Destinazioni - Comune

Satriano di Lucania

Luogo: Satriano di Lucania (Potenza)
Satriano di Lucania (IPA: [satriˈanodiluˈkanja], anticamente Pietrafixa, IPA: [pjɛtrafi'ksja], e poi Pietrafesa, IPA: [pjɛtrafe'za]) è un comune italiano di 2.412 abitanti, della provincia di Potenza in Basilicata. Nato in epoca medievale come Pietrafixa, in seguito il nome mutò in Pietrafesa e nel 1887, l'amministrazione comunale deliberò il cambio del toponimo in Satriano, antica città lucana i cui ruderi sono situati poco distante, per rinsaldarne i legami storici. Fu aggiunto inoltre di Lucania, per distinguerla da comuni omonimi e rafforzare il significato geografico. Dal 1983 è la capitale dei murales del mezzogiorno, nel centro cittadino sono presenti oltre 150 murales, in aumento ogni anno. Per la sua ricchezza artistica il comune fa parte dei 190 "Borghi autentici d'Italia", e per la gestione ecosostenibile del territorio fa parte dell'Associazione dei Comuni Virtuosi. Ha dato i natali al pittore lucano del seicento Giovanni De Gregorio. Il paese è sovrastato dal monte sul quale sorge tutt'oggi l'antica torre normanna di Satrianum. Geografia fisica Satriano si sviluppa sulle pendici e le faldi di tre rocce: il Castello, il Piesco e la Madonna della Rocca che sovrastano le rive del fiume Melandro. Di qui passava il tracciato dell'’antica via Herculea, strada romana che fungeva da collegamento tra l’'Appia e la Pompilia, consentendo di raggiungere anche luoghi così interni ed aspri. Territorio Il centro abitato si trova nell’Appennino Meridionale, nella valle del Melandro: è collegato al vallo di Diano tramite il valico verso Brienza, a Potenza tramite la valle del Basento e alla Campania mediante la valle del Melandro. A sud confina con le colline che circondano il monte Arioso, a ovest è delimitato dal torrente Melandro, a est dal fiume Noce, a nord dal fiume Platano. Il territorio di Satriano di Lucania appartiene alla provincia di Potenza e dista 27 km circa da Potenza. Il comune confina con Tito (5,4 km), Sant'Angelo Le Fratte (6,7 km), Sasso di Castalda (7,2 km), Brienza (7,4 km) e Savoia di Lucania (7,8 km), comuni che fanno parte della Comunità montana del Melandro. Situato a circa 653 m sul livello del mare, è classificato come comune montano. Il territorio e si estende su una superficie di circa 33,02 km2. Il territorio del comune risulta compreso tra i 483 m e i 1063 m sul livello del mare, con un'escursione altimetrica complessiva pari a 580 m. Presso il bosco Ralle a sud del paese, sono presenti alcuni laghetti artificiali, dove è possibile anche praticare la pesca sportiva. Terremoti Classificazione sismica: zona 1 (sismicità alta), Ordinanza PCM 3274 del 20/03/2003 Satriano di Lucania si trova in una zona ad alto rischio sismico. Sono frequenti le piccole scosse di terremoto: nel raggio di 30 km si verificano all'incirca 2 eventi al mese, di magnitudo inferiore al grado 3 della Scala Richter. Storicamente si sono verificati all'incirca 29 eventi sismici di grande portata negli ultimi 2000 anni, in un raggio di 30 km da Satriano. Un evento rilevante fu il terremoto dell'Irpinia del 1980, del grado 6,9 Richter, con epicentro tra i comuni di Teora, Castelnuovo di Conza e Conza della Campania, a soli 45,48 km da Satriano. Il bilancio complessivo fu di circa 3000 morti e 8000 feriti, con interi paesi rasi al suolo, oltre 70 mila costruzioni distrutte in 600 comuni diversi. Clima Classificazione climatica: zona D, Decreto del PdR 412 del 26/08/1993 La stazione meteorologica più vicina è quella di Picerno. Secondo i dati medi del trentennio 1961-1990, la temperatura media del mese più freddo, gennaio, si attesta a +3,5 °C, mentre quella del mese più caldo, agosto, è di +21,9 °C. Le precipitazioni medie annue si aggirano sui 650 mm, distribuite mediamente in 90 giorni, con un picco tra l'autunno e l'inverno ed un minimo estivo. Storia Non si hanno date certe sulle origini di Satriano. Numerosi fonti, comunque, attribuiscono almeno 900 anni di vita al piccolo borgo lucano. Nel XII secolo infatti, anno in cui si hanno le prime notizie di sviluppo dell'abitato, l'antica "Pietrafesa" sorgeva su di una roccia denominata "Castello". Il paese, insieme a Satrianum, era parte di un unico contado, come si evince dal Registro del servizio feudale delle province napoletane. Tuttavia fino ad allora il borgo era costituito essenzialmente da una cultura agricola molto primitiva e poco avanzata. Il salto di qualità avvenne qualche secolo dopo durante il regno della così nota "regina Giovanna", quando il primo duca di Milano, Francesco Sforza, acquisì la proprietà territoriale di Pietrafesa, autoproclamandosi così "Signore di Pietrafesa" e gli conferì, per la prima volta, una propria autonomia amministrativa, corrispondente ai giorni nostri al titolo di Comune. Successivamente il feudo fu venduto ai Caracciolo altra importante realtà nobiliare di Napoli, che lo tennero in proprietà fino all'abolizione dei diritti feudali, in forza alle leggi napoleoniche della prima metà dell'Ottocento. Il demanio comunale venne quindi accorpato al resto dell'abitato e ceduto a ricchi signori del posto e delle zone limitrofe. Va considerato in tale scenario di soprusi territoriali e demaniali il forte contrasto del popolo pietrafesano prima contro i nobili e il clero e successivamente contro la nuova classe borghese di proprietari che si sostituì al dominio dei ricchi feudatari. Nel frattempo, il centro abitato continuava ad espandersi portando i suoi confini oltre le rive del fiume Melandro e poggiandosi anche sulle altre due "rocce": il Piesco e Madonna della Rocca. Si tratta del periodo d'oro di crescita del Borgo, nella metà del 1800 la popolazione sfiorò i 3000 abitanti e nonostante il terremoto di 7 anni dopo l'aspetto demografico non ebbe, fortunatamente, gravi ripercussioni. Qualche anno dopo la denominazione del comune cambiò da "Pietrafesa", delle origini, a "Satriano di Lucania" come atto metaforico per rafforzare ancor di più quel legame demografico-culturale che sin dalle origini aveva contraddistinto le due località lucane. Simboli Blasonatura stemma: Lo stemma di Satriano non ha mai subito forti trasfigurazioni nel corso dei secoli; ciononostante, è stato più volte oggetto di studio per carpirne le origini e il significato. Sembra che inizialmente lo stemma del comune fosse costituito da due torri poste su due montagne, entrambe sovrastate da 3 stelle. Soltanto in seguito furono aggiunte le tre spighe di grano intrecciate, al disotto delle torri e separate da queste da una banda bianca. Nel corso dei decenni pochissimi sono stati gli studi riferiti a questo antico blasone. Da un punto di vista araldico e significativo, sembra che le torri indichino l'appartenenza demografica e culturale, del popolo satrianese (o meglio pietrafesano) all'antica città di Satrianum, ormai distrutta. Le tre spighe intrecciate sono, sempre in base a vaghe interpretazioni, emblema e raffigurazione della tradizione agricola cui si è basata, non solo ieri ma ancora oggi, la cucina, e più in generale, tutta l'economia del paese. Blasonatura gonfalone: Monumenti e luoghi di interesse Rovine di Satrianum, antico centro lucano, di origine dell'Età del bronzo, importante roccaforte Normanna e sede vescovile. Chiesa della Madonna Assunta (XII-XIII secolo), la chiesa più antica del borgo, comunemente chiamata "chiesa vecchia", caratterizzata da una torre medievale a base quadrata e un’interessate soffittatura, a capriate in legno. Chiesa Madre di San Pietro Apostolo, ricostruita completamente intorno al 1950, Chiesa della Madonna della Rocca, cappella quattrocentesca dedicata originariamente alla Madonna della Natività, la cui particolarità sta nell'essere un tutt'uno con la roccia. Chiesa di San Giovanni Battista, ristrutturata in seguito al sisma del 1980, al suo interno sono conservati affreschi realizzati nel 1626 da Giovanni De Gregorio. Santuario Madonna delle Grazie, restaurato a cura della "Soprintendenza ai monumenti di Potenza" e costituisce la meta dei festeggiamenti in onore della Madonna delle Grazie, il 2 luglio. Chiesa di San Donato, ristrutturata recentemente e con area fitness adiacente. Rocca Duca di Poggiardo, noto comunemente come il Castello, è l'attuale sede del Museo Multimediale "Il Palco dei Colori" e della Biblioteca Comunale "C. D'Araio". Palazzo Loreti(XVI secolo), antico palazzo appartenente ad una ricca famiglia del Settecento, attuale sede del municipio. Nei locali adiacenti sono stati allestiti il Museo della Civiltà Contadina e il Museo Archeologico Satriano Antica. Palazzo Pignatelli (1542), presenta un pregevole portale. Ex Palazzo Abbamonte(XVII secolo) di cui ciò che rimaneva dell'antico edificio, attraverso un intervento di recupero, è stato realizzato un nuovo immobile polifunzionale, recuperando sulla facciata principale due barbacani in pietra, l'antico portale e le sue mura, l'arco e il pozzo in pietra interni nel cortile, due finestre, due lesene e due putti, destinando la restante area a piazza. Anfiteatro Porticelle, costruito nel 2006. Teatro Comunale A. Anzani, costruito recuperando una zona adibita anticamente a discarica, attualmente rappresenta un interessante centro culturale dove si tengono importanti rassegne teatrali, convegni, presentazioni di libri ed eventi. Nella parte superiore del teatro si trova Piazza Garibaldi, dove è stata realizzata un'opera scenotecnica dedicata al pittore locale Giovanni De Gregorio, detto il Pietrafesa. Murales Satriano di Lucania è particolarmente noto per il suo vasto patrimonio artistico legato ai cosiddetti "Murales" che rappresentano l'effigie vera e propria del paese. Nati lo scorso secolo, condizionati dall'eredità culturale lasciata dal De Gregorio sono stati poi promossi e riqualificati dall'amministrazione comunale perché estesi sui muri e le case di tutto il centro abitato. Questi veri e propri affreschi, vengono dipinti a mano da pittori professionisti dell'associazione "Arte per la Valle", composta da artisti quali Luciano La Torre, presidente dell’associazione, Sabato Rea, Francesco Costanzo, Gian Carlo Costantini e molti altri. Società Evoluzione demografica Abitanti censiti Frazioni Oltre al centro storico, l'abitato si estende in alcune contrade: Contrada Canonica, Contrada Isca, Contrada Pantanelle-Campo di Rato, Contrada Piano dei Prati, Contrada Serra, Contrada Vigna la Noce. In base allo statuto comunale, le frazioni di Satriano di Lucania sono: Contrada Pantanelle: 93 abitanti, 780 mslm Contrada Isca: 52 abitanti, 500 mslm Contrada Torre. Etnie e minoranze straniere Al 31 dicembre 2010 a Satriano di Lucania risultano residenti 65 cittadini stranieri. Le nazionalità principali sono:
Immagine descrittiva - c
Risparmia sul tuo hotel - hotelscombined.it

Cosa vedere