Carpignano Salentino
Dal 2005 fa parte dell'Unione dei Comuni della Grecìia Salentina, l'area di influenza greca del Salento caratterizzata dalla presenza della lingua grika. La storia della Terra di Carpignano durante il Basso Medioevo e per tutta l'età moderna fu contrassegnata, già a partire dal XII secolo, da una serie di feudatari che si succedettero nel governo del feudo durante la dominazione normanna (XI-XII sec.), sveva (XII-XIII sec.), angioina (XIII-XV sec.), aragonese (XV sec.) e, infine, spagnola (XVI-XVIII sec). La cripta di Santa Cristina o della Madonna delle Grazie, rappresenta la prima testimonianza della presenza del rito greco bizantino in Carpignano ed è anche uno dei più antichi luoghi di culto pugliesi. Situata nel cuore di Carpignano Salentino, la Chiesa Madre è dedicata a Maria SS. Assunta. Fu ricostruita nel XVII secolo su una costruzione quattrocentesca di modeste dimensioni. Il Palazzo ducale Ghezzi, è una struttura seicentesca edificata sui resti di un impianto precedente databile al XIV secolo. Il Palazzo, che si sviluppa su due piani, sorge a metà strada fra la Chiesa Madre e il Castello, di cui rimane poco o nulla. La Torre Colombaia è un'ampia struttura cilindrica dotata di cellette interne che ospitano i volatili. Nel paese se ne contano tre: quella vicina al Santuario della Madonna della Grotta è la più grande del Salento.