Villa Carducci - Pandolfini a Legnaia
Il complesso architettonico di villa Carducci-Pandolfini, di impianto quattrocentesco, sorge nella pianura fra Legnaia e Soffiano, vicino alla vecchia via Pisana, e ingloba nell'angolo sud-ovest i resti di un'antica torre trecentesca, facente parte del "palagio" fortificato di Guardavia, detta anche "Volta a Legnaja", uno dei capisaldi del sistema fortificato fiorentino.
L'edificio deve la sua fama al ciclo di affreschi raffigurante "Uomini e donne illustri" che Andrea del Castagno eseguì intorno al 1455 sotto il loggiato, trasformato poi in salone. Le pitture, ritrovate sotto le scialbo che le occultava nel 1847, furono staccate e acquistate dal governo granducale. Esposte nel 1865 al Museo di Bargello, sono state successivamente trasferite al Museo di Andrea del Castagno in Sant'Apollonia, quindi, dopo l'alluvione, sistemate negli ambienti dell'antica chiesa di San Pier Scheraggio, al piano terreno della Galleria degli Uffizi, dove ancora si trovano.
Nel salone della villa, grazie alla ricostruzione del disegno d'insieme effettuata nel 1965 in base alle tracce rimaste al di sotto, è oggi possibile percepire la lettura dell'intero ciclo pittorico. I nove personaggi illustri sono raffigurati nel seguente ordine: Pippo Spano (condottiero fiorentino a servizio dell’imperatore Sigismondo contro i Turchi), Farinata degli Uberti (capo dei ghibellini e difensore di Firenze), Niccolò Acciaioli (fondatore della Certosa del Galluzzo), la Sibilla Cumana (assimilata ai profeti dell’Antico Testamento), la Regina Ester (che intervenne presso il re persiano Assuero in difesa del suo popolo minacciato di distruzione), la Regina Tomiri (a capo del popolo nomade dei Massageti vendicò la morte del figlio scatenando la battaglia in cui morì Ciro il Grande: questa figura risulta danneggiata all’apertura della porta), Dante Alighieri, Francesco Petrarca, Giovanni Boccaccio.
Inoltre, nel 1948-49, alcuni saggi effettuati sulle pareti del salone hanno permesso di ritrovare altri affreschi ancora in situ: un gruppo con la Madonna e il Bambino sotto il tendaggio a padiglione aperto da due angeli, affiancati dalle figure di Adamo ed Eva. La parte superiore del fregio, dove sono raffigurati puttini, ghirlande e stemmi araldici, è stata eseguita nel 1472.