Sarentino con il torrente Talvera, è situato sull'omonimo Altipiano del Renon sovrastante a nord-est il capoluogo atesino Bolzano, al quale è collegato sia con una strada provinciale che con la funivia del Renon (Bolzano-Soprabolzano).
La cabinovia a funzionamento continuo attivata il 23 maggio 2009 sostituisce il precedente impianto del 1966, a sua volta realizzato al posto della ferrovia del Renon, una cremagliera costruita nel 1907. Rimane in funzione la ferrovia a scartamento ridotto che collega le frazioni di Maria Assunta (Maria Himmelfahrt) con Collalbo (Klobenstein), passando da Soprabolzano (Oberbozen, stazione a monte della funivia), lago di Costalovara (Wolfsgruben, a qualche centinaio di metri) e Stella (Lichtenstern).
Storia
Siccome la stretta della Val d'Isarco era poco praticabile fino nel primo XIV secolo (quando fu costruita la Kuntersweg, ad opera dell'imprenditore bolzanino Heinrich Kunter), il Renon fungeva nei secoli centrali del medioevo come tratta intermedia di collegamento sulla via del Brennero che collegava la Germania con l'Italia. Il cosiddetto Kaiserweg ("via imperiale") si snodava da Colma (Kollmann), passando per Longomoso (Lengmoos) e riscendendo verso Rencio, quartiere di Bolzano. La via prese il nome dal fatto che un gran numero di re germanici e imperatori del Sacro Romano Impero la percorsero, fra cui Corrado II e Federico I, il quale nel 1179 concesse peraltro un importante privilegio di mercato a Lengenstaine in monte Rithen (Longostagno, Lengstein). All'importanza della via si deve anche l'istituzione, nel primo Duecento, di un centro dell'Ordine Teutonico sul Renon.
I diritti dell'alpeggio sul contiguo altipiano di Villandro erano contesi per lunghi secoli fra le comunità del Renon e di Villandro.
Toponimo
Il toponimo è attestato come Ritano nell'871-875, come Ritena nel 1027, come Ritine nel 1160 e come Rithen nel 1179 e deriva dal latino volgare *"retinone", di probabile origine preromana.
Stemma
Lo stemma è costituito da due scaglioni d’argento arcuati su sfondo rosso; è il motivo delle insegne dei Signori di Zwingenstein che amministrarono il villaggio dall’omonimo castello fino al 1531. Lo stemma è stato adottato nel 1967.
Monumenti e luoghi d'interesse
Aree naturali
Sul suo territorio, nei pressi di Soprabolzano e a Longostagno (Lengstein), si trovano diversi gruppi di piramidi di terra in Alto Adige di colore rossastro, le piramidi di Renon. L'erosione di acqua o neve fanno sì che si creino questi pinnacoli sovrastati da un masso che li protegge. Quando la piramide si assottiglia il masso crolla e la piramide scompare. Le più importanti, visibili anche dalla funivia, si trovano nella valle del rio Rivellone (Katzenbachtal).
Società
Ripartizione linguistica
La sua popolazione è in maggioranza di madrelingua tedesca:
Evoluzione demografica
Abitanti censiti
Persone legate a Renon
Johann Carl Wendelin Anreiter von Zirnfeld, pittore su porcellana, il cui padre è di Lengmoos/Longomoso
Christine Mayn, attrice televisiva
Peter Mayr, eroe tirolese, nato a Siffiano, una località nei pressi di Renon, il 15 agosto 1767
Hans von Hoffensthal (1877–1914), medico e scrittore di Bolzano
Sigmund Freud, che scrisse parti di "Totem und Tabu" (Totem e tabù) in occasione della sua permanenza al Hotel Bemelmans-Post a Collalbo nel 1911-12
Bronisław Malinowski (1884–1942), antropologo polacco-britannico che con la sua famiglia dal 1922-1938 trascorse diverse estati a Soprabolzano
Otto Flake (1880–1963), scrittore germanico che viveva sul Renon dopo la Prima guerra mondiale
Arnold Othmar Wieland, nato a Longomoso il 1º agosto 1940, ex-Gran Maestro dell'Ordine Teutonico dal 1988 al 2000
Bruno Platter, presbitero, abate e teologo, nato ad Unterinn/Auna di Sotto il 21 marzo 1944. È attualmente dal 2000 il Gran Maestro dell'Ordine Teutonico.
Economia
Turismo
Già all'inizio del Novecento era una meta turistica e di soggiorno dell'aristocrazia e borghesia bolzanina, soprattutto nel periodo estivo, per via della sua vicinanza alla città (collegata con la cremagliera) e le temperature meno calde e meno afose che in fondovalle. Il fenomeno della cosiddetta Sommerfrische ("frescura d'estate") fu coniato proprio qui e si propagò dagli anni 1840, grazie a scrittori come Ludwig Steub o Beda Weber, in tutta l'area germanofona.
Le rovine di Castel Pietra (Stein am Ritten) e Castel Zwingenstein possono essere meta di alcune comode passeggiate.
Illustre personaggio amante del fascino del Renon, dove ha trascorso per molti anni parte delle sue vacanze è stato Sigmund Freud. In suo onore è stata intitolata anche una delle innumerevoli passeggiate presenti sull'altopiano che parte dalla frazione di Collalbo, località Schönblick, per arrivare nella frazione di Soprabolzano.
Industria
Ditte note a livello anche internazionale sono la Loacker, la Finstral e la Daunenstep; tutte e tre sono localizzate ad Auna di Sotto, a circa 900 m s.l.m. lungo la strada che collega Collalbo con Bolzano.
Amministrazione
Sport
Come impianti sportivi, Renon offre un anello di ghiaccio, l'"Ice Rink Ritten", a Collalbo (dove si svolgono gare internazionali di pattinaggio di velocità) e gli impianti di risalita (per lo sci) per la risalita sul Corno del Renon (2.260 m s.l.m.).
D'inverno è inoltre possibile pattinare sul lago ghiacciato di Costalovara.
Il Ritten Sport è una società di hockey su ghiaccio che milita nel massimo campionato nazionale, è stata campione d'Italia nel 2014. Gioca le gare interne alla Arena Ritten nella frazione di Collalbo.
Note
^ Dato Istat - Popolazione residente al 31 marzo 2014.
^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF) in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Ente per le Nuove Tecnologie, l'Energia e l'Ambiente, 1 marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012.
^ Norbert Mumelter, Der Kuntersweg - die Überwindung der Eisackschlucht »zwischen Botzen und Trostperch«, Bolzano, 1984.
^ Karl Schadelbauer, Das Etschtal als deutscher Kaiserweg, in Beiträge zur Geschichte Tirols, a cura di Erich Egg, Innsbruck, 1971, pp. 101-112.
^ Scheda sul Kaiserweg
^ Il testo del privilegio è edito da ultimo in Tiroler Urkundenbuch, sez. II: Die Urkunden zur Geschichte des Inn-, Eisack- und Pustertals, vol. 2, a cura di Martin Bitschnau e Hannes Obermair, Innsbruck, Wagner, 2012, pp. 233-34 n. 733. ISBN 978-3-7030-0485-8
^ Karl Hinterwaldner, Almwirtschaft und Almstreit in den Gerichten Ritten, Wangen und Villanders vom Mittelalter bis 1823, Francoforte, Lang, 2001. ISBN 3-631-38508-0
^ Theodor Bitterauf, Die Traditionen des Hochstifts Freising, Monaco, 1905-09, n. 912.
^ AA.VV., Nomi d'Italia. Novara, Istituto Geografico De Agostini, 2004.
^ Egon Kühebacher, Die Ortsnamen Südtirols und ihre Geschichte, vol. 1, Bolzano: Athesia, 1995, p. 362. ISBN 88-7014-634-0
^ (EN) Heraldry of the World: Ritten
^ (DE) Le piramidi presso Soprabolzano
^ Statistiche I.Stat - ISTAT; URL consultato in data 28-12-2012.
^ Otto Stolz, Das Wort 'Sommerfrische', in Archiv für das Studium der neueren Sprachen, 159, 1931, pp. 176-179.
Bibliografia
(DE) Fritz Dörrenhaus, Hans Becker, Der Ritten und seine Erdpyramiden. Vergleichende Betrachtung der Entstehung von Erdpyramiden in verschiedenen Klimagebieten der Erde (Kölner geographische Arbeiten, 17), Wiesbaden, 1966.
Francesco Pozzato, Il trenino del Renon, Padova, Duegi Ed., 1998.
(DE) Beatrix Unterhofer, Hans von Hoffensthal – ein Leben in der Sommerfrische, Bolzano, Raetia, 1996. ISBN 88-7283-087-7.
(DE) Sabine Waibl, Bozner Villen und Rittner Landhäuser zwischen Historismus und Moderne, Innsbruck, Università degli Studi, 1997.
(DE) Irmtraut Heitmeier, Der Ritten im frühen Mittelalter, in «Tiroler Heimat», 67, 2003, pp. 29–48.
(DE) Inga Hosp, Ritten. Land und Leute am Berg, Bolzano, Tappeiner, 2005. ISBN 978-88-7073-362-4.
Il Renon e la sua ferrovia, Bolzano, Athesia, 2007. ISBN 978-88-6011-079-4.
(DE) Leo Andergassen, Kirchen am Ritten. Ein Kunstführer, Bolzano, Tappeiner, 2008. ISBN 978-88-7073-460-7.
Voci correlate
Peter Mayr
Sportverein Ritten-Renon
Ferrovia del Renon
Altri progetti
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Collegamenti esterni
Renon online
Associazione Turistica Renon