Caccuri
Arroccato su una rupe si trova l’antico borgo medievale di Caccuri, in provincia di Crotone, che dal 2019 è entrato a far parte dei “Borghi più belli d’Italia”.
Il Castello, posizionato a 650 metri d’altezza, domina e controlla il centro storico; da qui il panorama è mozzafiato: si passa dall’Altopiano della Sila al mare. Il Castello è stato negli anni dimora di diverse importanti famiglie nobiliari come i Ruffo, i Cavalcanti, gli Sforza e i Barracco. La fortezza ha mantenuto la sua struttura originale ma, nel corso del tempo, ha subito diverse ristrutturazioni: infatti al suo interno è possibile trovare esempi di porcellana inglese, pavimenti in maioliche e affreschi settecenteschi; l’ultima modifica è avvenuta nel 1885 da parte di Adolfo Mastrigli: la costruzione di Torre Mastrigli a copertura di un vecchio acquedotto. All’interno del maniero è possibile anche visitare la Cappella Palatina dedicata a Santa Barbara. Oggi il Castello fa parte delle Residenze Storiche nelle quali è possibile soggiornare, ma alcune sale sono visitabili su prenotazione.
Sottostante al Castello troviamo la Villa Comunale, un grande parco di pini e rocce calcaree al cui centro sorge l’edificio in cui oggi ha sede il Municipio.
La Chiesa di Santa Maria del Soccorso o della Riforma è l’edificio religioso più importante del borgo; la Chiesa è stata annessa al Convento dei Domenicani e al suo interno è possibili ammirare un’acquasantiera in marmo verde e la Cappella Gentilizia della famiglia Cavalcanti. La Chiesa Matrice dedicata a Santa Maria delle Grazie, di epoca medievale, nel tempo è stata soprannominata la “Chiesa sfortunata” poiché più volte colpita da terremoti, incendi e fulmini.
Ad agosto nel borgo si svolge il Premio Letterario Caccuri, organizzato dall’Accademia dei Caccuriani e assegnato dal Presidente della Repubblica.
Tra i piatti tipici della tradizione di Caccuri spiccano i calzoni con la sardella, i mastacciuoli e le nepitelle, dolci ripieni di frutta secca e candita e vino cotto.