Morro d'Alba
In provincia di Ancona, a metà strada tra Senigallia e Jesi, si trova Morro d’Alba, da poco entrato a far parte dell’associazione dei “Borghi più belli d’Italia”.
Il borgo medievale è circondato da una cinta muraria a forma pentagonale, scandita da sei bastioni e costituita da un particolare camminamento di ronda, unico nel suo genere, chiamato la Scarpa: un percorso di 300 metri, coperto e fiancheggiato da arcate con una musica in filodiffusione; un tempo era la strada principale del paese, dove si affacciavano le porte e le finestre di edifici privati e civici. Dai finestroni presenti è possibile godere di una meravigliosa vista che arriva fino ai Monti Sibillini. Lungo il camminamento sono presenti anche dei corridoi che lo collegano ad alcune piazze interne, quello che arriva nella piazza principale è riconoscibile in quanto ha un bellissimo soffitto affrescato.
L’ingresso al borgo è scandito da un’unica porta che si apre su Piazza Romagnoli, dove è situata la Chiesa di San Gaudenzio, edificata nel 1700; l’interno è veramente spettacolare: paraste d’oro nelle colonne laterali, un pavimento in pietra rosa e bianca, la teca con le spoglie di Santa Teleucania e la statua di San Michele Arcangelo, patrono del paese.
Di fronte alla Chiesa si trova il Palazzo Comunale, che conserva alcune opere di pregio tra cui il dipinto olio su tela che raffigura L’Incoronazione della Vergine del 1630 di Claudio Ridolfi, e la Torre Civica con il bassorilievo del leone rampante, simbolo di Federico II.
Nel corso dei secoli gli abitanti del paese hanno scavato un complesso labirinto di grotte, collegate tra loro da gallerie, che costituiscono una sorta di seconda città sotterranea; qui oggi ha sede il Museo Utensilia, una raccolta di strumenti della cultura mezzadrile dove sono esposti gli strumenti del fabbro, quelli per la tessitura, per la lavorazione del vino e alcuni manufatti.
Il più famoso prodotto di Morro d'Alba è il vino DOC Lacrima di Morro d'Alba a cui è dedicata anche una Sagra che si svolge nel mese di maggio.