Destinazioni - Comune

Montorio al Vomano

Luogo: Montorio al Vomano (Teramo)
Montorio al Vomano (Mundurjë, in dialetto montoriese) è un comune italiano di 8.319 abitanti della provincia di Teramo in Abruzzo. Fa parte della Comunità montana Gran Sasso. Il nome e le origini Il nome Montorio deriva da Mons Aureus, monte d'oro, come dimostra la presenza di stemmi nel centro storico della cittadina, risalente al XIV e XV secolo. In realtà già dagli anni 940 e 948, con la Cartula de Terra Montoriana contenuta nel Cartulario della Chiesa teramana, risulta una prima trasformazione del termine Mons Aureus in Montorio, sebbene la cittadina mantenne l'antico nome per almeno un altro secolo. Montorio sarebbe sorta sulle rovine o nei pressi dell'antica località pretuziana di Beregra o Beretra (Bέρεγρα ή Bέρετρα), e anche se alcuni storici hanno voluto identificare questa antica città nell'odierna Civitella del Tronto, Felice Barnabei nel suo saggio archeologico sul tratto montano della via Salaria che scorreva lungo il Vomano, sembrerebbe avvalorare tale ipotesi, sia in base alla descrizione del geografo greco Tolomeo, che indicava come Beretra fosse la prima città del Pretuzio per chi giungesse dalla regione dei Marsi cioè da Amiterno, sia sulla base di alcuni brevi saggi archeologici effettuati poco distante ad est di Montorio in un campo dei Sig.ri Patrizi, dove furono ritrovati ampi tratti di mura e pavimenti marmorei e a mosaico, con notevoli quantità di legno bruciato facendo pensare che un incendio ne fosse stata la causa della distruzione. Storia Dai manoscritti dell'Antinori risulta che già nel 1173 Montorio era feudo di Guillelmo fratello del conte de Aprutio; ceduta con gli Angioini da Federico de Tullo nipote della contessa di Manoppello, Tommasa de Palearia, ai De Beauvoir (de Bellovidere) e quindi a Matteo De Plessiaco, nel 1305 Gilberto di Saldano, ciambellano regio, è signore della cittadina. Dopo vari passaggi nel 1348-50 Montorio con titolo di contea, insieme ad altri feudi, passerà nelle mani della famiglia aquilana dei Camponeschi. Si ritiene che il centro sia stato teatro della storica battaglia di Montorio, il 7 maggio 1486 nell'ambito della congiura dei Baroni; durante lo scontro si affrontarono i montoriesi capeggiati dal conte Camponeschi contro il Duca di Calabria, figlio di Ferdinando D'Aragona. Questo scontro è noto soprattutto per il fatto, più unico che raro, di non aver prodotto né morti né feriti: Frattanto le due armate del duca di Calabria e del Sanseverino, che si erano lungo tempo minacciate, scontraronsi all'ultimo l'8 maggio del 1486 al ponte di Lamentana. Si attaccò la zuffa tra i due corpi di cavalleria, ma con tanto poco ardore militare, che, per quanto si disse, non vi furono né morti, né feriti. Siccome però il duca di Calabria aveva fatti dei prigionieri al Sanseverino, e cacciatolo fuori del campo di battaglia, si suppose che fosse rimasto vittorioso.. In quell'occasione la piazza principale venne denominata "Piazza della Vittoria". Dopo i Camponeschi, che riebbero la contea a metà Quattrocento unitamente ad altri feudi quali Frunti (Valle San Giovanni), Moriconi, Colle Caruni, Macchia del Conte e San Vito; Montorio passerà ai Carafa del ramo della Stadera, per il matrimonio celebrato nel 1467 tra Vittoria Camponeschi, figlia di Pietro Lalle ultimo conte di questa famiglia, con Giovanni Antonio dei conti di Maddaloni, genitori del futuro papa Paolo IV. Decaduta la famiglia a seguito del Trattato di Cave per le vicende legate al possesso del ducato di Paliano conteso ai Colonna, con Alfonso morto senza eredi maschi; i feudi vennero devoluti alla Regia Corte che tentò di reinfeudare ai loro parenti i Caracciolo di Vico, da cui però i montoriesi si affrancarono; per tornare ad essere nuovamente rifeudalizzata, fino ai marchesi Spiriti di Napoli. Tra gli altri feudatari, i Crescenzi di Roma furono marchesi di Montorio dal 1597 al 1761 insieme ad alcune località dell'attuale comune di Rocca Santa Maria e Valle Castellana. Nella Chiesa di San Rocco eretta da Vittoria Camponeschi, istituita in Collegiata nel 1559 con bolla di Paolo IV, si conserva una tela col ritratto del Card. Marcello Crescenzi, amico dei Canonici della Collegiata, cui aveva donato un piviale, una pianeta ed una mitra lavorata con perle e pietre e datati 1746 (ricordati nella lettera del 7 maggio 1752, tuttora esistente nell'archivio parrocchiale). Il fiume Vomano La storia di Montorio è inevitabilmente legata al fiume Vomano, chiamato da Plinio "Flumen Vomanum", che divideva i pretuziani che abitavano la sponda sinistra, dai Vestini-Pinnensi e dagli Atriani, che si trovavano alla sua destra nella zona prossima all'Adriatico. Le interpretazioni sull'origine del nome sono diverse: Strabone, in epoca romana, avrebbe chiamato il Vomano "Matrinus" o "Macrinus". Secondo Melchiorre Delfico il nome Macrinus sarebbe stato dato invece dagli Etruschi e quello di Vomano dai Romani. Quest'ultimo potrebbe derivare, secondo un'antica tradizione, dal termine "Inumano" a causa dell'impeto distruttore delle sue piene, o da Vox Humana, dal confronto del mormorio delle sue acque con il timbro della voce umana. Fu anche chiamato Cumano o Gumanum, come testimonia la Bolla spedita il 27 novembre 1153 da papa Anastasio IV al vescovo aprutino Guido II. Il primato della luce elettrica A Montorio l'inaugurazione della luce elettrica avvenne il 10 dicembre 1899. In precedenza il sindaco di Montorio si era rivolto all'ingegner Conti di Vicenza per valutare l'effettiva convenienza dell'operazione e ai sindaci delle città di Tagliacozzo, Terni e Macerata, dove gli impianti erano stati "testati" per le prime volte in Italia. La giunta comunale decise dunque di andare avanti con il progetto. Questo fu rallentato da vicissitudini nella vita politica cittadina ma il contratto fu formalizzato il 2 aprile 1899. Il Municipio di Montorio al Vomano avrebbe concesso e appaltato il servizio della pubblica illuminazione elettrica delle piazze, vie e vicoli della città nonché l'esclusività della illuminazione privata per la durata di trent'anni. Al termine della concessione l'impianto sarebbe rimasto di proprietà comunale. L'inaugurazione avvenne alla presenza del sindaco di Montorio cav. Martegiani, l'on. Barnabei, l'avv. Rocco per il Corriere, Rodomonte per il Resto del Carlino e il sindaco di Teramo avv. Paris, che si complimentò con la giunta per il primato della cittadina nell'Abruzzo teramano. Nel complesso furono installate dall'impresa Geraci di Napoli 71 lampadine: 16 in Piazza della Vittoria (attuale Piazza Orsini), 11 in via Nazionale (attuale corso Valentini), 12 in via del Municipio (attuale via Urbani), 2 in via Camponeschi Carafa (attuale via Di Giammarco), 6 in via del Forte (attuale via Scarselli), 8 in via Beretra, 6 nella zona alta del Colle, 1 in via delle Fornaci, 1 in via delle Carceri Vecchie, 1 nella fontana della piazza, 2 nella fontana della porta, 1 in piazza della Corte (attuale piazza Martiri della Libertà), 1 in via dell'Ospedale Vecchio, 1 in via dei Fornari, 1 presso la Madonna del Ponte e 1 all'angolo di casa Mancini. La località inoltre è integrata come estremità a valle del sistema idroelettrico dell'alta valle del Vomano, che prende inizio come primo punto di raccolta delle acque dal lago di Campotosto. Eventi sismici Il 21 aprile 1958, alle ore 3:22:39, si verificò una notevole scossa di terremoto pari al 5º grado della Scala Mercalli, sentita anche a Campli. L'8 maggio 1958, alle ore 19:55:00, si verificò una scossa sempre del 5º grado. Il 26 settembre 1969 si ebbero due scosse: la prima alle ore 23:40:25 di intensità stimata al 5º grado della Scala Mercalli e la seconda alle ore 4:39:00 di intensità stimata al 6º grado. A seguito della scossa di magnitudo 6,3 che ha sconvolto l'Abruzzo intero il 6 aprile 2009, Montorio al Vomano è stata inserita nella lista dei 49 comuni che usufruiranno dei benefici del decreto Bertolaso, insieme ad altri quattro comuni della provincia teramana. Notevoli danni hanno subito il centro storico della cittadina e la frazione di Faiano, completamente evacuata. Economia Un settore di primaria importanza per la cittadina è il commercio, mentre la zona artigianale di Via Piane e quella industriale di Contrada Trinità sono ricche di insediamenti produttivi. Numerose sono le piccole e medie imprese sul territorio, in particolare nel settore del mobile, calzaturiero e delle costruzioni. Nella zona industriale inoltre, è presente l'Ardagh Glass, multinazionale irlandese che produce bottiglie per famosi marchi nazionali di birra e che occupa più di cento operai. Un'altra ampia fetta di popolazione invece è impiegata nel settore dei servizi, nel vicinissimo capoluogo Teramo. Società Evoluzione demografica Abitanti censiti Etnie e minoranze straniere A Montorio al Vomano sono presenti, al 1º gennaio 2011, 542 cittadini stranieri, ossia il 6,51% della popolazione totale. Toccavano le 323 unità a inizio 2008, 404 a inizio 2009 e 485 nel 2010. La comunità più numerosa è quella kosovara che tocca le 219 unità. Nel 2009, a seguito del riconoscimento da parte dell'Italia dell'indipendenza del Kosovo, le presenze serbe nel comune si azzerano a favore di quelle kosovare. Di seguito le nazionalità più rappresentate: Sport La cittadina può vantare il titolo di “European Town of Sport 2010”, ovvero “Città Europea dello Sport 2010”. Il prestigioso riconoscimento viene assegnato annualmente dall'Aces (Associazione Capitali Europee dello Sport), a comuni al di sotto di 25.000 abitanti, valutando la presenza di impianti sportivi e numero di associazioni presenti sul territorio. Nel territorio comunale sorgerà l'autodromo del Gran Sasso. Calcio La principale compagine calcistica è il Montorio88, fondata nel 1988 e militante da numerosi anni nel campionato regionale di Eccellenza. Tuttavia a Montorio il calcio fece la sua comparsa molti anni prima, intorno agli anni venti, quando la squadra aveva tra i propri sfidanti le prestigiose Teramo Calcio e Giulianova. Il culmine arrivò proprio in quel periodo quando i giallo neri, vincendo lo spareggio con il vicino Teramo sul campo comunale del capoluogo fu promosso in serie C, categoria però mai disputata. Il panorama calcistico cittadino si completa inoltre con una formazione di calcio a 5, due formazioni di terza categoria e una militante nel campionato amatoriale. Gli impianti presenti sul territorio sono due, entrambi in via Piane, ma quello utilizzato per le sfide casalinghe è lo Stadio “Giampiero Pigliacelli”, con annessa tribuna da 800 spettatori. Pallavolo Montorio è sede di una delle più importanti società di volley del panorama regionale. La prima società di volley, affiliata alla federazione nazionale, venne fondata nel 1968 (Volleyball Club Libertas Montorio). La prima squadra maschile del Montorio volley milita nella serie nazionale di B2, dove si confronta settimanalmente con formazioni provenienti da Marche, Campania, Puglia e Basilicata. La prima squadra femminile ha conseguito il diritto a partecipare al campionato di serie B2 nella stagione sportiva 2011/2012 ma ha poi ceduto il titolo ad altra società scegliendo di occuparsi del solo settore giovanile nelle categorie femminili. Il settore giovanile inoltre è il punto di forza della società, potendo contare su oltre 200 atleti. Le partite casalinghe si svolgono nel Palazzetto del centro sportivo di via Piane, complesso con una tribuna da 500 posti a sedere e due campi con fondo Mondoflex. Mountain Bike Molto praticata è anche l'attività escursionistica della Mountain Bike. Da Montorio infatti si diramano centinaia di strade, sentieri e mulattiere in ogni direzione garantendo l'imbarazzo della scelta dei luoghi che si vogliono visitare, ognuno di indicibile bellezza ed interesse storico ambientalista. Cultura Persone legate a Montorio al Vomano Francesco Sebastiani, (Montorio al Vomano, 1827 - Giulianova, 1878), deputato al Parlamento. Melchiorre Delfico, filosofo illuminista ed economista italiano. Leopoldo Di Girolamo, sindaco di Terni. Crescenzio Scarselli, (Montorio al Vomano, 26 aprile 1837 - 17 gennaio 1893), deputato. Luigi Bernardo Patrizi, (Montorio al Vomano 30 settembre 1842 - Roma 1915), deputato. Tonino Valerii (Montorio al Vomano, 20 maggio 1934) regista. Amministrazione I sindaci di Montorio al Vomano Città gemellate Amatrice Aprilia, dal 2000 Note ^ Dato Istat - Popolazione residente al 31 dicembre 2010. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF) in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Ente per le Nuove Tecnologie, l'Energia e l'Ambiente, 1 marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012. ^ Dato Istat al 31/03/2011. ^ Relazione di un viaggio archeologico sulla via Salaria, lungo il corso del Vomano, in Giornale degli scavi di Pompei, n. I, a.1868, Appendice cc. 76-83; tale ipotesi di collocazione nell'alta valle del Vomano ai piedi del Gran Sasso è stata ulteriormente validata da Christiane Delplace nel suo studio sulla Romanisation du Picene del 1993 ^ Non è tuttavia chiaro di quale Montorio si tratti se della scomparsa Montorio a mare nei pressi dell'attuale Tortoreto, o se invece non siasi da identificare con la Montorio riportata nell'edizione di E. Jamison del 1972, appartenente a Roberto conte de Aprutio per un contributo di X milites ^ Nonostante lo storico teramano Niccola Palma ne dia un dettagliato resoconto dell'avvenimento, non è ancora assodato se la battaglia si sia tenuta a Montorio al Vomano, oppure a Montorio frazione di Sorano (GR) al confine tra Lazio e Toscana, sulla cui località altri documenti coevi farebbero propendere ^ Jean-Charles-Léonard Simonde de Sismondi, Storia delle repubbliche Italiane dei secoli di mezzo, Tomo XI. [1] ^ "Aprutium", Organo dell'Istituto Abruzzese di Ricerche Storiche - Teramo, 1998 ^ M. Baratta, I terremoti in Abruzzo, fratelli Bocca editori, Torino, 1901 ^ Statistiche I.Stat - ISTAT; URL consultato in data 28-12-2012. ^ ACES > Home ^ Catalogo 1 ^ Comune di Amatrice. Benvenuti ad Amatrice. URL consultato il 10 febbraio 2013. Voci correlate Strada maestra del Parco Valle del Vomano Altri progetti Commons contiene immagini o altri file su Montorio al Vomano Collegamenti esterni Comune di Montorio al Vomano sito frazione di Altavilla Le Regole dello STU
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