Destinazioni - Comune

Camandona

Luogo: Camandona (Biella)
Camandona (Camandon-a in piemontese) è un comune sparso italiano di 375 abitanti della provincia di Biella, in Piemonte. La sede comunale è collocata nella frazione Bianco. Geografia Geografia fisica Il territorio di Camandona si allunga in direzione nord-ovest/sud-est ed è collocato nella parte alta del bacino dello Strona di Mosso. La quota più bassa (500 m circa) si raggiunge nei pressi di questo torrente, che segna il confine a sud-est con il comune di Callabiana e a sud con quello di Pettinengo; il rio Overa segna invece verso nord-est il confine con Veglio. A monte il territorio comunale si spinge fino a quota 1400 circa, nei pressi della Panoramica Zegna. Fa inoltre parte del comune un'isola amministrativa montana in Valsessera che si estende dal fondovalle alla Cima dell'Asnas. Classificazione sismica: zona 4 (sismicità molto bassa) Storia Camandona fu nel Medioevo un alpeggio, la cui occupazione permanente è documentata a partire dal 1446. L'esistenza di una parrocchia risale almeno al 1530, mentre il comune divenne autonomo solo il 16 dicembre 1627. Il 26 agosto 1722 Camandona fu smembrata dal feudo di Mosso, a cui apparteneva, per divenire un feudo a sé stante, affidato al Conte Giovanni Battista Marchisio. Il 15 dicembre 1798 venne eretto in piazza l'albero della libertà; nel 1821, con la restaurazione, Camandona entrò a far parte del mandamento di Mosso. Nel 1945 nel territorio comunale si svolsero sanguinosi scontri tra i partigiani attivi in zona e le forze nazifasciste. Tra i partigiani che presero parte alle ostilità avrà nel dopoguerra particolare notorietà Edgardo Sogno, la cui famiglia era originaria del paese. Nel 1964 vi vennero aggregate le borgate Pianezze, già suddivise fra i comuni di Bioglio, Pettinengo e Valle San Nicolao. Toponimo Il nome del comune deriva forse dal piemontese Cà bandonà (casa abbandonata): la zona era infatti in origine un alpeggio occupato solo temporaneamente e durante la cattiva stagione veniva, appunto, abbandonato dagli allevatori. Simboli Lo stemma comunale è uno scudo troncato con il campo superiore azzurro con una mucca pezzata su pianura verde, quello inferiore rosso con un castagno; la divisione e la bordatura sono dorate, ed attorno stanno fronde verdi, elemento decorativo esterno tipico degli stemmi comunali. Monumenti e luoghi d'interesse Architetture religiose Chiesa parrocchiale SS. Grato e Policarpo; risalente al XVI secolo, il suo interno venne interamente affrescato negli anni 1864-1865 dal pittore Antonio Ciancia di Caprile. La massiccia torre campanaria in pietra ha una pendenza di circa 70 cm originatasi in seguito all'assestamento del terreno sul panoramico poggio dove è costruita. Oratorio in frazione Governati; la costruzione risale al 1343, ma fu rimaneggiata nel XVIII secolo; è intitolato ai santi Sebastiano e Fabiano. Santuario del Mazzucco, situato a 919 metri di quota e dedicato a Sant'Anna. Architetture civili Palazzo Sogno; costruito in frazione Falletti nel 1776 fu dimora della famiglia Sogno. L'edificio richiama strutturalmente e stilisticamente i manoirs della Provenza. Diga di Ponte Vittorio, al confine con Callabiana. Aree naturali L'isola amministrativa montana che il comune di Camandona possiede in Valsessera è compresa nel Sito di Interesse Comunitario (SIC) della rete europea Natura 2000 “Val Sessera” (codice IT1130002). Società Evoluzione demografica Abitanti censiti Etnie e minoranze straniere Al 31 dicembre 2010 gli stranieri residenti a Camandona erano 19. La nazione d'origine più rappresentata era la Romania: 15 Istituzioni, enti e associazioni Associazione Culturale ex Asilo Clelia Ferrua Pro loco I Cantori di Camandona Gruppo Alpini Squadra A.I.B. (anti incendi boschivi) Sci club "I lupi della melia" Raccolta differenziata Vige il sistema di raccolta differenziata dei rifiuti urbani. Dati: Cultura Istruzione Nel territorio comunale da tempo non sono presenti scuole pubbliche. Il comune fornisce agli alunni che frequentano le scuole dell'infanzia, elementari e medie inferiori un servizio di scuolabus per il trasporto presso le scuole della zona e la mensa. Il comune era un tempo dotato di un asilo e scuole elementari autonome; a partire dal 2011 nell'edificio dell'ex-asilo è attivo un ostello, con 18 posti letto distribuiti su cinque camere. Persone legate a Camandona Rebecco Valdemiro Catella (1887-1948), imprenditore e ingegnere ferroviario, considerato il padre delle ferrovie del Siam. Trasferitosi in Thailandia lavorò nelle ferrovie di stato ottenendo nel 1921 il grado di ingegnere di divisione; nel 1927 gli fu conferito dalla Corona del Siam l'Ordine dell'Elefante Bianco. Nel 1935 fece ritorno in Italia dove fu attivo come imprenditore edile ed ottenne l'onorificenza di Cavaliere della Corona d'Italia. Famiglia Cecidano: storica famiglia di Camandona che espresse personaggi di rilievo in campo medico e giuridico nonché diversi imprenditori di successo e importanti ecclesiastici. Tra essi possono essere ricordati Giovanni Mattia Cecidano (1725 - 1791), che fu consulente privato di Vittorio Amedeo III di Savoia ed elemosiniere della regina, e Cerare Cecidano (1752 - 1810), celebre avvocato del tempo il quale fu nominato nel 1797 intendente generale delle finanze del Regno di Sardegna ed investito nel 1788 del titolo di conte di Borgomale. Gli abitanti di Camandona, secondo quanto afferma Goffredo Casalis nel suo Dizionario del 1840, conservavano grata ricordanza della famiglia, che fu assai benemerita così del comune, come della chiesa parrocchiale. Guglielmo Guelpa (1851-1930) medico e scienziato; fu insignito nel 1927 del titolo di Cavaliere (Chevalier) della Legion d'Onore per i suoi cinquantennali studi medici, in particolare sul diabete, la gotta e le relative terapie. Nel 1924 gli era anche stata proposta la nomina a senatore del Regno d'Italia; Guelpa, che da tempo lavorava a Parigi, declinò l'offerta perché la residenza all'estero gli avrebbe impedito lo svolgimento delle funzioni connesse alla carica. Luigi Guelpa (1843-1911), la cui famiglia è originaria di Camandona. Edgardo Sogno, (1915-2000), anch'egli di famiglia originaria di Camandona; la sua salma è tumulata nel cimitero del paese. Eventi La festa di Sant'Anna si svolge tutti gli anni l'ultima settimana di luglio e dura in genere parecchi giorni. Un tempo i festeggiamenti si tenevano al santuario del Mazzucco ma oggi molte delle iniziative legate alla festa vengono organizzate nei vari borghi che compongono il comune e, in particolare, nella panoramica piazzetta di frazione Falletti. Si tratta di un evento con almeno un secolo di tradizione; basata in gran parte sul volontariato della Pro Loco di Camandona, la festa attrae migliaia di persone da tutto il Biellese. Geografia antropica Il capoluogo comunale (Bianco) e la maggior parte delle frazioni che compongono Camandona è situata attorno a quota 800 metri su una fascia che domina il solco vallivo della Strona, piuttosto incassato. Poco a monte di Falletti-Guelpa, la più occidentale di queste frazioni, si trova il Santuario del Mazzucco, risalente al XVII secolo e dedicato a Sant'Anna e alla Madonna delle Grazie. Ricade parzialmente nel territorio del comune anche l'invaso artificiale di Ponte Vittorio, formato da una diga che sbarra il torrente Strona. Infrastrutture e trasporti Strade Il centro comunale di Camandona è collegato al resto del Biellese da due strade provinciali: la SP 105 Andorno - Mosso Santa Maria e la SP 107 di Camandona. Amministrazione Gemellaggi Camandona dal 2011 è gemellata con: Faucigny (Alta Savoia) Altre informazioni amministrative Il comune fa parte della Comunità montana Val Sessera, Valle di Mosso e Prealpi Biellesi, mentre fino al 2010 apparteneva alla Comunità montana Valle di Mosso, abolita in seguito all'accorpamento disposto dalla Regione Piemonte nel 2009. Galleria fotografica Note ^ Dato Istat - Popolazione residente al 31 dicembre 2010. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF) in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Ente per le Nuove Tecnologie, l'Energia e l'Ambiente, 1 marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012. ^ A monte del bacino di Ponte Vittorio il confine tra i due comuni è segnato dal rio Barguso, un affluente di destra dello Strona ^ Carta Tecnica Regionale raster 1:10.000 (vers.3.0) della Regione Piemonte - 2007 ^ Le zone sismiche in Italia: Piemonte, statistica 2006, www.abspace.it (consultato nel maggio 2014) ^ a b c d Comuni della Provincia di Biella, AA.VV, Nerosubianco edizioni, Cuneo 2005 ^ a b Nuova guida di Biella e Provincia; Gabriella Giovannacci Amodeo, Libreria Vittorio Giovannacci, Biella, 1994 ^ Grazie dissi. Questi posti li conosco molto bene e a Camandona ho delle armi. A te serve di più. Poi mi avviai sulla mulattiera a passo svelto. In meno di due ore potevo essere a casa. (frase tratta da Guerra senza Bandiera, ed. Il Mulino, Bologna, 1995, pag. 124) ^ Decreto del presidente della Repubblica 16 dicembre 1964, n. 1550, in materia di "Distacco delle omonime borgate Pianezze, rispettivamente, dai comuni di Bioglio, Pettinengo e Valle San Nicolao con aggregazione al comune di Camandona (Vercelli)." ^ Siti di Importanza Comunitaria (SIC), Regione Piemonte, lista on-line su gis.csi.it (consultato nel novembre 2012) ^ Statistiche I.Stat - ISTAT; URL consultato in data 28-12-2012. ^ ISTAT, cittadini stranieri al 31 dicembre 2010. URL consultato il 3 ottobre 2011. ^ Dati sulla raccolta dei rifiuti - Comune di CAMANDONA (BI), Consorzio Consorzio Smaltimento Rifiuti Area Biellese, Anno 2012; on-line su www.sistemapiemonte.it ^ Asili e Scuole http://www.comune.camandona.bi.it (consultato nel luglio 2012) ^ Ostello di Camandona, pieghevole on-line in .pdf su [1] (consultato nel luglio 2012) ^ a b c I personaggi illustri, pagina web sul sito istituzionale del comune ww.comune.camandona.bi.it (consultato nel luglio 2102) ^ Dizionario geografico storico-statistico-commerciale degli stati di S. M. il Re di Sardegna, Goffredo Casalis, ed.Forni, 1840, vol. 6 pag. 343 ^ Repubblica, 9 agosto 2000, pagina 3, sezione: Torino ^ Camandona - festa di Sant'Anna 2013; sito istituzionela www.comune.camandona.bi.it (consultato nel gennaio 2014) ^ Comune di Camandona - Liste e risultati, La Repubblica,www.repubblica.it (consultato nel giugno 2014) ^ Relazione e note sulla visita a Faucigny del 19 novembre 2011 da parte degli Amministratori di Camandona, relazione in .pdf sul sito istituzionale del comune di Camandona www.comune.camandona.bi.it (consultato nel luglio 2012) Bibliografia Colonie alpine per fanciulli poveri in Torino sotto l'alto patronato di S. M. la regina Margherita : primo esperimento di colonie alpine in Camandona (estate 1892), tip. lit. Camilla e Bertolero, Torino, 1893 Nuova guida di Biella e Provincia, Gabriella Giovannacci Amodeo; Libreria Vittorio Giovannacci, Biella, 1994 Guerra senza Bandiera, Edgardo Sogno, Il Mulino, Bologna, 1995 Alle origini di Camandona, Ilario Guelpa Piazza; tipografia Ramella, Biella, 1998 Comuni della Provincia di Biella, AA.VV, Nerosubianco edizioni; Cuneo, 2005 Voci correlate Santuario del Mazzucco Lago di Ponte Vittorio Altri progetti Wikiquote contiene citazioni di o su Camandona Commons contiene immagini o altri file su Camandona
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