Luogo - Museo
Museo civico di arte contadina
Luogo:
Via Castello, ?, Romagnese (Pavia)
Romagnese, a 59 chilometri da Pavia, è un centro agricolo (dove si coltivano cereali e foraggi) e industriale (dove si fabbricano prodotti meccanici). Anticamente fu un dominio dell'abbazia di San Colombano di Bobbio e feudo del vescovo della stessa città. Nel 1383 il feudo fu acquistato dal condottiero Jacopo Dal Verme, la cui famiglia, tra il XIV e il XV secolo, eresse il castello che da loro prende il nome e che poggia sui resti di un precedente castello di epoca anteriore all'anno Mille. Proprio nella torre del castello di Romagnese trovano locazione gli spazi espositivi del ""Museo dell' arte rurale e degli strumenti agricoli"" (aperto il sabato e la domenica dalle 10,00 alle 12,00 nel periodo estivo; nel periodo invernale è visitabile previo appuntamento presso l’Ufficio Comunale tel. 0383/580001).
L'idea alla base della creazione di questo museo è ritrovare e conservare le tradizioni che rischiano di scomparire, travolte dai ritmi assillanti del mondo contemporaneo e da nuovi modelli di società, sempre più simili a villaggi globali.
Di qui la decisione di recuperare da vecchie abitazioni, stalle e fienili del territorio il maggior numero possibile di materiale per dar vita a un museo, nell’intento di tramandare alle future generazioni il ricordo di un mondo ormai scomparso e di far conoscere come era la vita fra i monti a ridosso dell' Appennino. È stata un' operazione culturale a cui si sono dedicati tutti gli abitanti di Romagnese, uno sforzo comune per salvaguardare la memoria collettiva relativa alla storia e al costume del proprio territorio.
Il museo civico rappresenta inoltre un'iniziativa di notevole interesse tecnico, in quanto conserva utensili, arnesi, attrezzi e macchinari usati un tempo nel mondo agricolo e artigianale del territorio. All'interno di questo museo, infatti, è conservata un’immensa varietà di oggettistica donata dagli abitanti del centro della val Tidone proprio con lo scopo di allestire questa struttura. Tra i reperti più significativi si possono trovare alcuni cimeli storici, come l'angolo di una cucina rurale, il banco e la macchina per calzature, la bicicletta utilizzata dall'arrotino, l'antico banco utilizzato dal barbiere con tutti gli attrezzi necessari per barba e capelli, un telaio manuale.
E ancora: macchine da scrivere antichissime, oggetti utilizzati in agricoltura, diversi tipi di stufe e scaldaletto, arnesi utilizzati dai falegnami e diversi tipi di seghe; martelli, scalpelli, attrezzi utilizzati dai contadini per arare i terreni agricoli. Gli arrnesi utilizzati anticamente dagli artigiani e l'ambiente dove si svolgevano le loro attività sono caratteristici di un momento storico particolare, ricostruito fedelmente nel museo. La bicicletta dell'arrotino, la macchina per filare, gli strumenti del falegname, fotografano momenti di vita lavorativa, così come l'angolo della cucina e quello della toeletta offrono quadri di vita vera e semplice. Semplice come la gente che ha abitato questo borgo medievale, situato a ridosso del monte Penice. È facile notare il grande valore didattico di questo museo, soprattutto per le nuove generazioni, e il suo importante ruolo nella conservazione di un grande patrimonio storico e culturale.