Destinazioni - Comune
Montecchio Maggiore
Luogo:
Montecchio Maggiore (Vicenza)
Montecchio Maggiore (Montécio in veneto) è un comune italiano di 23 743 abitanti della provincia di Vicenza in Veneto.
Il nome deriva dal latino "monticulus", propriamente monticello o piccolo monte. Il suffisso "Maggiore" è stato aggiunto per distinguerlo da altri comuni o località con lo stesso toponimo, tra i quali il poco distante Montecchio Precalcino.
Geografia fisica
Il paese si colloca ad ovest di Vicenza, nel confluire della valle del Chiampo e della valle dell'Agno. Proprio nel comune castellano il torrente Agno cambia nome in Guà nel quale sfocia il torrente Poscola.
Confina (a partire da Nord in senso antiorario):
a nord: Castelgomberto, Trissino
a ovest: Arzignano, Montorso Vicentino, Zermeghedo
a sud Montebello Vicentino, Brendola
a Est Altavilla Vicentina, Sovizzo
La morfologia del terreno è prevalentemente pianeggiante, anche se a nord-est si sviluppa una zona collinare, troneggiata dai due castelli della Bellaguardia e della Villa, detti anche "Castelli di Romeo e Giulietta", dalla zona collinare delle frazioni di Santissima Trinità e Sant'Urbano e da località Bernuffi, dalla zona collinare di Selva di Alte Ceccato. Nel territorio di Montecchio il torrente Poscola sfocia nel fiume Guà.
Storia
Secondo la tradizione, suffragata da alcuni documenti riportanti testimonianze originarie, a Montecchio avrebbero soggiornato l'imperatore del Sacro Romano Impero Germanico e Re di Spagna Carlo V, mentre scendeva verso Bologna per essere incoronato Re d'Italia nel 1530 e Napoleone Bonaparte, Imperatore dei francesi e anch'egli Re d'Italia.
La leggenda di Romeo e Giulietta
Sebbene la patria universalmente riconosciuta di Giulietta e Romeo sia la città di Verona, la funzione dei due manieri di Montecchio (noti, per l'appunto, come "Castelli di Romeo e Giulietta") può non essere così priva di importanza nell’ottica almeno dei presupposti artistici che determinarono l’ideazione, l’ambientazione e la stesura della novella. Una leggenda senese sembra essere la fonte più lontana da cui trasse origine la tradizione letteraria che Shakespeare tradusse in una tragedia immortale: fu Masuccio Salernitano (1415-1476) a dare per primo veste letteraria a questa leggenda, con la novella 'I due amanti senesi' inserita nel suo Novellino, in cui si narra la fine tragica dell’amore contrastato dei due protagonisti, Mariotto e Ganozza.
Luigi Da Porto (1485-1529) si ispirò a questa novella per la sua 'Istoria novellamente ritrovata di due nobili amanti' apparsa postuma nel 1531 e poi, in altra versione, con il titolo di 'La Giulietta' nel 1539. Mutati i nomi popolareschi del racconto di Masuccio in quelli di Romeo e Giulietta, che tali rimarranno in tutta la tradizione letteraria successiva fino a Shakespeare, Da Porto immagina lo svolgimento della novella a Verona, al tempo della signoria di Bartolomeo della Scala (1301-1304). Fondandosi su un’errata interpretazione della celebre terzina dantesca “Vieni a veder Montecchi e Cappelletti/Monaldi e Filippeschi, uom senza cura/color già tristi, e questi con sospetti” (Purgatorio VI, vv.106-108), attribuisce una violenta rivalità tra due nobili famiglie veronesi, che si ripercuote tragicamente sull’amore tra i due giovani protagonisti. Nella trama sono già presenti elementi chiave come la rissa, la morte di un cugino dell’amata perpetrata da Romeo, il bando dalla città di quest’ultimo e la tragica fine di entrambi. Con qualche aggiustamento e poche modifiche alla versione originale del Da Porto, la novella fu ripresa prima da Matteo Bandello, poi da novellieri e tragediografi spagnoli, francesi e inglesi; alle versioni inglesi di Painter e Broocke si accostò direttamente Shakespeare che le usò da modello per il suo capolavoro, la cui prima rappresentazione risale al 1596.
Luigi Da Porto, uomo d’armi e letterato vicentino (1485-1529), scrisse la novella nella sua dimora di Montorso Vicentino, dove si era ritirato abbandonando la vita militare in seguito ad una grave ferita al volto riportata in battaglia durante la guerra della Lega di Cambrai. Montorso Vicentino dista solo qualche chilometro da Montecchio e dalle finestre di villa Da Porto la vista sulle maestose rocche scaligere, doveva apparire allora come oggi molto suggestiva: è verosimile che tale immagine, di due castelli quasi in contrapposizione tra loro, sia stata di ispirazione all’ideazione della novella, non fosse altro che per l’accostamento tra il nome di Montecchio e quello di Montecchi attribuito proprio dal Da Porto alla famiglia di Romeo. Se dunque l’ambientazione letteraria è stata comunque da sempre collocata a Verona, è possibile pensare che un ruolo non secondario nell’ispirare l’immaginazione poetica del suo creatore abbiano avuto i castelli di Montecchio Maggiore, già di per sé affascinanti e gloriosi per le vicende storiche da essi realmente vissute.
La leggenda che attribuisce le due rocche scaligere alle famiglie veronesi di Montecchi e Capuleti, facendone le dimore di Romeo e Giulietta, entra con forza nel folklore popolare alla metà dell’Ottocento, cioè in pieno clima romantico, in un periodo in cui molto sentito era il fascino delle rovine medioevali e facile sembrava calare in tali ambienti vicende suggestive e affascinanti.
Monumenti e luoghi d'interesse
Architetture religiose
Duomo di Santa Maria e San Vitale
Architetture civili
Villa Cordellina
Eretta per volontà del giureconsulto veneziano Carlo Cordellina Molin su disegno dell'architetto Giorgio Massari, i lavori di costruzione della villa durarono dal 1735 al 1742, anno in cui il Massari preparò il progetto per le barchesse, portate a termine verso il 1760. Al progetto collaborò anche l'architetto Francesco Muttoni.
Il complesso è formato dalla Residenza padronale, dalle barchesse, dalle torrette e dal grandioso rustico. Nella villa il Massari rende omaggio all'arte di Andrea Palladio con il pronao ionico a quattro colonne, sormontato dal timpano con lo stemma scolpito dei Cordellina (tre cuori con i fiori di lino), e con la disposizione simmetrica delle stanze e delle due scale accanto al salone centrale.
Nel 1743 fu affidato al genio del Tiepolo l'incarico di affrescare gli interni della villa. L'artista si ispirò alle gesta dei condottieri Alessandro Magno e Scipione l'Africano per il ciclo di stupendi affreschi che orna le mura della residenza.
Dopo essere stata usata anche come sede di allevamenti di bachi da seta e come collegio, nel 1943 la villa passò al conte Gaetano Marzotto e successivamente a Vittorio Lombardi, che promosse un'imponente opera di restauro della residenza e dei giardini annessi. Nel 1966 la vedova Lombardi cedette la proprietà del complesso alla Provincia di Vicenza, attuale proprietaria.
Villa Gualda
Eretta agli inizi del ‘500 da Stefano Gualdo, coadiuvato quasi certamente dall’architetto Sanmicheli, nelle campagne tra Montecchio e Montebello Vicentino. In questa villa fu ospitato nel 1532 l’Imperatore Carlo V d'Asburgo. Nell’800 la proprietà della villa, passò ad Angelo Fogazzaro fratello di Antonio Fogazzaro, che affidò all'architetto Bartolomeo Malacarne importanti aggiunte come i portici, le barchesse e la chiesetta. Nel ‘900 la villa fu comprata da Carlo Veronese (1879-1970) che la ristrutturò lasciandola in eredità alle sue nipoti Linda e Teresa Spina, che attualmente la abitano seguendo l’attività dell’azienda a vocazione viticola e cerealicola.
Architetture militari
Castello della Bellaguardia e Castello della Villa
Il castello della Bellaguardia, detto anche "di Giulietta", in quanto possesso, secondo la tradizione popolare, della famiglia dei Capuleti, si innalza a 273 metri s.l.m.. Notevolmente ricostruito in epoca moderna, è ora adibito a ristorante. È costituito da un recinto a sei lati, con pianta ad elle: l'ingresso si apre proprio nell'angolo più protetto, che era così possibile tenere sotto tiro sia di fronte sia di fianco. La porta, senza ponte levatoio, presenta alcuni accorgimenti tecnici che hanno permesso di ipotizzarne una struttura a doppia chiusura, a saracinesca o a battenti.
Il castello della Villa, detto anche di Romeo, sorge a 234 metri s.l.m. ed è detto "di Romeo" in quanto, secondo la tradizione popolare, attribuito alla famiglia dei Montecchi. Edificato per volere di Cangrande II della Scala nel 1354, venne in parte smantellato dal veneziani nel XVI secolo ma conserva ancora il perimetro delle mura e la torre del mastio. Viene ora impiegato solamente nella stagione estiva per eventi e spettacoli.
Il castello della Villa è più grande del precedente, ha una forma trapezoidale, se pur con adattamenti dovuti alla necessità di seguire il profilo orografico del colle: lo caratterizzano tre sporgenze, in origine probabilmente turrite. Delle tre torri originarie rimane solo quella di sud-est, posta a protezione dell'ingresso. AI Iato opposto, a nord-ovest, sorge altissimo il Mastio: come il suo "gemello" di Bella Guardia, ha base in pietra a tronco dl piramide e alzata in mattoni.
L' insolita vicinanza tra i due castelli ha spinto gli storici ad interrogarsi sulla loro funzione: i nomi che li contraddistinguono hanno portato ad ipotizzarne un utilizzo distinto, militare per quello di BellaGuardia e civile per quello di Villa.
I castelli hanno ispirato il letterato vicentino Luigi da Porto, ideatore della novella "Historia novellamente ritrovata di due nobili amanti" trasformata, successivamente, ad opera di William Shakespeare nella tragedia, nota in tutto il mondo con il nome di Romeo e Giulietta.
Aree naturali
Le più importanti aree naturali sono presenti nell'area collinare con la presenza di svariati itinerari escursionistici. Da ricordare l'area dei castelli, le frazioni di Samtissima Trinità, Sant'Urbano,Valdimolino e località Bernuffi. Da ricordare anche le Spurghe di Sant'Urbano per le voragini e le caratteristiche ambientali.
Le Priare
Le Priare (dal dialetto pria: pietra) di Montecchio Maggiore (da non confondere con le Priare della frazione di Sant'Urbano) sono un articolato insieme di cave sotterranee, che si trova sulla sommità della dorsale collinare di Montecchio Maggiore, poco sotto il castello della Bellaguardia. Da tali cave, ora non più utilizzate, si estraeva fin dall'epoca romana la pietra di Vicenza. All'interno vi è una temperatura costante e nella parte più profonda scorre una sorgente d'acqua. Da 14 dicembre 2008 sono disponibili delle visite guidate tutti i pomeriggi delle domeniche e dei giorni festivi.
Società
Evoluzione demografica
Abitanti censiti
Etnie e minoranze straniere
Gli stranieri residenti nel comune sono 4.236, ovvero il 17,8% della popolazione. Di seguito sono riportati i gruppi più consistenti:
Bangladesh, 1.502
Serbia, 464
Ghana, 342
Albania, 333
India, 310
Romania, 230
Marocco, 167
Cina, 126
Nigeria, 83
Moldavia, 82
Lingue e dialetti
Dal 15 maggio 2010 è il primo comune del Veneto dove gli interventi in Consiglio Comunale possono essere effettuati sia in italiano che in veneto.
Cultura
Musei
Il Museo di Archeologia e Scienze Naturali "G. Zannato" espone testimonianze archeologiche e naturalistiche della valle dell'Agno e della valle del Chiampo.
Eventi
Montecchio Medievale (nota anche col nome 'Faida')
L'ultima domenica di aprile e il 1º maggio il comune si tuffa in un'atmosfera medievale per rivivere la storica disfida tra le casate dei Montecchi e dei Capuleti e per assaporare il gusto e i colori di un borgo tardo quattrocentesco. Il premio finale per chi si aggiudica più prove è il palio, drappo dipinto dal noto ed apprezzato pittore Felice Cosentino, che sarà custodito dalla squadra vincitrice fino all'edizione seguente.
Il culmine della rievocazione storica si raggiunge con l'elezione di Romeo e Giulietta, scelti tra "baldi giovani e gentili fanciulle" che si candidano a rivestire i panni dei due innamorati. I prescelti, votati dal pubblico presente, rappresentano per un anno la città di Montecchio Maggiore nei maggiori eventi in cui è richiesta una delegazione ufficiale del comune o a cui partecipa il Gruppo Storico Culturale Giulietta e Romeo, organizzatore della manifestazione.
Per la giornata medievale, ai castelli viene ricostruito un vero e proprio borgo quattrocentesco animato da un grande mercato tipico, dal quartiere degli armigeri, da falconieri, alchimisti, giocolieri, cavalieri, sputafuoco, e da spettacoli ed intrattenimenti rigorosamente in stile medievale.
L'appuntamento del 1º Maggio è tra gli eventi più apprezzati a livello nazionale, nel campo della rievocazione storica: nell'area tra le due rocche, resa interamente pedonale, si danno appuntamento tra le 15 e le 20mila persone.
La manifestazione, la cui prima edizione è stata nel 2000, ha mutato il nome originario "Faida" in "Montecchio Medievale", a partire dall'anno 2006.
Altri eventi
Trofeo calcistico "Giulietta e Romeo, prima denominato "Trofeo delle Regioni"
Operaestate Festival Veneto
Persone legate a Montecchio Maggiore
Giovanni Buonconsiglio detto il Marescalco (Montecchio Maggiore, 1465 circa – 1535 o 1537), pittore rinascimentale
Giorgio Massari (Venezia, 13 ottobre 1687 – Venezia, 20 dicembre 1766), architetto italiano tra le cui opera Villa Cordellina in località San Pietro
Silvio Ceccato (Montecchio Maggiore, 1914 – Milano, 2 dicembre 1997), filosofo e linguista italiano
Mario Dal Pra (Montecchio Maggiore, 29 aprile 1914 – Milano, 21 gennaio 1992) Filosofo e Accademico dei Lincei, Professore di Storia della filosofia all'Università Statale di Milano
Luigi Massignan (Montecchio Maggiore, 2 ottobre 1919) psichiatra e scrittore, reduce dal campo di concentramento di Mauthausen.
Luisa Muraro (Montecchio Maggiore, giugno 1940) filosofa e scrittrice italiana.
Pierangelo Valtinoni (Montecchio Maggiore, 11 gennaio 1959), musicista e compositore.
Giorgio Biasiolo (Montecchio Maggiore, 16 febbraio 1946) ex calciatore del Marzotto Valdagno, L.R. Vicenza, Milan, Lecce, Siracusa, Cerretese;
Bruno Cenghialta (Montecchio Maggiore, 5 dicembre 1962) ex ciclista su strada e attuale dirigente sportivo
Federico Ghiotto (Montecchio Maggiore, 4 dicembre 1963) ex ciclista
Matteo Pivotto (Montecchio Maggiore, 5 settembre 1974) calciatore di Roma, Chievo, Palermo e Lecce
Daniele Orsato (Montecchio Maggiore, 23 novembre 1975) arbitro internazionale di calcio, è nato a Montecchio
Christian Maggio (Montecchio Maggiore, 11 febbraio 1982) calciatore del Napoli
Geografia antropica
Urbanistica
Data la posizione geogafica e la confluenza di importanti strade, Montecchio Maggiore ha sofferto e soffre di problemi di traffico. Alla fine degli anni '90 con una politica che tendeva alla riduzione dei semafori e la creazione di svariate rotatorie ha alleviato i problemi di traffico, per essere in gran parte risolti con la costruzione della Strada regionale 246 di Montecchio Maggiore. Ad oggi (maggio 2014) i problemi del traffico solo per lo più limitati alla frazione di Alte Ceccato , che si dovrebbero risolvere con l'ultimazione SR 246 e lo spostamento del casello autostradale.
Economia
La sua posizione, a crocevia di importanti nodi economici, fa di Montecchio un centro di importanza notevole per tutto il Triveneto. La presenza della Strada statale 11 Padana Superiore e della Strada statale 246 di Recoaro rende il paese un passaggio obbligato per tutti coloro intendano recarsi a Verona o a Venezia.
L'economia castellana è retta prevalentemente dal settore industriale, che trova nel campo della meccanica e della chimica le sue punte d'eccellenza. Importanti multinazionali quali Ceccato, leader mondiale nella produzione di impianti di lavaggi, Fiamm (Fabbrica Italiana Accumulatori Montecchio Maggiore), Lowara e FIS si sono sviluppate nel territorio comunale, sino a conquistare importanti mercati internazionali. Da segnalare anche la presenza di Bisazza, da qualche anno leader nel settore dei rivestimenti in mosaico.
Tuttavia il tessuto industriale montecchiano è prevalentemente composto da piccole o piccolissime imprese, caratteristica comune di tutta la regione del Nord-Est italiano. Anche il settore dell'agricoltura assume tuttora un certo rilievo a Montecchio. Numerose sono le aziende agricole, che si dedicano alla coltura prevalentemente della vite, del mais e dei cereali in genere. Un'efficiente rete di commercializzazione, soprattutto dei prodotti vinicoli, fa sì che questa attività rappresenti una notevole fonte di reddito per il paese.
L'allevamento di bestiame è di scarso rilievo e per lo più lasciato alle diffuse imprese agricole a carattere familiare.
Infrastrutture e trasporti
Strade
La cittadina è attraversata dalla Strada statale 11 e dalla Strada regionale 246 di Montecchio Maggiore; nel territorio comunale di Montecchio Maggiore hanno origine inoltre la Strada statale 246 di Recoaro e la Strada statale 500 di Lonigo
L'autostrada A4 Torino-Trieste ha un'apposita uscita a Montecchio Maggiore.
È in fase di costruzione la superstrada a pedaggio Pedemontana Veneta che inizierà nel territorio comunale in corrispondenza dell'interconnessione con l'autostrada A4 fino a Spresiano.
Mobilità urbana
Il trasporto pubblico Montecchio Maggiore è garantito da autocorse svolte dalla società Ferrovie e Tramvie Vicentine (FTV).
Fra il 1880 e il 1980 la città venne servita da una delle principali stazioni della tranvia Vicenza-Valdagno-Recoaro Terme/Chiampo, gestita anch'essa dalle FTV, che fungeva da bivio per le linee da/per Chiampo e Recoaro Terme.
Amministrazione
Gemellaggi
Montecchio Maggiore è gemellato con:
Passavia, dal 2003
Alton
Sport
Calcio
La principale squadra di calcio della città è l'Unione Calcio Montecchio Maggiore.
Note
^ Comune di Montecchio Maggiore - Statuto.
^ a b Dato Istat - Popolazione residente al 31 dicembre 2010.
^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF) in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Ente per le Nuove Tecnologie, l'Energia e l'Ambiente, 1 marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012.
^ http://www.comune.montecchio-maggiore.vi.it/content/view/42/53/ Sito ufficiale del Comune di Montecchio Maggiore, Itinerari
^ Sito Arpav
^ Sito ufficiale del Comune [1].
^ Statistiche I.Stat - ISTAT; URL consultato in data 28 dicembre 2012.
^ Bilancio Demografico e popolazione residente straniera al 31 dicembre 2010 per sesso e cittadinanza, ISTAT. URL consultato il 27 giugno 2012.
^ Montecchio bilingue per regolamento - Il dialetto entra in Consiglio
^ http://www.museozannato-agnochiampo.it/museo/museo.php Sito ufficiale del museo Archeologia e Scienze Naturali "G. Zannato"
^ (EN) Passau und seine Partnerstädte=www.passau.de=6.02.2014.
^ (EN) Gemellaggi di Alton, Alton Town Council. URL consultato il 10 luglio 2013.
Voci correlate
Castelli di Romeo e Giulietta
Altri progetti
Commons contiene immagini o altri file su Montecchio Maggiore
Collegamenti esterni
Sito Turistico delle Valli Agno e Chiampo
Sito istituzionale del Comune
Montecchio Medievale (Faida)
Sistema Museale Agno-Chiampo