Luogo - Punto di Interesse
Collezione Roberto Preti
Luogo:
P.zza Caduti per la Libertà, 3, Spilamberto (Modena)
Roberto Preti, l’ultimo burattinaio della dinastia Preti poco prima della morte, non avendo figlioli a cui lasciare in eredità la professione, decide di donare tutto il suo materiale al paese natale “perché sicuramente quella gente non li avrebbe lasciati morire in uno scantinato o in un solaio”.
Il lascito Preti comprende una notevole quantità di materiale: la baracca, dove si svolgevano gli spettacoli, burattini e figure di vario genere, in carta pesta e legno, costumi, tessuti per le modifiche e le manutenzioni degli abiti, scenografie, testi, copioni e canovacci, tutta l’attrezzatura per il prima e dopo spettacolo, una lanterna magica con preziosi vetri dipinti a mano, il “geloso” per l’amplificazione e il sonoro, persino il registro della contabilità degli spettacoli.
Assoggettato alla tutela dell’Istituto dei Beni Culturali per la presenza di alcuni pezzi piuttosto antichi, proprio grazie alla sua specificità, complessità e completezza, questo lascito è considerato dagli esperti tra le più importanti collezioni di materiale teatrale che abbiamo a livello nazionale, un vero e proprio patrimonio. Per l’importanza e il grande valore culturale che esso rappresenta, obbiettivo dell’amministrazione comunale è primariamente preservare il materiale evitandone il deterioramento. Attualmente è in corso un’operazione di catalogazione, in parte già effettuata, e sui pezzi di maggior pregio è stato effettuato un restauro scientifico-conservativo, per la conservazione e per il rispetto storico, con l’intento di rendere leggibile un certo modo di fare, di utilizzare, di recuperare il burattino. Tra questi, in particolare due figure “svestite” molto antiche, emblematiche del burattino di casa Preti.
Il lascito Preti comprende una notevole quantità di materiale: la baracca, dove si svolgevano gli spettacoli, burattini e figure di vario genere, in carta pesta e legno, costumi, tessuti per le modifiche e le manutenzioni degli abiti, scenografie, testi, copioni e canovacci, tutta l’attrezzatura per il prima e dopo spettacolo, una lanterna magica con preziosi vetri dipinti a mano, il “geloso” per l’amplificazione e il sonoro, persino il registro della contabilità degli spettacoli.
Assoggettato alla tutela dell’Istituto dei Beni Culturali per la presenza di alcuni pezzi piuttosto antichi, proprio grazie alla sua specificità, complessità e completezza, questo lascito è considerato dagli esperti tra le più importanti collezioni di materiale teatrale che abbiamo a livello nazionale, un vero e proprio patrimonio. Per l’importanza e il grande valore culturale che esso rappresenta, obbiettivo dell’amministrazione comunale è primariamente preservare il materiale evitandone il deterioramento. Attualmente è in corso un’operazione di catalogazione, in parte già effettuata, e sui pezzi di maggior pregio è stato effettuato un restauro scientifico-conservativo, per la conservazione e per il rispetto storico, con l’intento di rendere leggibile un certo modo di fare, di utilizzare, di recuperare il burattino. Tra questi, in particolare due figure “svestite” molto antiche, emblematiche del burattino di casa Preti.