Destinazioni - Comune
San Giorgio su Legnano
Luogo:
San Giorgio su Legnano (Milano)
San Giorgio su Legnano (IPA: [sanˈʤɔrʤo su* leɲˈɲano], San Giorgiu in dialetto legnanese) è un comune italiano di 6.776 abitanti della provincia di Milano in Lombardia.
Si trova nella pianura padana a nord-ovest di Milano, da cui dista 30 km circa, in prossimità dell'avvallamento in cui scorre il fiume Olona. Situato altimetricamente in posizione leggermente più elevata della confinante Legnano (di qui la preposizione "su" nel nome) è uno dei Comuni più piccoli della provincia di Milano.
Le testimonianze archeologiche più antiche rinvenute a San Giorgio su Legnano sono costituite da necropoli romane, la cui datazione corrisponde alla prima età imperiale (I secolo a.C. - I secolo d.C.).
Il primo accenno documentato che nomina la comunità sangiorgese si riferisce ad un'iscrizione scolpita su alcuni mattoni datati 1393 su cui è impressa la parola "Sotena" (o "Sotera"). Sono stati ritrovati durante gli scavi operati nei pressi della chiesa del Santo Crocifisso (1769). Il nome del borgo appare come "Cassina di San Giorgio" sulle mappe nell'epoca dei Borromeo, prima di diventare definitivamente "San Giorgio su Legnano", nel 1862.
Sullo stemma araldico si trova l'immagine di San Giorgio che uccide il drago, con la scritta "Sotera" in oro. Una diffusa paretimologia di questa scritta, che ha corso tra gli abitanti della zona, vorrebbe che questa parola fosse un rimando all'allusione alla necropoli romana.
Geografia fisica
Territorio
Il territorio di San Giorgio su Legnano è situato al limite settentrionale della pianura Padana, a sud delle prealpi Varesine. Sorge nella zona interessata dai pianalti morenici ai margini della Valle Olona. Il suolo è principalmente composto da ciottoli, ghiaia, sabbia e argilla. In origine era coperto da un sottile strato di humus poco adatto alla crescita di boschi e successivamente alla coltivazione agricola, così da essere in gran parte groana. A causa della presenza di strati argillosi sedimentati in corrispondenza di antichi alvei dell'Olona, il terreno fatica ad assorbire e trattenere l'acqua piovana.
Il territorio ha una superficie di 2,3 km² ed è distribuito su un suolo che ha un'altitudine compresa tra i 189 m ed i 201 m s.l.m.. Secondo la Classificazione sismica il comune è in zona 4 (sismicità irrilevante), come stabilito dall'ordinanza PCM n. 3274 del 20/03/2003 .
Clima
San Giorgio su Legnano ha un clima è di tipo continentale con inverni freddi con molte giornate di gelo. La nebbia è diffusa soprattutto sulle aree agricole e boschive. Le estati sono calde, umide e moderatamente piovose.
Come in tutte aree molto urbanizzate l'isola di calore che si forma nelle aree abitate rende le temperature più elevate rispetto alle campagne circostanti.
San Giorgio su Legnano, come del resto gran parte della pianura Padana, soffre di scarsa ventilazione. L'umidità è invece sempre molto elevata per tutto l'anno. Ciò nonostante le piogge stanno anch'esse diventando via via meno frequenti, così come il fenomeno della nebbia. Le principali cause di mal tempo sono le perturbazioni di stampo atlantico-mediterraneo.
Secondo la classificazione climatica il centro abitato è quindi situato in "zona E", 2451 GR/G .
I dati provenienti dalla stazione meteorologica di Milano Malpensa indicano, in base alla media trentennale di riferimento (1961-1990) per l'Organizzazione Mondiale della Meteorologia, che la temperatura media del mese più freddo, gennaio, si attesta attorno a -4 °C; quella del mese più caldo, luglio, è appena sopra i +28 °C. Le precipitazioni medie annue sono superiori ai 1000 mm e presentano un picco primaverile ed autunnale, con un minimo relativo invernale .
Storia
San Giorgio su Legnano è stato per secoli un paese agricolo, il cui terreno sassoso ha fornito il materiale per la costruzione delle cascine locali. Originariamente il territorio era ricoperto da groane. Era quindi una zona in cui crescevano spontaneamente soltanto cespugli, data la bassa fertilità del terreno. Nel corso dei secoli, grazie al lavoro di fertilizzazione ad opera dei contadini, e alla costruzione di canali artificiali, è stato possibile rendere coltivabile il territorio sangiorgese. Un tempo vaste aree erano coltivate e la flora delle zone boscose era composta prevalentemente da farnie, carpini, castagni, noccioli, platani, frassini, querce, pioppi, olmi, aceri ed ontani.
Il primo accenno documentato che nomina la comunità sangiorgese si riferisce ad un'iscrizione scolpita su alcuni mattoni datati 1393 e ritrovati durante gli scavi per la costruzione chiesa del Santo Crocifisso (1769), come testimoniano alcune note dell'archivio parrocchiale: «[...] Questa Chiesa essendo stata atterrata nel rifabbricarne una nuova nel 1769 si ritrovarono nei fondamenti due grandi mattoni sui quali il Conte Giorgio Giulini scrittore ha letto la seguente iscrizione: "[...]MCCCLXXXXIII (1393) Die XXVI maii Fond.e prima Hae Ecclesia Hedificata per Comunem Istum Sotene ad Honorem dei Santi Georgii Quam Segrata Fuit per Dominum Archiepiscopun[...]", (ossia, "[...]1393 - 26 maggio - è la prima chiesa costruita in questo Comune Sotena a Gloria di Dio e di San Giorgio e fu consacrata dal Reverendo Arcivescovo[...]")» .
Il comune faceva parte, fino agli anni venti, del circondario di Gallarate e del mandamento di Saronno.
Dalla Preistoria al Medioevo
Le testimonianze archeologiche più antiche rinvenute a San Giorgio su Legnano sono costituite da necropoli romane, la cui datazione corrisponde alla prima età imperiale (I secolo a.C. - I secolo d.C.). Le tombe più antiche risentono fortemente dell'influenza celtica, non essendo ancora completo il processo di romanizzazione. Nel complesso, a San Giorgio su Legnano, sono state scoperte tre necropoli romane.
A parte la citata iscrizione su un mattone, non si hanno notizie scritte della comunità sangiorgese del medioevo. Nel registro delle chiese del Liber notitiae sanctorum Mediolani, che descrive il contesto religioso in epoca medioevale, San Giorgio non è ancora presente. Fino al XIV secolo San Giorgio su Legnano era dunque un piccolo gruppo di case che non aveva ancora una chiesa propria. L'unica testimonianza tangibile della San Giorgio di questa epoca è una finestra a sesto acuto, con bordo in cotto, presente in un edificio prospiciente la piazza principale, la "casa della regina".
La battaglia di Legnano potrebbe essere stata combattuta anche sul territorio sangiorgese. Una delle cronache della famosa battaglia (29 maggio 1176), gli Annales di Colonia, contiene un'informazione che indica dove probabilmente fosse il Carroccio, e dunque la zona precisa dove è stato combattuto lo scontro: perché nessun combattente potesse fuggire, i Lombardi "[...]aut vincere aut mori parati, grandi fossa suum exercitum circumdederunt[...]" (ossia "collocarono il proprio esercito all'interno di una grande fossa"). Questo potrebbe significare che la famosa battaglia potrebbe essere stata combattuta sul suolo sangiorgese in prossimità del quartiere di Legnano "costa di San Giorgio", oppure nei pressi di "San Martino" a Legnano, non essendo, in altre parti della zona, individuabile un avvallamento con queste caratteristiche.
Una leggenda popolare narra che ai quei tempi una galleria sotterranea metteva in comunicazione San Giorgio su Legnano al Castello di Legnano, e che per questo cunicolo l'Imperatore Federico I Barbarossa riuscì a fuggire ed a salvarsi dopo la disfatta nella famosa battaglia. Nel XX secolo, durante degli scavi, furono effettivamente trovati dei tronconi di una galleria sotterranea molto antica. Il primo, non lontano da San Giorgio su Legnano, fu esplorato da uno degli operai che lo riportarono alla luce. Venne persuaso dall'esplorazione, dopo aver percorso 5 o 6 metri, a causa di un filato di vento gli spense la candela. Un secondo troncone verso Legnano fu scoperto e subito ostruito dall'Amministrazione comunale per ragioni di sicurezza. Inoltre, durante alcuni scavi effettuati nel 2014 presso il castello di Legnano, è stato individuato l'ingresso di una galleria segreta.
Una leggenda narra che i Reali d'Inghilterra, durante un loro viaggio verso l'Oriente nel XIII secolo, sostarono a San Giorgio su Legnano.
Dal Medioevo al XVIII secolo
Durante il Medioevo San Giorgio su Legnano era al confine tra i contadi del Seprio e della Burgaria, due contee dipendenti dalla marca di Lombardia. All'epoca la comunità dipendeva sia per l'aspetto civile, sia per quello religioso dalla Pieve di Parabiago. Già dal XVI secolo San Giorgio su Legnano aveva un sindaco, anche all'epoca rappresentante della collettività. Al sindaco era affiancato un cancelliere le cui funzioni erano simili a quelle dell'odierno segretario comunale. Tra i vari compiti, teneva in casa propria l'Archivio comunale. Nel 1558, come risulta dal catasto spagnolo, risulta che il comune era composto da undici cortili. Era quindi ancora un borgo di modeste dimensioni.
Uno degli aspetti caratterizzanti la storia di San Giorgio nel XVII secolo fu l'infeudazione. Durante questo secolo il governo spagnolo mise all'asta molti terreni dove il compratore, diventato in questo modo feudatario, aveva la prerogativa di vantare diritti politici, economici e sociali sul feudo. Le comunità avevano la possibilità di riscattare la terra pagando una quota che era fissata in base al numero di famiglie della comunità. San Giorgio si assicurò il riscatto nel 1648 contraendo un debito di 3.000 lire con Francesco Castelli, possidente fondiario. Due anni di scarsi raccolti impedirono però alla comunità sangiorgese di rifondere il denaro prestato. Per questo motivo i sangiorgesi domandarono a Camillo Castelli, figlio di Francesco, nel frattempo deceduto, di essere infeudati.
L'infeudazione avvenne in 10 novembre 1656 per una somma di 3.430 lire. La comunità sangiorgese restò feudo dei Castelli fino al 1780, quando, con il decesso del cardinale Giuseppe Castelli, ultimo discendente della casata, il debito si estinse.
Per un'idea più precisa delle dimensioni del comune si dovrà aspettare il XVIII secolo. L'imperatore Carlo VI, che sostituì gli spagnoli nel governo del Ducato di Milano, emise un decreto che istituì un gruppo di lavoro, il cui compito fu quello di censire con precisione i comuni appartenenti ai suoi domini lombardi. Nel caso di San Giorgio, la determinazione delle dimensioni del territorio iniziò il 20 novembre 1721 grazie ad una compagine di rilevatori e disegnatori guidata dal geometra Benito Corradini. Oltre alle dimensioni del comune, furono registrati tutti gli abitanti e catalogate tutte le proprietà immobiliari. Per completare il lavoro, occorsero otto giorni. Il prodotto fu una mappa in scala 1:2000 che riportava i beni immobili (terreni ed edifici), oltre che i confini del comune. Questa mappa è ancora oggi conservata presso il municipio. Gli abitanti di San Giorgio su Legnano, al 16 marzo 1730, erano 777 e risiedevano in 60 cortili. I proprietari di beni immobili erano 58, ed il comune possedeva una superficie di terreni pari a 3.133 pertiche milanesi.
Dal XIX secolo ad oggi
In epoca napoleonica, da un punto di vista amministrativo, il comune di San Giorgio venne soppresso ed inglobato nel comune limitrofo di Canegrate. Fece parte della citata municipalità dal 4 novembre 1809 all'8 novembre 1811.
Sul fronte sociale ed economico, questo periodo fu caratterizzato dalla profonda trasformazione del sistema produttivo sangiorgese. Si passò da un'economia agricola ad una industriale. Le coltivazioni agricole erano molto variegate. Le principali colture erano cereali (miglio e frumento), la vite ed il gelso, che è alla base dell'allevamento dei bachi da seta. Oltre alla coltura di cereali, l'economia di San Giorgio su Legnano si basava anche sull'allevamento del bestiame. Il contratto agricolo diffuso in questo periodo nell'Altomilanese era quello della mezzadria.
La vite rappresentava la coltura più diffusa della zona. Nel 1723, infatti, il 70% circa del territorio sangiorgese era coltivato con vigneti. La vite era così comune che, ancora nel 1855, San Giorgio su Legnano era tra le comunità dove la frazione dei terreni lavorati a vigneti era preponderante. Nella seconda metà del XIX secolo, comparvero le prime piccole attività protoindustriali. Come risulta da un documento del 1872, avevano sede a San Giorgio su Legnano due protoindustrie per il trattamento della seta, uno per il lavorazione e l'altro per la torcitura. Nel complesso davano lavoro a circa 200 persone, in maggioranza donne. Come risulta poi da un testimonianza scritta del 1891, tra le attività protoindustriali, fecero la loro comparsa una sede distaccata del setificio Kramer & C. di Legnano e un'attività artigianale per la produzione dell'acquavite.
Il processo di industrializzazione che portò alla graduale trasformazione dell'economia sangiorgese fu accelerato da due calamità naturali che misero in crisi l'agricoltura sangiorgese. Esse furono la crittogamia, malattia che colpì la vite, e la nosematosi, epidemia che danneggiò i bozzoli dei bachi da seta. Per la prima infezione, comparsa tra il 1851 ed il 1852, il risultato in Lombardia fu la rapida caduta della quantità di vino prodotta. Gli ettolitri di vino prodotti passarono da 1.520.000 del 1838, a 550.000 nel 1852. Il colpo definitivo all'economia rurale venne da altre due malattie della vite che, tra il 1879 e il 1890, si accanirono contro la pianta, la peronospora e la fillossera. In seguito a queste epidemie le coltivazioni vinicole a San Giorgio su Legnano scomparvero definitivamente. Nelle altre zone vinicole, il problema fu risolto con l'innesto specie di viti immuni alla malattia (uva americana). Nel 1911 l'80 % circa dei terreni agricoli di San Giorgio su Legnano era destinato a coltivazione di gelsi. Poco dopo la diffusione della malattia della vite comparve un'infezione del baco da seta, la nosematosi. Fu chiamata anche pebrina perché rivelata da piccole macchie scure che ricoprivano il corpo del baco. Era una malattia mai comparsa prima, ed era notevolmente più pericolosa del calcino che da secoli rovinava parte del raccolto. La coltura del gelso non seguì però il destino della viticoltura. La fine della coltivazione dei bachi da seta fu infatti meno rapida rispetto a quella della viticoltura. A San Giorgio, i gelsi sono stati infatti coltivati fino alla prima parte del XX secolo.
Nella seconda parte del XIX secolo l'Europa fu investita da una crisi agricola che coinvolse le coltivazioni a cereali. Ciò era dovuto alla diffusione sui mercati di granaglie americane a prezzi competitivi. Infatti, vaste zone del Middle West americano furono destinate alle coltivazioni. Inoltre, grazie all'avanzamento tecnologico, avvenne un deciso calo dei costi di trasporto via mare. L'effetto fu una profonda crisi che colpì le coltivazioni di cereali in Europa. Questa congiuntura toccò il suo apice negli anni ottanta del XIX secolo, e caratterizzò l'agricoltura del vecchio continente fino all'inizio del XX secolo. A questo punto la struttura economica di San Giorgio su Legnano cambiò completamente in un sistema industriale.
Nel 1911, il Ministero dell'Agricoltura, Industria e Commercio diffuse i dati della prima rilevazione statistica degli stabilimenti industriali. Su 3.015 sangiorgesi, quasi il 50 % lavorava nel comparto industriale. Per rendere l'idea più precisa del sistema economico basterebbe citare gli animali presenti nel 1937 nelle stalle sangiorgesi, a fronte di quasi 3.900 abitanti: 17 buoi, 31 vitelli, 126 vacche, 46 cavalli, 3 asini, 1 mulo, 1 bardotto, 12 suini e 11 caprini. Tanto per completare il quadro intorno l'economia agricola della comunità sangiorgese, all'inizio degli anni quaranta, i campi coltivati fornirono circa 1800 quintali di grano, 400 di segale e 80 d'avena.
L'età d'oro dell'industria sangiorgese fu a cavallo degli anni cinquanta e gli anni sessanta. Fu principalmente dovuto alle industrie tessili e meccaniche. Nei decenni che seguirono ci fu un lento declino causato dalla concorrenza di prodotti tessili provenienti da paesi in via di sviluppo. La crisi peggiorò progressivamente danneggiando l'economia, l'occupazione e il tessuto industriale. Molte aziende chiusero, soprattutto nel tessile, nell'abbigliamento e nella calzatura, e molte altre furono coinvolte in un processo di ridimensionamento. Tali processi continuano tuttora. L'agricoltura, marginale nell'impatto sul sistema produttivo, è praticata nelle poche aree libere da costruzioni e infrastrutture. Sono coltivate a cereali, principalmente grano e mais.
San Giorgio su Legnano, con la zona circostante, è ancora oggi tra le aree più sviluppate ed industrializzate d'Italia.
Simboli
Lo stemma ed il gonfalone sono stati concessi dallo Stato il 7 gennaio 1956 con Decreto del presidente della Repubblica.
Stemma
Gonfalone
Monumenti e luoghi d'interesse
Architetture religiose
A San Giorgio su Legnano sono presenti due chiese, una parrocchiale (dedicata a Santa Maria Assunta) ed una sussidiaria. Prima della costruzione dell'odierna parrocchiale, la comunità faceva riferimento ad una chiesa anteriore al 1750, ora non più esistente.
La nuova chiesa Parrocchiale di San Giorgio su Legnano fu consacrata il 23 aprile 1935 dall'arcivescovo di Milano, Alfredo Ildefonso Schuster. La chiesa, a pianta ottagonale coperta a cupola, rappresenta un esempio di stile rinascimentale di ispirazione bramantesca, facilmente desumibile dalla pianta centrale. Su ciascuno degli otto lati si aprono le corrispettive cappelle laterali ed il presbiterio, che si sviluppa in profondità. Le due cappelle laterali, una del Sacro Cuore e l'altra della Madonna, sono accresciute, costituendo un contorno a forma di cerchio chiuso da un cupola. Un'altra peculiarità della Chiesa è l'utilizzo di mattoni di chiara derivazione lombarda.
La chiesa sussidiaria, dedicata a san Giorgio, è conosciuta come chiesa del Santo Crocifisso. Sorge nel luogo dove si trovava il più antico edificio religioso della comunità. Dopo la costruzione del 1703, fu chiamata "chiesa nuova". Nel 1933 prese la denominazione "chiesa del Santo Crocifisso".
Le prime notizie documentate sulla vecchia chiesa parrocchiale risalgono al 1750, anno del suo ampliamento, mentre non esistono notizie sull'edificio precedente. Il tempio, in stile barocco, possedeva una sola navata che era completata da cappelle laterali. L'abside era fregiata da affreschi. La facciata aveva una fattura semplice, ed era decorata da lesene. Sulla sinistra della facciata era presente il campanile, mentre a destra era collocato l'oratorio di San Luigi. L'ex parrocchiale terminò le sue funzioni religiose nell'ottobre del 1934. Fu sconsacrata, con decreto arcivescovile, il 24 febbraio 1936 e fu venduta dalla parrocchia il 9 gennaio 1948. Venne demolita nel 1974.
La cappelletta "Madona di Baldeur" fu edificata nella zona in cui furono seppelliti i morti della peste del 1630. Al suo interno era visibile l'immagine della Madonna con il Bambino. Annualmente veniva fatta una processione dal paese alla cappelletta in commemorazione dei morti per la peste, ed una festa seguiva la cerimonia. Fu demolita nel 1986 per la costruzione di una strada.
Architetture civili
A San Giorgio su Legnano sono presenti alcuni edifici di interesse storico. Il più antico è l'ex-municipio di via Gerli. Nato come sede delle Scuole elementari e degli Uffici comunali fu inaugurato nel 1892. Ospitò anche aule scolastiche fino al 1929, quando furono inaugurate le nuove scuole. Mantenne la funzione di municipio fino al 1992.
L'edificio che ospita il circolo familiare è stato costruito nei primi anni del '900, ed aveva funzione commerciale. Dal 1936 svolge attività sociali. Un altro immobile degno di nota è l'asilo, che fu inaugurato il 15 luglio 1909.
Sono tre le opere progettate dal celebre architetto sangiorgese Gino Maggioni. Più precisamente il Monumento ai Caduti (inaugurato nel 1921), il cimitero (1928) e le scuole elementari (1929. Dagli anni novanta del XX secolo l'edificio è stato adibito a municipio). Quest'ultimo fu costruito originariamente per ospitare le scuole elementari. Dal 1992 questo plesso scolastico fu destinato a sede municipale.
Nel comune sono inoltre presenti tre ville nobiliari, più precisamente villa Parravicini, palazzo Lucini Arborio Mella e villa Bizzozzero.
La Villa Parravicini ha subito nel corso dei secoli diverse modifiche che hanno radicalmente cambiato l'aspetto. Tale edificio esisteva già 1584 ed era casa da nobile di proprietà di Ludovico Crivelli. In un documento datato 1655 possiamo leggere: "[...] casa da nobile posta nel detto luogo della Cassina di San Giorgio con diversi luoghi in terra e i doi colombari, portici, stalla, polaro, corte, pozzo comune [...]". La villa possiede un parco all'inglese, che si estende per 9300 m² circa e comprende più di 30 specie di alberi e più di 15 specie di arbusti. Realizzato a metà del XIX secolo, è vincolato dalla Soprintendenza ai Beni Ambientali e Architettonici insieme alla casa padronale. In origine l'area verde aveva un'estensione maggiore.
Il palazzo Arborio Mella, di cui non si conosce la data di costruzione, nel primo Settecento apparteneva al conte Francesco Lucini, che era in quel tempo il maggior proprietario terriero del comune. Pregevoli sono il portale e un balconcino in ferro battuto presenti sul basso fronte dell'antica casa. In seguito passò ai conti Arborio Mella e fu ristrutturato nel corso del Settecento, come testimonia la volta del grande salone affrescata nel 1750 da Biagio Bellotti. I conti Mella decisero di vendere l'edificio nel 1922. Il giardino storico del Palazzo fu creato nel XIX secolo e ceduto alla Parrocchia per la costruzione della nuova chiesa Parrocchiale. L'edificio fu frazionato in diverse proprietà. Una porzione di questo stabile fu la prima sede del Municipio del comune di San Giorgio su Legnano (dal 1924 al 1929). Oggi parte del Palazzo, di proprietà comunale, ospita un asilo nido.
Nel centro di San Giorgio su Legnano è ancora visibile la facciata d'ingresso della casa di proprietà di Carlo Bizzozero, uno tra i maggiori proprietari di beni rurali e immobiliari di San Giorgio del XVIII secolo. Questa villa possedeva un giardino, prospiciente piazza Mazzini.
Aree naturali
Parco Parravicini
Villa Parravicini possiede un parco all'inglese, che si estende per 9300 m² circa e comprende più di 30 specie di alberi e più di 15 specie di arbusti.
Realizzato probabilmente a metà del XIX secolo, è vincolato dalla Soprintendenza ai Beni Ambientali e Architettonici insieme alla casa padronale con i rispettivi rustici come "bellezza naturale" (con Decreto Ministeriale del 25 giugno 1958).
In origine aveva un'estensione maggiore e comprendeva anche da un'area oggi occupata da moderne villette.
Il parco è in tutto il legnanese l'unica area che presenti le particolari caratteristiche botaniche che hanno portato il parco alla tutela.
Orio Vergani decantava l'abitazione definendola "[...]una villa che ha caratteristiche di semplicità e di austerità tipiche delle case padronali della zona[...]".
Società
Evoluzione demografica
Abitanti censiti
Etnie e minoranze straniere
Al 31 dicembre 2010 i cittadini stranieri residenti nel comune di San Giorgio su Legnano con regolari permessi di soggiorno assommavano a 559, pari all'8,2% della popolazione:
Gli Stati con il maggior numero di residenti a San Giorgio su Legnano sono (Dati ISTAT al 31 dicembre 2010):
Albania, 122
Marocco, 98
Romania, 63
Ucraina, 40
Ecuador, 22
Pakistan, 22
Lingue e dialetti
Nel comune è relativamente diffuso il dialetto legnanese. È una lingua romanza derivata dal latino. Sta lentamente scomparendo. Ci sono tracce delle lingue dei popoli anteriori alla latinizzazione, tra le quali l'antica lingua ligure e le parlate celtiche. I dati sull'effettiva influenza di questi sostrati sono però pochi e di varia interpretazione.
Religione
La maggioranza della popolazione è cattolica. L'immigrazione di cittadini comunitari ed extra-comunitari ha portato all'insediamento di minoranze di musulmani e ortodossi. La comunità sangiorgese possiede un'unica parrocchia.
Cultura
Annualmente viene organizzato dalla Famiglia Legnanese il torneo di scacchi di San Giorgio su Legnano. Si svolge dal 1982 ed è tra i più importanti tornei di scacchi a livello nazionale. Grazie a questa manifestazione il comune è citato nel Guinness dei primati, in quanto nel 1995 questo torneo di scacchi ha raggiunto una quota record di iscritti (926), tra cui l'allora campione del mondo FIDE Anatolij Karpov.
L'ufficio cultura del comune, inoltre, con la collaborazione delle associazioni del territorio, organizza annualmente una serie di iniziative e manifestazioni culturali, tra le quali numerose mostre, visite di luoghi d'arte, spettacoli teatrali e concerti.
Istruzione
A San Giorgio su Legnano sono presenti 4 plessi scolastici statali: una media inferiore, una elementare, una materna ed un asilo nido. Oltre a queste strutture è anche presente un asilo nido privato.
Persone legate a San Giorgio su Legnano
Giacomo Bassi (1886-1968), funzionario. È stato proclamato Giusto tra le Nazioni dallo Stato di Israele per aver salvato i cinque componenti di una famiglia di ebrei milanesi dai rastrellamenti che insanguinavano l'Europa durante la seconda guerra mondiale (l'Olocausto), fornendo documenti falsi e nascondendoli nelle scuole elementari del comune. All'epoca dei fatti, ricopriva la carica di segretario comunale nei comuni di San Giorgio su Legnano e Canegrate.
Marta Cartabia (n. 1963), docente e costituzionalista, giudice della Corte costituzionale.
Gino Maggioni (1898-1954), architetto. Specializzato negli arredamenti di interni, ha progettato e fornito mobili per centinaia di metri quadrati per l'Nuovo Ospedale Maggiore di Milano. Ha anche arredato l'Aula Magna e numerose sale dell'Università Bocconi di Milano.
Antonio Provasio (n. 1962), attore teatrale attivo in rappresentazioni in dialetto milanese e legnanese. È il capocomico della compagnia teatrale I Legnanesi, nei cui spettacoli interpreta il ruolo della "Teresa".
Geografia antropica
Urbanistica
Il tessuto urbanistico di San Giorgio su Legnano si è sviluppato intorno al centro storico. Poi, gradualmente, il territorio è stato oggetto di una marcata urbanizzazione che ha portato all'occupazione della maggior parte della superficie. Il motivo di questo fenomeno è l'immigrazione di nuovi cittadini che iniziarono a lavorare nelle nascenti industrie della zona. Come si può notare dall'evoluzione demografica, nel periodo compreso tra il 1861 e il 1961, la popolazione quadruplicò.
In seguito alla crescita dell'abitato sangiorgese le aziende hanno costruito le loro sedi sempre più in periferia. Poi, a causa delle varie crisi economiche che si sono succedute nei decenni del XX secolo e che hanno portato alla chiusura di molte aziende, sono sorte molte aree dismesse che sono in fase di recupero.
Il centro storico
I cortili sono gli edifici rappresentativi della pianura lombarda, e sono tipici anche del centro storico di San Giorgio su Legnano.
Il centro del comune si sviluppa su una piazza e su cinque strade, che hanno mantenuto più o meno il profilo urbanistico del XVII secolo. Oggi l'aspetto delle case che costituiscono il nucleo storico di San Giorgio ha subito un rilevante cambiamento per le mutate condizioni d'uso rispetto ai secoli passati (da un uso agricolo a quello residenziale), ma sono ancora riconoscibili le caratteristiche delle vecchie case. La maggior parte delle case di San Giorgio su Legnano era registrata nel 1751 come "case da massaro", vale a dire le case tipiche della classe contadina. Su un documento del 1856 si può leggere che “[…]le case di questo comune sono quasi tutte abitate da coloni detti localmente massari o pigionanti. […] I secondi invece pagano un fitto per la casa e per li orto separato da quello dei terreni[…]”. I proprietari, in genere, erano proprietari di una sola parte dell'edificio. I cortili di San Giorgio su Legnano avevano una loro denominazione; a volte il nome dato si riferiva al proprietario della casa, ma più spesso al cognome della famiglia abitante nel cortile. Altre volte la denominazione era data dall'uso particolare dell'edificio, oppure dal soprannome di chi l'abitava.
Economia
Agricoltura
L'agricoltura è stata la base dello sviluppo economico del comune. Per prima è stata investita dal processo di meccanizzazione e ristrutturazione. La meccanizzazione, grazie all'utilizzo di macchinari sempre più complessi, ha portato ad un incremento della produzione agricola.
Oggi non rappresenta un'attività importante per l'economia di San Giorgio su Legnano. Le poche aree libere da costruzioni e infrastrutture sono coltivate a cereali, principalmente grano e mais.
Industria
Le prime industrie sono della metà del XIX secolo. Nel 1872 erano presenti nel comune due attività protoindustriali che si occupavano della lavorazione della seta. Occupavano circa 200 persone, in gran parte giovani donne; nel 1891 erano registrate una succursale della filanda Kramer & C. di Legnano ed una ditta produttrice di acquavite.
Dall'inizio del XX secolo il comune fu coinvolto nel processo di industrializzazione della zona. Le aziende operanti erano principalmente tessili, fonderie e meccaniche.
L'età d'oro dell'industria sangiorgese iniziò dopo la seconda guerra mondiale e terminò negli anni novanta. La crisi peggiorò progressivamente danneggiando l'economia, l'occupazione e il tessuto industriale. Molte aziende fallirono, soprattutto nel tessile, e molte altre furono coinvolte in un processo di ridimensionamento.
Tra gli anni ottanta e gli anni novanta si ebbe un vero e proprio fenomeno di deindustrializzazione del territorio, che non fu accompagnato dalla nascita di nuove attività.
San Giorgio su Legnano fa parte di una zona che è ancora oggi tra le aree più sviluppate ed industrializzate d'Italia.
Infrastrutture e trasporti
Strade
Il comune è costeggiato dalla Strada provinciale nº 12 verso Legnano.
Mobilità urbana
I trasporti interurbani di San Giorgio su Legnano vengono svolti con autoservizi di linea gestiti da Movibus.
Amministrazione
Nella tabella sono elencati gli ultimi Sindaci di San Giorgio su Legnano. Tra il 1926 e il 1944, durante il Fascismo, gli organi democratici dei Comuni furono soppressi e tutte le funzioni in precedenza svolte dal Sindaco, dalla Giunta e dal Consiglio furono trasferite al Podestà, di nomina governativa. Il podestà era assistito da una consulta municipale, nominata dal Prefetto.
Sport
Un evento di grande richiamo internazionale è la corsa campestre chiamata Campaccio, che si svolge su un percorso di circa 12 km ed è stata indetta per la prima volta nel 1957. È organizzato dall'Unione sportiva sangiorgese.
Il nome della corsa deriva da Campasc, che in dialetto legnanese significa "campo incolto". Infatti, nelle prime edizioni il percorso della gara si snodava tra le strade vicinali della zona agricola del comune. Oggi si disputa su un'area che è diventata parco pubblico.
Il 10 dicembre 2006 il comune ha ospitato i campionati europei di corsa campestre 2006, organizzati dall'Unione Sportiva Sangiorgese.
L'Unione sportiva sangiorgese è una società polisportiva nata nel 1922. Si occupa di atletica, pallavolo, pallacanestro, sci ed escursionismo. La squadra di basket, nella stagione 2014-2015, gioca in serie B.
Personalità sportive legate a San Giorgio su Legnano
Ugo Colombo (n. 1940), ciclista. Ha vinto tre tappe al Giro d'Italia, dove giunse anche quinto nel 1969 e terzo nel 1971. Oltre ad aver vinto tappe al Giro di Svizzera, Romandia e Catalogna si è anche imposto in due edizioni consecutive della Coppa Placci (1970 e 1971). Rappresentò la Nazionale italiana di ciclismo nella prova in linea dei campionati mondiali su strada 1968 di Imola.
Antonio Severi (1908-1992), ex calciatore. Giocò in serie A con il Legnano, totalizzando 33 presenze e segnando una rete.
Note
Bibliografia
Attilio Agnoletto, San Giorgio su Legnano - storia, società, ambiente, 1992, ISBN non esistente.
Piero Dagradi, Il complesso industriale Legnano - Busto Arsizio - Gallarate in Panorama storico dell'Alto Milanese, Rotary Club, 1971, ISBN non esistente.
Pietro Macchione, Una provincia industriale, miti e storia dello sviluppo economico tra Varesotto e Alto Milanese, Lativa, 1989, ISBN non esistente.
Pietro Macchione, Mauro Gavinelli, Olona. Il fiume, la civiltà, il lavoro, Macchione, 1998, ISBN 88-8340-096-8.
Roberto Romano, L'Alto Milanese e la formazione di una società industriale 1750-1914, Milano, Franco Angeli, 1990, ISBN 88-204-6435-7.
Elena Percivaldi, I Lombardi che fecero l'impresa. La Lega Lombarda e il Barbarossa tra storia e leggenda, Ancora Editrice, 2009, ISBN 8-85140-647-2.
Voci correlate
Storia di San Giorgio su Legnano
Ultimi 100 comuni italiani per superficie
Campionati europei di corsa campestre 2006
Altri progetti
Commons contiene immagini o altri file su San Giorgio su Legnano
Wikivoyage contiene informazioni turistiche su San Giorgio su Legnano
Collegamenti esterni
Parrocchia Beata Vergine Assunta di San Giorgio su Legnano. URL consultato il 3 dicembre 2008.
Unione sportiva sangiorgese. URL consultato il 3 dicembre 2008.