Luogo - Museo
Museo del Mondo piccolo
Luogo:
Roccabianca (Parma)
Il Museo racconta, attraverso le biografie di due protagonisti d'eccezione entrambi fortemente legati a Fontanelle, Giovannino Guareschi e Giovanni Faraboli (fondatore del movimento cooperativo riformista), le vicende storiche e sociali della pianura parmense dalla fine dell'Ottocento fino agli anni Sessanta del Novecento.
Il percorso, connotato anche da soluzioni e materiali fortemente evocativi, si avvale di una appropriata e misurata documentazione visiva e sonora, che utilizza materiali provenienti dall'archivio degli eredi Guareschi, dall'archivio del movimento cooperativo e dall'archivio storico comunale di Roccabianca.
Si dipana così di fronte ai visitatori uno straordinario momento di storia italiana: le lotte sociali di fine Ottocento, le origini dell’industria di trasformazione agroalimentare e le prime esperienze cooperative, le condizioni di lavoro nelle campagne, la complessa vicenda politica del '900 tra l'esperienza drammatica della guerra, di cui Guareschi è uno dei testimoni di primo piano, e il radicalizzarsi delle posizioni nei difficili anni del Dopoguerra. Si intrecciano, nei corridoi e nelle aule dell'antica scuola, memorie personali, suoni e voci, documenti e testi letterari, oggetti di artigianato, in un insieme di grande suggestione che ha suscitato l'attenzione di un pubblico molto numeroso.
Il percorso, connotato anche da soluzioni e materiali fortemente evocativi, si avvale di una appropriata e misurata documentazione visiva e sonora, che utilizza materiali provenienti dall'archivio degli eredi Guareschi, dall'archivio del movimento cooperativo e dall'archivio storico comunale di Roccabianca.
Si dipana così di fronte ai visitatori uno straordinario momento di storia italiana: le lotte sociali di fine Ottocento, le origini dell’industria di trasformazione agroalimentare e le prime esperienze cooperative, le condizioni di lavoro nelle campagne, la complessa vicenda politica del '900 tra l'esperienza drammatica della guerra, di cui Guareschi è uno dei testimoni di primo piano, e il radicalizzarsi delle posizioni nei difficili anni del Dopoguerra. Si intrecciano, nei corridoi e nelle aule dell'antica scuola, memorie personali, suoni e voci, documenti e testi letterari, oggetti di artigianato, in un insieme di grande suggestione che ha suscitato l'attenzione di un pubblico molto numeroso.