Luogo - Museo

MUMAT - Museo delle Macchine Tessili (ex Fabbrica Meucci)

Luogo: della Posta Vecchia, Vernio (Prato)

Il MUMAT illustra la storia recente della Val di Bisenzio e del suo passato industriale tessile, con importanti esempi di archeologia e del metodo di "riciclo degli stracci", legato alla città di Prato. Il Museo espone ammirare strumenti e macchine tessili datati tra la fine dell'800 e la metà del '900: filandre, cardature, l'antica turbina della fabbrica alimentata dall'acqua del Bisenzio, ancora attiva, e un rarissimo esemplare di telaio in legno restaurato. Primo tentativo di "museo diffuso" legato ai luoghi del tessile, il MUMAT ricalca la storia del "Carbonizzo Meucci" (1813): Franco Meucci costruì nel centro di Mercatale un mulino a due macine, poi riadattato dal nipote, Amerigo Meucci, nel 1897, con la'ggiunta di un carbonizzo per la rigenerazione degli stracci. Prima delle conversione a fabbrica lvera e propria, i locali sopra e macine ospitavano ancora un forno e una bottega di genere alimentari con annesso magazzino per il commercio dei cereali all'ingrosso. L'esperienza nell'ambito tessile mise poi in secondo piano l'attività molitoria: negli anni '20 venne costruita la ciminiera e si ebbe un primo ampliamento dei locali dedicati alla fabbrica, dove, negli anni '30, vennero installate le prime sei filande per la filatura. Con l'avvento della turbina (oggi restaurata e funzionante) i processi di funzionamento furono trasformati, così come l'impianto idraulico, così come avvenne ulteriormente con l'avvento dell'energia elettrica. Da piccola azienda, la Fabbrica Meucci si trasformò negli anni '30 in un'impresa moderna. Nel 1955 ci fu l'ultima innovazione, poi seguì il declino che portò alla chiusura nel 1988. L'edificio, di proprietà comunale, è stato ristrutturato per ospitare l'attuale Museo.

Immagine descrittiva - BY c
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