Luogo - Punto di Interesse

MUSAS - Museo Storico Archeologico

Luogo: Via della Costa, 26, Santarcangelo di Romagna (Rimini)
Il Museo Storico Archeologico (MUSAS) è stato istituito nel 2005 per valorizzare il patrimonio archeologico e storico-artistico della città di Santarcangelo di Romagna e del territorio circostante. Attraverso le diverse sezioni il museo ripercorre le vicende di questo centro, a partire dal piccolo insediamento rurale sorto in età romana sino al costituirsi durante il Medioevo di un insediamento fortificato, entrato poi nell'orbita della signoria malatestiana, per giungere infine agli sviluppi urbanistici della città attuale. La sua conformazione, la sua storia, i suoi caratteri, la sua identità, le sue espressioni di civiltà sono presentati in un complesso unitario che ne rivisita gli aspetti salienti e peculiari.La Sezione Archeologica raccoglie reperti e manufatti che con la loro presenza testimoniano le principali caratteristiche di un tessuto agricolo e artigianale attivo soprattutto in epoca romana. L'attività figulinaria risulta fortemente radicata a Santarcangelo, tanto da suggerire un'organizzazione artigianale e lavorativa piuttosto evoluta. Gli scavi hanno infatti riportato alla luce tre importanti complessi produttivi romani legati alla lavorazione della ceramica: le fornaci di via della Resistenza, della lottizzazione Spina e della lottizzazione Campana, con le relative vasche e forni di cottura, specializzate in laterizi per l'edilizia e in contenitori per derrate alimentari (anfore, dolii), ma attive anche nella realizzazione di altre suppellettili domestiche (vasellame, lucerne). Alle origini di questo fenomeno così diffuso nell'area furono certamente la facile reperibilità di argille idonee a essere lavorate e cotte e la vicinanza di corsi d'acqua e di boschi, utilia fornire il legname necessario per l'alimentazione dei forni. Le sale dedicate alle ville rustiche e alla preistoria e protostoria completano il quadro archeologico, che pone in evidenza il rapporto tra ambiente e popolazione in relazione allo svolgimento di vicende storiche e umane nel periodo antico. La Sezione Artistica illustra storia di Santarcangelo dal Medioevo all'Ottocento. Frammenti lapidei (elementi architettonici, iscrizioni, semicolonne, capitelli) databili fra il XIV e il XVI, di varia provenienza, offrono dati interessanti sul periodo medievale. Numerose le opere provenienti dalla Chiesa di S. Francesco - uno dei monumenti scomparsi più importanti della città, a cui è destinata una intera sala - tra cui il famoso Polittico di Jacobello da Bonomo "Madonna in trono col Bambino e Santi" ( 1385) e la tavola del pittore ravennate Luca Longhi "Madonna col Bambino, S. Francesco, S. Giorgio e un donatore" (1531). Anche le sale dedicate al Seicento, al Settecento e all'Ottocento espongono importanti dipinti di artisti locali e non. Dalla "Annunciazione" del Centino, al dipinto "Isacco benedice Giacobbe" - copia da Carlo Cignani -al "S. Giuseppe da Copertino" del XVIII sec. Si aggiungono infine i ritratti di illustri personaggi santarcangiolesi (Gaetano Marini, Daniele Antonio Felici Cappello, Innocenzo Socci). Figura rilevante per la storia locale fu Papa Clemente XIV, santarcangiolese di nascita (1705-1774), considerato una delle maggiori "glorie" cittadine. Alla generosità dei compatrioti si deve l'arco onorario, erettogli nel 1777, di cui è proposto un modello plastico realizzato sui progetti originali dell'architetto imolese Cosimo Morelli. La sala riservata all'eminente personaggio ospita anche ritratti del Pontefice e numerosi oggetti sacri che egli donò ai Conventuali della Chiesa di S. Francesco.
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