Luogo - Museo
MIdA - Musei Integrati dell'Ambiente
Luogo:
Via Muraglione, 18/20; Sede distaccata: Piazza De Marco snc, Pertosa (Salerno)
Il museo è gestito dalla Fondazione MIdA–Musei Integrati dell’Ambiente, inserita nell’Albo degli Istituti di Alta Cultura Regionali ex art. 7 L.R. 7/03 Regione Campania. Il museo comprende una sezione geo-speleo-archeologica ed una agro-ambientale.
La sezione geo-speleo-archeologica consta di un’esposizione sui fenomeni del carsismo e sull’ambiente ipogeo, con materiale multimediale e allestimenti interattivi, e di una esposizione di reperti archeologici in originale o in riproduzione provenienti dalle Grotte dell’Angelo a Pertosa, materiali illustrativi degli insediamenti preistorici e delle attività estrattive in grotta, attrezzature speleo-archeologiche e ricostruzioni di grotte in scala reale illustrative di scavi e scoperte. Completano l’esposizione pannelli didattici, gigantografie, materiali audio-video e un percorso geo-speleologico multimediale che ripercorre l’intera evoluzione geologica legata ai fenomeni carsici che inizia con un ascensore virtuale dando la sensazione di scendere nelle viscere della terra.
La collezione speleo-archeologica illustra i ritrovamenti nel sito delle Grotte dell’Angelo a Pertosa, che rappresenta il più famoso sito palafitticolo in grotta d’Europa.
La sezione agro-ambientale del museo comprende collezioni di piante vive, erbari storici e contemporanei, collezioni di suoli, semi, legni, bulbi, e attrezzature e materiali multimediali sugli ambienti del Cilento e Vallo di Diano dichiarato dal 1997 Riserva della biosfera e dal 1998 Patrimonio dell’Umanità Unesco.
La flora e la biodiversità relativa alle piante alimentari del Parco sono presentate con una classificazione per ambienti, mentre 800 fogli di erbario sono esposti al pubblico in serie tassonomica. Gli erbari storici sono conservati in apposite teche e consultabili su richiesta: tra gli altri i 250 fogli del prof. Guido Moggi sulla flora del Parco, raccolti dal 1952 al 1988 e del quale esiste solo un’altra copia presso l’Università deli Studi di Firenze. Completa l’esposizione un frutteto storico (varietà di vite e frutti anticamente coltivate), costituito da una collezione di piante arboree ed arbustive vive ospitate all’aperto al piano superiore del museo.
Le funzioni principali del museo consistono nella presentazione di un patrimonio archeologico unico e della biodiversità degli ambienti e della flora del Parco ai visitatori e nella valorizzazione dei beni naturalistici, archeologici ed agro-ambientali del territorio, potenziando le caratteristiche di qualità, eco-compatibilità, integrazione con i cicli ambientali e con la memoria dei luoghi. Le attività del museo prevedono azioni di studio e documentazione sui sistemi agro-ambientali della collina interna, che presentano materiale genetico unico (carciofo bianco, pomodorino, colture arboree), ma anche sulle tecniche agronomiche tradizionali che devono essere documentate per le loro valenze storico-culturali ed inserite in cicli produttivi sostenibili ed integrati con la fruizione culturale e turistica dell’area.