Oriolo

Nato come fortezza difensiva, Oriolo oggi fa parte dei “Borghi più belli d’Italia” ed è Bandiera Arancione del Touring Club.

Come tutti i borghi medievali, nella parte superiore troviamo il Castello Aragonese a pianta quadrangolare, voluto dalla famiglia Pignone del Carretto, il cui stemma - con cinque pigne - è riportato sull’ingresso. Il Castello è rimasto intatto nel tempo e, per questo, è visitabile; al suo interno infatti sono presenti diverse sale espositive che ripercorrono la storia del luogo.

Di fronte al Castello è stata eretta la Chiesa Madre dedicata a San Giorgio, di origine normanna con due leoni che sovrastano il portale d’ingresso; al suo interno, oltre a diverse opere d’arte di grande rilevanza, sono conservate reliquie di San Giorgio e di San Francesco da Paola.

Per conoscere meglio il borgo medievale è necessario passeggiare per le sue vie e scoprirne tanti diversi scorci; nel centro storico è possibile ammirare tanti piccoli edifici religiosi - come la Cappella di San Rocco, la Cappella di San Francesco e la Cappella della Madonna della Virtù - e palazzi nobiliari antichi, tra i quali spicca Palazzo Giannettasio, oggi sede del Museo della Civiltà Contadina. 

Di grande rilevanza è anche il Teatro all’aperto “La Portella” che d’estate ospita numerosi eventi culturali.

Da vedere anche il MUDAM, Museo Diffuso delle Arti e dei Mestieri, un insieme di beni culturali ed oggetti che rappresentano l’identità del borgo passando tra natura, paesaggio e cultura; l’itinerario del Museo parte dal Castello e tocca tanti altri punti di interesse del borgo, come Palazzo Giannettasio, la Casa della Cultura e varie botteghe e negozietti.

Tra i piatti tipici di Oriolo ce ne sono tre che vantano la Denominazione Comunale: il Capretto da latte, solitamente consumato nei periodi di festività; i Taralli con aroma al finocchietto e l’Olio Extravergine d’Oliva.