Santarcangelo di Romagna, cosa fare e cosa visitare
Antico borgo medievale conosciuto per la sua bellezza che sembra fermare il tempo e per le sue molteplici facce, Santarcangelo di Romagna dista 10 km da Rimini e 20 da Cesena. Uno dei più attivi e incredibili paesi emiliano-romagnoli in provincia di Rimini, abitato da 22mila anime, ha visto nascere artisti e intellettuali. La sua bellezza architettonica fatta di vicoli, palazzi nobiliari, piazzette e piccole case, insieme alle diverse manifestazioni di respiro internazionale le hanno conferito il titolo di Città d’Arte.
Indice
Santarcangelo Città slow dall’animo artistico
In classifica mondiale come città slow, la rete delle città del buon vivere, con la sua forte identità romagnola fatta di antichi palazzi, monumenti, osterie, profumi e sapori tradizionali, Santarcangelo è al tempo stesso una finestra sul mondo e sull’oggi grazie alle diverse manifestazioni culturali radicate nel luogo. Nonostante i fermenti culturali diano alla città di Santarcangelo un ampio respiro internazionale, riesce a mantenere una tranquilla atmosfera di paese, di grande ospitalità, di incontri e confronti riuscendo al tempo stesso ad essere al centro del dibattito culturale grazie ai suoi festival e ai suoi eventi storicizzati.
Tra gli eventi spicca il Santarcangelo dei Teatri, il più antico festival italiano dedicato all’arte contemporanea, tra i più importanti appuntamenti europei con la scena teatrale, della danza e della performing art che quasi 50 anni fa portò in questo luogo i nuovi fermenti culturali post sessantottini, tenendosi al passo con le evoluzioni culturali internazionali. Questo ricco borgo medievale è riuscito a modernizzare anche le sue antiche e tradizionali fiere rinnovando in grande stile e qualità gli appuntamenti con le sue eccellenze enogastronomiche.
Scopriamo di più su questo incredibile luogo!
Quando e cosa visitare a Santarcangelo di Romagna
La cosa bella di questo spettacolare borgo dell’Emilia Romagna è che ogni periodo dell’anno per visitarlo è il periodo giusto. A Santarcangelo di Romagna ogni stagione si ritaglia la sua specificità, dai suoi sapori autunnali agli eventi estivi fino alla bellezza dei suoi luoghi dal fascino che non conosce tempo.
Santarcangelo sorge su un colle, il colle di Giove, che ne amplifica la sua struttura di borgo medievale fortificato caratterizzandone la configurazione dell’intera città. Il monte su cui si erge, monte Giove, è caratterizzato da una compatta rete di grotte tufacee di origini ancora incerte, ben 150 ipogei, molti sostengono che fossero usate come cantine, altri come luoghi di culto. Nonostante le origini incerte queste grotte scavate nel tufo rimangono di una bellezza straordinaria, con delle strutture architettoniche suggestive ed elaborate, sicuramente una delle prime cose da visitare arrivati a Santarcangelo di Romagna.
L’accesso al borgo medievale è incorniciato da Porta Cervese, risalente alla seconda cinta muraria che Carlo Malatesta fece edificare intorno alla fine del 1300 e fortificata successivamente da Sigismondo Pandolfo, nipote diretto del Malatesta.
Nel centro storico spicca la Rocca Malatestiana, edificata su antichi resti dove prima sorgeva il castello chiamato Santarcangelo. Il mastio risalente al 1386, ha una struttura con tre torrioni poligonali costruiti dal Malatesta nel 1447. Proprietà privata della famiglia Colonna, all’interno sono visitabili il suo ampio cortile che accoglie una cisterna medievale e tre saloni arredati con una mobilia seicentesca.
Tra i principali luoghi da non perdere piazza Ganganelli: la città vanta tra i natali anche un Papa, Antonio Vincenzo Ganganelli, eletto pontefice sotto il nome di Clemente XIV nel 1769. È qui che sorge l’Arco trionfale costruito in suo onore dall’architetto Cosimo Morelli.
Nella piazza dedicata a Clemente XIV degno di nota è anche l’ottocentesco Palazzo Comunale disegnato da Giovanni Benedettini, ancora sede comunale, caratterizzato da un grande orologio.
A Santarcangelo di Romagna è possibile anche intraprendere un viaggio sulle tracce del poeta e sceneggiatore Tonino Guerra. L’artista santarcangiolese, oltre ad avere un museo dedicato alla sua grande personalità, sembra rivivere tra i vicoli dove poesia, parole e disegno si concretizzano in magnificenti fontane: la Fontana della Pigna, situata in Piazza Ganganelli, luogo dove Guerra ha vissuto, è la prima materializzazione della sua arte; la fontana di Prato Sommerso e la fontana i Fiori di Pietra, una accanto all’altra, spiccano all’ingresso del parco Campo della Fiera, mentre in piazza Pedretti sorge la fontana delle Farfalle, proprio accanto al museo “Nel Mondo di Tonino Guerra”. Anche la Fontanella di Francesca da Rimini, nel giardino dell’hotel Il Villino è una delle concretizzazioni del poeta di Santarcangelo.
Altri luoghi da non perdere
Da non perdere Monte di Pietà che fu residenza privata e poi Congregazione di Carità che oggi accoglie eventi culturali e mostre, il MUSAS (Museo Storico Archeologico di Santarcangelo); il Sferisterio, ideato nel XVIII secolo come campo da gioco del pallone al bracciale, che ancora oggi viene praticato insieme allo sport del tamburello; Il Museo degli Usi e Costumi della Gente di Romagna (MET); il Museo del Bottone appartenente alla collezione privata Gallavotti e la Stamperia Artigiana Marchi, dove è possibile ammirare l'unico esemplare di mangano al mondo e acquistare un ricordo della Romagna come le sue tradizionali tovaglie o grembiuli realizzati con l’antica tecnica delle stampe a ruggine.
Mangiare a Santarcangelo di Romagna
Visitare Santarcangelo significa intraprendere un viaggio attraverso i sapori tradizionali della Romagna, nelle diverse osterie e ristoranti che animano la città è possibile gustare un classico piatto di tagliatelle, tra le più rinomate della regione, accompagnate da un buon bicchiere vino Sangiovese o Trebbiano. Pasta e piadine qui vengono ancora realizzate a mano e stese con il mattarello come d’antica tradizione, ma anche gli altri prodotti tipici emiliani, dalla porchetta ai formaggi, al miele, dal pesce fritto alla frutta e alla verdura di stagione, c’è solo l’imbarazzo della scelta.
Eventi da non perdere a Santarcangelo di Romagna
Gli eventi che popolano l’antico borgo medievale sul colle di Giove sono tantissimi. Si parte con la bella stagione, precisamene a maggio, quando i balconi delle principali vie del centro storico e di piazza Ganganelli pullulano di piante, fiori e prodotti artigianali grazie a Balconi Fioriti, manifestazione tradizionale del luogo, una vera e propria festa che celebra la natura con i suoi fiori e i suoi frutti.
Con la calda stagione arriva l’appuntamento, ormai da quasi cinquant’anni con Santarcangelo Festival: l’intera città nei primi di luglio per circa 10 giorni si trasforma in un vero e proprio palcoscenico, ospitando le migliori proposte artistiche, dal teatro, alla danza, alle arti performative, del panorama nazionale e internazionale.
Ad agosto spazio a Bacco con l’evento Calici Santarcangelo, evento che propone una degustazione di vini doc del territorio in un percorso itinerante tra le vie del centro storico. Mentre chiude ufficialmente la bella stagione, il 29 settembre, la festa del santo partono, San Michele, un evento oltre che religioso dedicato all’ambiente e al verde.
Ad aprire le porte sulla stagione invernale è la Fiera di San Martino. Nata come antica fiera del bestiame, è oggi uno degli appuntamenti più importanti dedicati non solo al commercio ma anche alla cultura popolare e al divertimento. Da segnare in agenda anche il palio della Piadina e la Sagra dei Cantastorie.
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