Luogo - Punto di Interesse

Museo nazionale delle arti naives "C. Zavattini"

Luogo: Via Villa Superiore, 32, Luzzara (Reggio Emilia)
Fondato nel 1967 in seguito alla realizzazione della prima edizione del Premio ideato da Cesare Zavattini, scrittore giornalista e sceneggiatore nativo di Luzzara, ha sede nell'ex Convento degli Agostiniani presso la Chiesa della Santissima Annunziata in località Villa Superiore. Le opere conservate sono circa 500, di diversi autori italiani e stranieri, e costituiscono un patrimonio unico in Italia dedicato all’arte naïve. Il museo è gestito dalla "Fondazione Un Paese", ente istituito dal Comune di Luzzara nel 2002. Oltre all'attività espositiva è attivo un Laboratorio Didattico e sono conservate opere grafiche, fotografiche e bio-bibliografiche che danno testimonianza della storia dell'arte naïve in Italia e dei progetti fotografici dedicati a Luzzara ("Un paese" - "Un paese vent'anni dopo" - "Luzzara. Cinquant'anni e più…") e realizzati da Paul Strand, Gianni Berengo Gardin, Cesare Zavattini, Stephen Shore, Marcello Grassi, Fabrizio Orsi e Luciano Ligabue.Nel museo sono state raccolti, ordinati ed esposti ogni genere di documenti, che testimoniano l’attività naïves locale, nazionale ed internazionale: quadri, disegni, sculture, incisioni, libri, giornali, riviste, films, fotografie, cataloghi, nastri magnetici, diapositive compongono un unicum tematico riguardante questa poetica artistica del Novecento, all’insegna della genuinità originaria, primitiva e selvaggia del linguaggio artistico, che ha trovato, nelle campagne della “bassa padana” tra Parma e Reggio Emilia, un terreno di crescita particolarmente fertile. Il Premio per le Arti Naïves, fondato nel 1967 da Renato Bolondi, su idea di Cesare Zavattini, aveva cadenza annuale, ed è a carattere nazionale e, sino alla XII edizione, itinerante in regione e in Lombardia; sono istituiti tre premi, la Medaglia del Presidente della Repubblica, la Medaglia d’oro e la Sala omaggio, con i quali sono riconosciute, da una Giuria competente e da un pubblico coinvolto, le peculiarità artistiche dei migliori artisti che operano con stile naïves. Gli artisti in concorso non possono presentare più di tre opere a testa, che sono esposte nella Rassegna e pubblicate in catalogo. Dal 1967 ad oggi hanno vinto artisti come Carmelina Alberino, Ferruccio Bolognesi, Pietro Ghizzardi, Bruno Rovesti, Irene Ivrea, Gino Covili, Mario Bortolami, Francesco Galeotti, Graziolina Rotunno, Elena Guastalla, Maria Andruszkievicz, Bruno Colibri, Aldo Ordavo, Efisio Cadoni, Lorenzo Lovo, Alceo Poltronieri, Ivonne Melli, Giovanni Lazzarini, Luigi Pillitu, Laura Moruzzi, Albino Menozzi, Giuseppe Boschetti, Francesco Galeotti, Gianfranco Savazzi, Elena Guastalla, Brenno Benatti, Antonio Donati, Ninetto Baracchi, Enrico Fereoli, Adorno Bonciani, Antonio Montanari, Anselma Ferrari, Carlo Soricelli, Giancarlo Ferrari, Anna Antola, Aldo Verzelloni, Francesco Montruccoli, Marco Berlanda, Franca Arleoni, Rosari Lattuca, Alberto Guerzoni, Gianni Franceschini, Clara Salardi, Elio Nava, Franca Pantaleoni, Natale Fornasari, Silvano Peruzzi, Narciso Bononi, Massimo Giovanelli, Maria Rita Brunazzi, Ivo Spaggiari “Pantaleone”, Eugenio Floreancig “Eughen”, Franca Giovannini e Carlo Moretti. Sempre tramite premio, si sono acquisite opere di Carmelina Alberino, Ferruccio Bolognesi, Enzo Pontiroli, Fernando De Angelis, Norberto Proietti, Eugenio Pieraccini, Maria Grazia Ceselin, Carlo Sartori, Benito Beltrami, Graziolina Rotunno, Antonio Donati, Bruno Bricoli, Annunziata Scipione, Amelia Pardo, Marisa Gramola, Belluzza Vergara, Nino Giovanni Brescia, Ferruccio Carretti, Sergio Subazzoli, Dino Daolio (Duren), Roberto Sguanci, Paolo Bedoni, Mario Bagat, Giovanni Canonica, Mario Ortolani, Salvatore Carmagno, Albino Bertagna, Angelo Galli, Elio Nava, Antonio Capuzzo, Fausto Bianchini, Franca Arleoni, Franco Mora, Cesare Novi, Guido Vedovato, Giovanni Canonica e del Gruppo Itinerante Murales Naïfs. Sono stati, inoltre, donati al museo lavori di Ugo Astarita, Enrico Fereoli, Alceo Poltronieri e Pietro Ghizzardi, nonché un’opera Antonio Ligabue, concessa in deposito. Il Premio per le Arti Naïves alla XXXVI edizione (2004), è giunto rinnovato nella propria formula per due ragioni: la cadenza biennale e la Giuria, composta da nomi di livello internazionale, che ha assegnato la vittoria all’artista trentino Andrea Fusaro, ed ha indicato le opere di Rina Becchi con Il fascino del mare, Onelia Maccari con Ramo di melo con papaveri, Giuseppe Marcotti con Filare di gelsi, Angela Martini con Manifestazione per la pace, e Antonio Motta con L'intellettuale. Il premio è stato affiancato, sempre nel 2004 da un’ampia mostra retrospettiva di Ottone Rosai, cui ha fatto seguito, l’anno successivo, una personale di Giuseppe Serafini, un omaggio all’artista modenese Mille Grazie Lucietta Righetti, ed Equivalents di Alberto Bertoldi a cura di Benedetta Alfieri. Nel 2006 è stata organizzata la mostra La bestia ingenua, con i lavori fotografici di Matteo Beltrami, Marco Bolognesi, Bortolami, Bricoli, Gino Covili, Fereoli, Simona Galeotti, Pietro Ghizzardi, Marcello Grassi, Ottavio Lattuca, Lovo, Nerone, Rotunno, Antenore Rovesti e Luigi Serafini. Sul versante della scultura, nel corso della seconda metà del Novecento, si sono inoltre distinti Lorenzo Lovo, Andrea Mozzali, Efisio Cadoni, Ferruccio Carretti, Sergio Subazzoli, Franco Montanari, Anselma Ferrari, Antonio Montanari, Carlo Soricelli, Serafino Valle, Ivo Spaggiari (Pantaleone), Angelo Galli, Clauro Bussei, Giancarlo Ferrari, Alberto Guerzoni, Ernesto Lojero e Franca Arleoni. In occasione del decennale del concorso nazionale, Luzzara ed il Museo Zavattini hanno poi ampliato la propria attività mediante il progetto 66>77, che ha inteso coniugare la tradizione della pittura naïve con la fotografia contemporanea attraverso l’esposizione delle opere di Bolognesi, Ghizzardi, Proietti e Alberino. Parallelamente, ha poi preso vita Il padiglioncino dei nuovissimi, articolato in due sezioni di cui la principale presso il Museo delle Arti Naïves con lavori fotografici confrontati ai dipinti che le hanno ispirate, e la seconda presso il Centro Culturale Zavattini allestita con appunti e scatti di artisti come Benedetta Alfieri, Maurizio Cavazzoni, Tommaso Perfetti ed Emanuela Reggiani, Stefano Cecchi, Giuseppe Da Valle, Gianni Franceschini, Giuseppe Gavazzi, Ezechiele Leandro, Roberto Maddaleni, Francesco Maiolo, Luigi Peverada, Graziolina Rotunno Campori, Beppe Serafini e Marina Zen. Il Premio dell’edizione 2007, con il patrocinio della Regione Emilia-Romagna e della Provincia di Reggio Emilia, ha ordinato l’esposizione in due sezioni: una relativa i concorrenti, l'altra inerente agli artisti invitati, tra cui si ricordano Franca Arleoni, Natale Fornasari, Andrea Fusaro, Franco Corrado Pau, Toni Roggeri, Udo Toniato, Serafino Valla e Guido Vedovato. L’attività espositiva viene arricchita costantemente da un ricco programma di conferenze, convegni, tavole rotonde e proiezioni come quella su Pasolini e il cinema in forma di appunti (Appunti per un film sull’India, 1968, 34’). Inoltre, nella sede nell’ex Convento degli Agostiniani, si anche è svolta la personale di Vittore Fossati Viaggio in un paesaggio terrestre + 10 fotografie a Luzzara.
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