Portobuffolè

Nella zona della Marca Trevigiana, al confine con il Friuli Venezia Giulia, si trova Portobuffolè, uno dei “Borghi più belli d’Italia” insignito anche nelle Bandiere Arancioni del Touring Club.

Su Piazza Ghetto si trova il Duomo, dedicato a San Marco, nato inizialmente come sinagoga e consacrato poi nel 1500; nel corso dei secoli ha subito diverse modifiche e per questo presenta un mix di stili. L’interno è abbastanza semplice: c’è un altare settecentesco, sul quale è posta un’urna con le reliquie di San Gervasio, e una pregiata pala dedicata alla Madonna dipinta nel 1536 da Francesco da Milano.

Accanto al Palazzo Comunale si erge la Torre Civica, l’unica delle sette costruite lungo la fortificazione a essere giunta fino a noi; fu costruita nel X secolo, è alta 28 metri ed è decorata con un orologio; oggi ospita il Museo del Contadino e dell’Artigianato dell’Alto Livenza.

Sotto la Torre Civica c’è il Monte di Pietà, il banco dei pegni istituito dal Senato veneziano nel 1480; l’edificio è decorato con due affreschi cinquecenteschi: uno raffigura la Fama, la Giustizia, la Carità e la Pace, l’altro il Leone di San Marco.

Quella di Gaia da Camino è una delle figure più note di Portobuffolè, citata anche da Dante nel XVI canto del Purgatorio. Qui si trova la sua Casa, decorata con affreschi risalenti al XIV secolo e che raffigurano scene di vita cortigiana, guerrieri e paesaggi.

Altro luogo di culto importante è l’Oratorio di Santa Teresa, un piccolo edificio costruito nel Settecento in stile neoclassico e decorato esternamente con le statue della Fede, della Speranza e della Carità. All’interno, sul soffitto, si trova un affresco raffigurante Il Trionfo di Santa Teresa e un pavimento decorato, mentre sull’altare ci sono tre statue in marmo di Carrara - raffiguranti San Giovanni Battista, la Vergine e Sant’Antonio Abate - e un crocifisso realizzato dall’artista Andrea Brustolon.