Il Palazzo, noto anche come al Parione, era uno dei palazzi privati più sfarzosi di Firenze. L’insediamento dei Corsini, la più ricca famiglia della città dopo i Granduca, risale al Seicento. Sul terreno dove si estende la proprietà si trovano vari edifici, il più importante era il Casino del Parione, con Parco annesso. Il palazzo si sviluppa su tre corpi principali organizzati intorno al grande cortile: l’ala destra è il doppio della sinistra. Al cortile si accede da un portale sormontato dallo stemma dei Corsini fiancheggiato da colonne. Nel panorama dell'architettura tradizionale fiorentina, l'edificio rappresenta una novità assoluta, in stile pienamente barocco, come si evince dall'originale scelta di evidenziare scenograficamente facciata sul fiume mediante gli avancorpi della terrazza centrale, le finestre con archi ellittici ribassati, dagli attici con le balaustre decorate. Un affaccio con balaustra percorre tutta la facciata all’altezza del piano nobile. Il coronamento del tetto presenta un terrazzamento decorato da statue in pietra e vasi a cratere in terracotta. Al pianterreno si trova una graziosa grotta artificiale, opera del Ferri. Numerose le stanze e i saloni, ricchi di affreschi, decorazioni e arredi originali. Il Salone del Trono, di grandiose proporzioni e riccamente decorato, presenta una galleria di statue antiche, con busti di vari autori settecenteschi collocati su porte e finestre. Il primo piano ospita la quadreria detta Galleria Corsini, la più importante raccolta privata d'arte di Firenze, incentrata sulla pittura del Sei-Settecento italiana ed europea, con alcune interessanti testimonianze d'arte rinascimentale. Fra i dipinti esposti figurano opere di Filippo Lippi, Giovanni Bellini, Luca Signorelli, Pontormo, Salvator Rosa e Luca Giordano. Oggi, il Palazzo è in parte abitato dai discendenti della famiglia e in parte usato come sede di importanti eventi artistici e culturali.