Cattedrale di Santa Maria Assunta (Duomo)
L’attuale edificio ha origini molto antiche. La presenza di due pavimenti decorati a mosaico, sovrapposti l'uno all'altro, attesta l’esistenza di due chiese paleocristiane: la prima risalente al IV secolo, la seconda alla seconda metà del VI secolo. Divenne Cattedrale nel VII secolo, quando vi furono trasferite le reliquie del patrono pesarese, San Terenzio, quindi arricchita dai Malatesta e dagli Sforza. Fu rifatta completamente in stile barocco e, successivamente, tra la fine del XIX secolo e gli inizi del XX, l’interno fu riformulato in stile neoclassico da Giovanni Battista Carducci e Luigi Galli, assumendo la fisionomia attuale. La facciata risale al 1282-1312, con mattoni di cotto a vista, e conserva le caratteristiche tipiche dello stile romanico. L’interno, a pianta a croce latina con tre navate suddivise da pilastri, è in stile neoclassico. Nella navata di destra si possono ammirare la Cappella di San Terenzio, dove sono conservate le reliquie del santo e un affresco trecentesco della "Madonna del Popolo"; mentre, nella navata di sinistra, la Cappella del Santissimo Sacramento, con resti marmorei dell’antico battistero. Sulla porta d’ingresso vi è una tela di Marco Benefial (XVIII secolo) raffigurante Maria.