Battistero di Parma
Posto accanto al Duomo, è considerato punto di giunzione tra l'architettura romanica e l'architettura gotica. Fu commissionato a Benedetto Antelami nel 1196, come attesta un'iscrizione sul portale, e concluso entro il 1270. L'esterno, in marmo rosa di Verona, è ottagonale: l'ottagono è simbolo di eternità. Senza precedenti è lo sviluppo in altezza, simile a una torre tronca. La superficie esterna è decorata da un complesso schema di pieni e vuoti che ritmano effetti chiaroscurali. Al livello inferiore del paramento marmoreo troviamo lo Zooforo, una serie di settantacinque formelle scolpite a bassorilievo dall'Antelami e dalla sua bottega e incastonate come un fregio continuo. L'interno è costituito da 16 arcate che compongono altrettante nicchie, ciascuna delle quali contiene una scena dipinta risalente al XIII-XIV secolo. La cupola è suddivisa a ombrello mediante 16 costoloni di marmo rosa di Verona, ognuno dei quali poggia su una colonna. L'insieme dei rilievi interni ed esterni al Battistero rappresenta il complesso scultoreo italiano più importante relativo al periodo di transizione dal Romanico al Gotico. All'interno sono collocate le sculture appartenenti al cosiddetto "Ciclo dei mesi e delle stagioni".