Martano
Situato nel Salento centro-orientale, è il comune più popoloso della Grecìa Salentina: area ellenofona in cui si parla un'antica lingua di origine greca, il griko. La Chiesa Matrice, dedicata alla Madonna Assunta, fu ricostruita nel 1596 così come si evince dall'epigrafe posta sul portale. Edificata da maestranze neretine con la pietra leccese delle locali cave, sostituisce l'antico edificio di rito greco. Le case a corte sono il tipico modulo insediativo di Martano, composto da diverse unità abitative che si affacciano su un cortile comune, generalmente chiuso sul lato della strada. Il cortile disponeva di servizi ad uso comune quali il granaio scavato nella roccia, la cisterna per la raccolta dell'acqua piovana e la pila (grossa vasca in pietra) per il bucato. Case a corte sono ancora presenti nel rione della città denominato "Catumeréa" e lungo la via "Zaca". Il Palazzo Baronale, già Castello Aragonese, è uno dei principali monumenti della cittadina. Il territorio include la cosiddetta "Specchia dei Mori", la più imponente specchia del Salento, realizzata con la sovrapposizione a secco di lastre calcaree provenienti dallo spietramento a mano dei soprasuoli. Il nome "specchia" è di origine medievale e probabilmente deriva dal latino specula, che significa vedetta, in relazione a supposte utilizzazioni quali posti di avvistamento. La frazione di Apigliano era un antico villaggio medievale della Terra d'Otranto, abbandonato tra il XIV e il XVI secolo per circostanze ancora da precisare, e oggi è un sito archeologico unico nel suo genere.