Museo di archeologia e scienze naturali
Il Museo, centro espositivo e di coordinamento del Sistema Museale dell'Agno-Chiampo, presenta una selezione significativa di reperti archeologici e naturalistici del territorio del Sistema.
La sezione archeologica si articola in cinque sale. Nella sala A, dedicata alla preistoria, sono esposti i materiali più antichi finora rinvenuti nel territorio del Sistema Museale: manufatti in selce del Neolitico e dell’età del bronzo, una lama di pugnale in rame da una tomba del Bronzo antico da Montecchio Maggiore e materiali di abitato dell’età del bronzo recente e finale da Montecchio Maggiore e Castelgomberto.
La sala B è dedicata agli abitati d’altura dell’età del ferro. Da Trissino provengono vasellame e strumenti che testimoniano la vivace vita economica del villaggio; la documentazione archeologica relativa a Montecchio Maggiore comprende, oltre ai materiali di abitato, depositi rituali con ricche offerte e una laminetta votiva con figura di guerriero a stampo.
La sala C ospita corredi di tombe celtiche di Montebello Vicentino, con ganci di cintura traforati e armi e reperti del periodo della romanizzazione da Montebello Vicentino e Montecchio Maggiore, località entrambe interessate dal passaggio della via Postumia.
La sala D accoglie le testimonianze di età romana: materiali da insediamenti rustici che documentano la vita quotidiana e le attività domestiche e produttive, due monumenti epigrafici da Montecchio Maggiore e da Costo di Arzignano e i corredi funerari della necropoli tardo romana di Carpane di Montecchio Maggiore. Infine, una tomba del V secolo d.C. di Cava Poscola, appartenente a un cavaliere germanico-orientale al servizio dell’impero romano, sepolto con le armi e una parte del suo cavallo.
La sala E accoglie i ritrovamenti di età longobarda: corredi tombali maschili e femminili da Montecchio Maggiore, S. Urbano, Arzignano e Castelgomberto, con begli esemplari di armi, elementi di cintura decorati ad agemina, pettini e armille.
La sezione naturalistica è strutturata nel modo seguente:
Sala 1: gemme del vicentino. Esposizione di molti campioni del territorio e illustrazione delle varie fasi del processo di lavorazione che porta dal minerale grezzo alla gemma.
Sala 2: minerali del vicentino. Vengono esposti gli esemplari più significativi della collezione in base alle rocce in cui abitualmente si trovano: magmatiche, sedimentarie, metamorfiche.
Sala 3: crostacei fossili internazionali. Con campioni dal famoso giacimento tedesco di Solnhofen, dal continente Americano e dall’Oceania, dal Libano e varie località europee.
Sala corridoio: crostacei fossili italiani. Campioni provenienti da varie regioni italiane: Friuli, Sardegna, Toscana ecc.
Sala 4: crostacei fossili del Veneto. Circa 100 pezzi raccolti e preparati dai collaboratori del Museo. Spesso conservano la struttura tridimensionale originaria. Scultura sulla stratigrafia della media valle del Chiampo con evidenziati i livelli a granchi.
Sala 5: geologia delle valli dell’Agno e del Chiampo. Viene ripercorsa la storia geologica del territorio, mostrandone i fossili più significativi. Al centro della sala viene esposta la ‘foresta fossile’ oligocenica rinvenuta a Castelgomberto durante scavi effettuati dal Museo nel 2004.
Sala corridoio: vetrina dedicata a Giovanni Meneguzzo, straordinaria guida geologica montecchiana.
Sala 6: Monte Nero. Vengono qui esposti vari aspetti di questo rilievo: geologia, botanica e zoologia. Un plastico aiuta a visualizzare le peculiarità del luogo, noto fine dal 1700 per la presenza di zeoliti.