Castelli
Tra i “Borghi più belli d’Italia” troviamo Castelli, uno dei paesi più antichi dell’Appennino Teramano.
Castelli deve la sua notorietà non solo alle bellezze naturalistiche ed architettoniche, ma soprattutto alla tradizione secolare della lavorazione della ceramica, affermatasi nel Cinquecento e conosciuta oggi a livello internazionale. La nascita e lo sviluppo di quest’arte è dovuta principalmente alle caratteristiche naturali che il territorio presenta, soprattutto per la presenza di cave d’argilla, corsi d’acqua, giacimenti di silice e boschi di faggio. A ciò si aggiunsero l’ottima realizzazione delle maioliche, le decorazioni brillanti e il prezzo conveniente; tutto questo fece diventare Castelli uno dei luoghi più apprezzati per la ceramica, dove poi tanti maestri si formarono. Ad oggi sono ancora più di quaranta le botteghe di maiolicari ancora attive.
Ovviamente immancabile è il Museo delle Ceramiche, istituito in un ex convento, che racconta e mostra l’evoluzione della maiolica aulica di Castelli.
È stata definita da Carlo Levi “la Cappella Sistina della maiolica”: si tratta della Chiesa di San Donato. Unica nel suo genere, il suo soffitto è totalmente decorato da 800 maioliche dipinte a mano, tutte diverse fra loro: un’armonia di colori e disegni che regalano un effetto stupefacente.
Tra i piatti tipici della cucina spiccano i primi: timballo teramano, pasta alla chitarra al sugo con le pallottine e le scripelle ‘mbusse; tra i dolci invece troviamo i mostaccioli e i fritti di latte.