Destinazioni - Comune
Chieri
Luogo:
Chieri (Torino)
Chieri (Cher in piemontese) è un comune italiano di 36.300 abitanti della provincia di Torino, in Piemonte. È collocato tra la parte orientale della collina di Torino e le ultime propaggini del Monferrato, a circa 15 chilometri ad est dal capoluogo.
Conosciuta in epoca medievale come la città delle cento torri delle famiglie nobili (oggi quasi tutte abbattute, mozzate o inglobate negli edifici), divenne famosa a livello europeo per la produzione del fustagno e la coltivazione del gualdo che imprimeva alle stoffe una caratteristica colorazione azzurra. A partire dall'Ottocento si specializzò decisamente nell'industria tessile, che divenne il "cuore" pulsante della sua economia arrivando ad impiegare oltre metà dei suoi abitanti.
Negli ultimi decenni il tessile ha subìto un drastico ridimensionamento e la città, con la dismissione delle fabbriche, ha conosciuto un notevole sviluppo residenziale, favorito anche dalla sua felice posizione geografica, che ne ha raddoppiato la popolazione e potenziato i servizi.
Geografia fisica
Territorio
La cittadina è situata ai piedi della collina torinese, ad est del capoluogo, sul margine meridionale delle colline del Po. Idrograficamente il territorio comunale ricade nei due bacini contigui del Banna e del Tepice. Quest'ultimo corso d'acqua attraversa la città, in parte ad alveo coperto.
Storia
Toponimo
L'origine del nome di Chieri è stata oggetto di varie supposizioni e congetture. Una leggenda locale racconta che il nome sarebbe derivato da una battuta fatta nel 1154 da Federico I Barbarossa (trattasi assolutamente di storiella simpatica quanto fantasiosa): dopo aver distrutto la città, avrebbe detto, rivolto alle rovine: "E tu, chi eri ?", Il nome però sembra derivare da Carrea Potentia.
Monumenti e luoghi di interesse
Chiese
Medioevo
Il Duomo è l'edificio religioso più antico ed importante della città, risalente al V secolo.
La chiesa di San Giorgio, situata in una posizione dominante in cima all'omonimo colle, sorge sulle rovine di un antico castello del X secolo. All'inizio del XII fu eretta una chiesa in stile gotico, poi distrutta da un incendio nel 1412. La nuova chiesa venne ricostruita rivolta verso la città ed è affiancata da un campanile a pagoda. L'attuale facciata risale al 1752 ed è opera di Bernardo Antonio Vittone.
chiesa di San Domenico
La chiesa di San Domenico, risalente al XIV secolo e unita al vicino convento. Inizialmente era una chiesa architettura gotica a tre navate, ma nel corso del XIV secolo vennero costruite ai suoi fianchi numerose cappelle patrizie, se si osserva la facciata si può notare come non è lineare e piatta ma segue l'andamento delle antiche mura di protezione della città. La chiesa conserva diversi antichi tesori, tra cui pregiate opere del Moncalvo, la Resurrezione di Lazzaro e della Moltiplicazione dei pani, al quale fu affidata nel 1614 la decorazione del coro. Vi sono inoltre presenti opere dello Spanzotti. Di pregevole interesse è "la madonna del latte" affrescata sulla prima colonna di sinistra, rappresenta l'allattamento del bambino da parte della Madonna.
La chiesa di San Guglielmo risale al XIII, in cui nel 1328 si riunì il Consiglio di Credenza, l'organo più importante della Repubblica Chierese.
La chiesa di San Leonardo Nuovo, costruita nel Quattrocento, a tre navate con volta retta da colonne piriformi. Venduta durante l'occupazione francese, nell'Ottocento venne trasformata in officina, cappella inizialmente eretta dall'ordine dei cavalieri Templari come centro di assistenza ai pellegrini, successivamente dopo il 1313 (con la disfatta dell'ordine Templare) la cappella venne utilizzata dai cavalieri di Gerusalemme nati ai tempi della terza crociata con il compito di difendere i pellegrini nella città santa. In seguito a recenti restauri è possibile osservare, all'interno della cappella, la rappresentazione della passione di Cristo dipinta lungo le volte da autore ignoto.
Periodo barocco
Il santuario dell'Annunziata risale al secondo Seicento. Sorge sul luogo occupato in precedenza da una cappella quattrocentesca, costruita attorno ad un affresco raffigurante l'Annunciazione alla quale si attribuirono virtù miracolose, quando nel 1651 un giovane sordomuto riacquistò la parola dopo aver pregato di fronte ad esso. Grazie a questo episodio si decise la costruzione del moderno santuario, tra il 1651 ed il 1655 su progetto di Andrea Costaguta, architetto di Madama Reale Maria Cristina.
La chiesa di San Filippo risale anch'essa all'epoca barocca; costruita tra il 1664 ed il 1673 su disegni dell'architetto di Lugano Antonio Bettini. La facciata invece è risalente al secolo XVIII, non fu realizzata dal chierese Mario Ludovico Quarini, come si legge presso alcuni autori. La chiesa è ad una sola navata con quattro cappelle laterali; la decorazione a stucco è di Pietro Somazzi. Nella prima si trova una tela di Claudio Beaumont, raffigurante San Francesco di Sales che prega la Vergine.
La chiesa dei Santi Bernardino e Rocco realizzata tra il 1675 e 1683 ed ampliata nel 1694 su progetto di Bernardino Quadri, il quale morì prima di completare i lavori. Vennero ripresi solo nel 1740 quando Bernardo Antonio Vittone eresse la cupola, terminando i lavori nel 1792 con la facciata del Quarini. Nella chiesa sono conservate diverse opere del Moncalvo tra cui una Incoronazione della Madonna, nella quale il pittore ha raffigurato sullo sfondo Chieri, così come appariva alla fine del Cinquecento.
Fra le altre chiese realizzate nel periodo barocco troviamo la chiesa di Santa Margherita, terminata nel 1671 su progetto di Francesco Lanfranchi e la chiesa di Santa Maria della Pace terminata attorno al 1660.
XVIII secolo
La chiesa di Sant'Antonio Abate, venne edificata sul sito di una precedente chiesa gotica. Il progetto venne affidato prima al Juvarra, ma a causa delle scarse risorse economiche venne rimandato al 1767 e commissionata all'architetto Giuseppe Giacinto Bays, al quale si pose la condizione di rispettare il progetto juvarriano. La chiesa è a navata unica con cappelle laterali, la volta ornata con stucchi e centro dipinta con la Gloria di Sant'Antonio, opera del pittore Vittorio Blanseri, un allievo del Beaumont.
Chiesa di Sant'Andrea
La chiesa di Sant'Andrea, era considerata dallo stesso Filippo Juvarra uno dei suoi capolavori. Venne costruita tra il 1728 ed il 1733 accanto all'omonimo convento. Durante l'occupazione francese venne adibita a cotonificio. Fu distrutta nel 1811 per evitare che fosse nuovamente adibita al culto.
Palazzi
Tra i più importanti palazzi, archi, ville d'epoca possiamo annoverare:
Palazzo Mercadillo, costruito nel Quattrocento, poi palazzo comunale, infine asilo Sant'Anna
Palazzo Opesso, trasformato in carcere nel 1750 fino al 1960
Palazzo Valfre
Palazzo Biglione
Palazzo Costa
Palazzo Buschetti, detto il medioevale costruito nel XV secolo e restaurato nel Seicento
Palazzo Visca, d'epoca rinascimentale
Palazzo Broglia, tanto sontuoso da ospitare nel 1310 l'imperatore Enrico VII di Lussemburgo. L'edificio non esiste più.
Palazzo Tana, di aspetto tardo gotico, ma ampiamente rimaneggiato nel XVI secolo
Palazzo Robbio, costruito nel 1615
Palazzo Benso
Palazzo Pamparato, di cui è notevole il bel portale scolpito
Torre di casa Ferrero, sita nei pressi dell'incrocio tra la centralissima via Vittorio Emanuele e piazza Cavour, è l'unica torre delle "centotorri" integralmente sopravvissuta sino ai giorni nostri
Ospedale Maggiore di Santa Maria della Scala
Museo di antichità aperto nel 1961 nel Municipio, l'antico convento di San Francesco
Villa Passatempo.
La Moglia, uno dei più notevoli esempi di villa settecentesca costruita nel Piemonte dal Chevalley
Il Cipresso, villa collinare rimaneggiata da Bernardo Vittone nel Settecento
L'arco di piazza Umberto I
È una delle più note e tipiche costruzioni della città, conoscendo nei secoli diverse modificazioni. Eretto nel 1580, in onore di Emanuele Filiberto, il quale morì quando ancora l'arco non era terminato. Nel 1586, per la nascita di Filippo Emanuele, primogenito di Carlo Emanuele I, l'arco subì i primi restauri. Nel 1761 un nuovo crollo rese necessario un consistente rifacimento affidato al Vittone. Nel 1837, venne sottoposto ad un nuovo restauro e nel 1876 vi venne posto un orologio.
Gli ultimi importanti restauri sono stati effettuati negli anni 2001-2002
Il museo enologico
A Chieri, nella frazione Pessione ha sede il Museo "Martini" di storia dell'Enologia, creato da Lando Rossi di Montelera, proprietario della Martini & Rossi, noto stabilimento famoso nel mondo per la produzione di Vermouth. Diviso in 16 sale i reperti sono organizzati in modo da permettere al visitatore di prendere visione delle forme e dei modi assunti dalla cultura del vino nelle diverse civiltà succedutesi dall'antichità ad oggi, per un arco di tempo di venticinque secoli.
La comunità ebraica di Chieri
Chieri fu sede, tra il XV e il XX secolo, di una delle più fiorenti comunità ebraiche del Piemonte. A testimonianza della presenza ebraica a Chieri rimangono, oltre all'edificio del ghetto, tre cimiteri (in vicolo Santo Stefano in più antico, poi quello di via Nostra Signora della Scala, che affacciava sulla strada statale n. 10 e quello contemporaneo nel Cimitero generale).
Media
La città e il suo circondario dispongono di un bisettimanale, il Corriere di Chieri e dintorni, fondato nel 1945 che alterna notizia di cronaca e cultura locali.
Istruzione
In città sono presenti tre scuole superiori:
Il liceo Augusto Monti, con indirizzi classico, scientifico e linguistico
L'istituto tecnico professionale Bernardo Vittone
Il Liceo Paritario Blaise Pascal.
Biblioteca
La città è sede della biblioteca civica "Nicolò e Paola Francone". L'incarico di progettazione per la ristrutturazione dell'edificio e per l'arredamento, è stato affidato all'arch. Gianfranco Franchini, di Genova, esperto in biblioteche, che ha rinnovato tutti gli arredi con criteri di funzionalità, considerando di primaria importanza caratterizzare l'allestimento interno della Biblioteca con manufatti integrati con lo stile “anni cinquanta” tipico dell'ex-cotonificio Tabasso. [3]
Persone legate a Chieri
Luigi Fantini, Vescovo di Fossano e Senatore del Regno di Sardegna
Giuseppe Avezzana, eroe risorgimentale nativo di Chieri
Michele Benente, ciclista degli anni 1930 nato a Chieri
San Giovanni Bosco, presbitero. Studiò nel seminario di Chieri e qui visse dal 1831 al 1841
Leo Chiosso, paroliere
Pompeo Colajanni, partigiano e politico
San Giuseppe Benedetto Cottolengo, presbitero. Morì di tifo a Chieri nel 1842, ospite nella casa del fratello Luigi.
Enrico di Rovasenda, presbitero, qui visse dal 1929 al 1954
Silvio Geuna, giornalista, partigiano e politico
Matteo Gribaldi Moffa, giureconsulto
David Levi, poeta, patriota e politico del XIX secolo, nato a Chieri
Alberto Maso Gilli, pittore e incisore italiano (Chieri 1840 - Calvi 1894). A Roma fu direttore artistico della R. Calcografia nazionale.
Beata Maddalena Morano, religiosa
Luchino Pascalis, medico e archiatra dei Duchi di Savoia
Mario Ludovico Quarini, architetto del Re di Sardegna, allievo di Bernardo Antonio Vittone (Chieri 1736-Torino 1808)
Roberto Rosato, calciatore della nazionale italiana e vicecampione del mondo nel 1970, nato e cresciuto a Chieri
Marta Tana, nata a Chieri nel 1550, madre di San Luigi Gonzaga
Luigi Visintin, geografo e cartografo
Andrea Bermani, attore italiano, nato e cresciuto a Chieri
Ernesto Olivero, 1940, costruttore di pace e scrittore, fondatore del Sermig. Ha vissuto e studiato a Chieri, dove tuttora abita
Mino Caudana, 1905, giornalista e sceneggiatore
Claudio Marchisio, 1986, centrocampista della Juventus e della nazionale italiana di calcio, cresciuto e sposatosi a Chieri
Paola Mastrocola, 1956, scrittrice
Teofilo Rossi di Montelera, divenuto sindaco di Torino dal 1909 al 1917
Angelo Vasino, (1916-2008), Gran Commendatore Tessile
Bruno Casalegno(27-maggio 1932-7 luglio 2006), presidente per più di 20 anni della Pro Chieri. Importante per lo sviluppo delle feste della città e della famosa vija di Chieri.
Silvio Vigliaturo, artista, pittore specializzato in vetro fusione.
Economia
Secondo il Censimento Istat del 2001, nel comune di Chieri sono presenti: 804 attività industriali con 4.231 addetti pari al 37,71 % del totale della forza lavoro, 1424 attività di servizio pari al 37,07% e 166 attività amministrative con 2.830 addetti pari al 25,22%. Complessivamente sono occupati 11.220 persone, pari al 34,140 % del numero totale degli abitanti.
Sarebbe proprio Chieri la città ad aver dato i natali al blue jeans: infatti già nel XV secolo in città si produceva un tipo di fustagno di colore blu che veniva esportato attraverso il porto di Genova, dove questo tipo di tela blu era usata per confezionare i sacchi per le vele delle navi e per coprire le merci nel porto; il nome inglese deriverebbe, secondo alcuni, dal termine blue de Genes, ovvero blu di Genova.
Sport
Pallavolo
La squadra locale di pallavolo femminile, il Chieri Volley, è nella serie A1 del campionato professionistico nazionale
Calcio
La principale squadra di calcio è l'Associazione Sportiva Dilettantistica Chieri Calcio 1955. Dopo avere sempre militato nelle serie minori ha raggiunto per la prima volta l'Interregionale nel 1960-1961 militandovi per qualche anno. Ci ritornò nel 1989-1990, salvandosi l'anno dopo e arrivando ultima nel 1992 in un girone che comprendeva anche la Pro Vercelli e la Pro Patria. Nel corso degli anni novanta il Chieri disputò alcuni campionati di Eccellenza, sfiorando la promozione in Serie D nella stagione 1997-1998 dopo uno spareggio perso contro l'Acqui.
Nel 2009 arriva 13º in Eccellenza e retrocede, ma acquista il titolo sportivo della Rivarolese. Ritorna dopo 17 anni in Serie D militando nel Girone A.
Oltre a questa società di calcio vi è anche un'altra società che milita in una categoria minore: l'A.S.D. Sangiacomo Chieri, nata nel 1985 all'interno della parrocchia di San Giacomo. Quest'altra squadra, partendo dalla Terza Categoria, è cresciuta di anno in anno fino a conquistare nel 2008 la vittoria della Coppa Piemonte di Prima Categoria. Grazie a questo risultato è passata a giocare di diritto in Promozione. L'A.S.D. Sangiacomo Chieri ha anche un folto settore giovanile e una Scuola Calcio.
Trasporti
Autobus: La città è quasi del tutto servita da autobus GTT che arrivano anche a Torino (Linea 30) e la linea urbana 1 e 2 che servono il territorio ubano.
Aereo: Gli aeroporti più vicini sono quelli di Cuneo-Levaldigi e Torino-Caselle.
Autostrade: Collegata tramite le uscite di Santena e Villanova d'Asti della tangenziale sud di Torino. È anche in progetto una tangenziale est.
Strade: La città è attraversata dalla Strada statale 10 Padana Inferiore, tra Torino e Asti.
Ferrovie: Il comune dispone di due stazioni: una a Chieri (zona Campo Archero) che la collega con Trofarello; l'altra nella frazione di Pessione che fa parte della ferrovia Torino-Asti-Genova.
Amministrazione
Gemellaggi
Épinal, dal 1999
Nanoro
Tolve
Adria
Evoluzione demografica
Abitanti censiti Romania 2.035 - 5,61%
Note
^ Dato Istat - Popolazione residente al 31 luglio 2011.
^ (Fonte Plinio il Vecchio "Naturalis Historia", libro III cap 49: "49 ab altero eius latere ad Padum amnem Italiae ditissimum omnia nobilibus oppidis nitent, Libarna, Dertona colonia, Iria, Vardacate, Industria, Pollentia, Carrea quod Potentia cognominatur, Foro Fulvi quod Valentinum, Augusta Bagiennorum, Alba Pompeia, Hasta, Aquis Statiellorum. haec regio ex discriptione Augusti nona est. patet ora Liguriae inter amnes Varum et Macram CCXI p.")
^ l'antica "Cher" celtica
^ all'interno del quale già esisteva una cappella dedicata al santo
^ Bolandrini, 2011,l 399.
^ Pittore torinese al quale si deve gran parte della decorazione di Palazzo Reale
^ che probabilmente realizzò anche il palazzo Balbiano di Colcavagno
^ Il campanile fu distrutto solo nel 1821
^ Annie Sacerdoti, Guida all'Italia ebraica, Marietti, Genova, 1986
^ bisettimanale Corriere di Chieri del 23/09/2011
^ .[1] sito Ufficiale della squadra
^ [2] Sito della Lega di Serie A femminile
^ Statistiche I.Stat - ISTAT; URL consultato in data 28-12-2012.
Bibliografia
Il Piemonte paese per paese - Ed. Bonechi - 1993
I Castelli del Piemonte Gribaudo-Lorenzo Fornaca Editore Asti 1999/2005
I Castelli della provincia di Torino-Sabina Fornaca-Gribaudo L.Fornaca editore Asti 2005.
Beatrice Bolandrini, I Somasso e i Papa. Due dinastie di stuccatori a Torino nel Sei e nel Settecento, in Giorgio Mollisi (a cura di), Svizzeri a Torino nella storia, nell'arte, nella cultura, nell'economia dal Cinquecento ad oggi, «Arte&Storia», anno 11, numero 52, ottobre 2011, Edizioni Ticino Management, Lugano 2011.
Voci correlate
Stazione di Chieri
Pessione
Stazione di Pessione
Filovia Torino-Chieri
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Collegamenti esterni
Duomo di Chieri