Colletta di Castelbianco
Situata nel cuore della bassa Val Pennavaire, si trova Colletta, una piccola frazione del comune di Castelbianco, entrata a far parte dei “Borghi più belli d’Italia”.
Un violento terremoto colpì il borgo nel 1887 e ne lasciò solo rovine, Colletta ricominciò a vedere la luce solo nel 1990 quando la SIVIM (Società Imprenditoriale Sviluppo Iniziative Immobiliari) ha acquistato l’intero borgo dando vita ad un progetto di restauro affidato all’architetto Giancarlo De Carlo. L’architetto però non si è limitato solo a ricostruire il borgo, ma lo ha attrezzato di moderni sistemi di comunicazione e avanzate tecnologie informatiche, in modo da poter accogliere persone interessate a lavorare in un posto tranquillo, lontano dalla vita frenetica della città. E’ nato così in Italia il primo esempio di borgo medievale telematico, che ricorda un po’ i televillages americani.
Il borgo si divide in parte alta e parte bassa: in quella alta si trovano la Cappella e l’Oratorio di Santa Lucia e alcuni ponti a schiena d’asino di epoca medievale; la parte bassa è quella che è stato totalmente ricostruita e che oggi viene definito un vero e proprio albergo diffuso, dove è possibile affittare o, in alcuni casi comprare, una casetta. La ristrutturazione ha previsto che ogni casa fosse dotata di una connessione a fibra ottica, una centrale telefonica digitale privata, un sistema di fax-server, una rete intranet, un sistema satellitare centralizzato e una tv interattiva, senza però intaccare la struttura in pietra originaria.
Inoltre sono stati pensati degli ambienti in comune per i visitatori che comprendono una piscina con vista panoramica, una lavanderia a gettoni, un negozietto e una biblioteca.
