Destinazioni - Comune

Calasetta

Luogo: Calasetta (Carbonia-Iglesias)
Calasetta (Câdesédda in ligure tabarchino, Cal 'e Sèda in sardo) è un comune italiano di 2.861 abitanti della provincia di Carbonia-Iglesias in Sardegna. Situato sull'isola di Sant'Antioco dell'arcipelago del Sulcis è inoltre un comune onorario della provincia di Genova. È nota come «la bianca», per il colore prevalente delle abitazioni. Sono caratteristici il bianco calce, appunto, l'azzurro del cielo e del mare, e il verde dei ginepri sulle spiagge. Geografia fisica Il territorio comunale costituisce la parte nord-occidentale dell'Isola di Sant'Antioco, ed è formato da basse colline con coste scoscese a falesie verso ovest, mentre ad est la costa è bassa e caratterizzata da un golfo marino di bassa profondità, che separa l'isola dalla Sardegna. Nella parte esterna (lato ovest), vi sono poche spiagge di ampie dimensioni (sebbene rinomate), soggette, soprattutto quelle esposte a maestrale, ad imponenti mareggiate invernali. Cale, coste e spiagge del comune Nel litorale del Comune di Calasetta, partendo da est verso ovest e poi da nord verso sud, si hanno le seguenti cale, coste e spiagge più conosciute: Costa Punta Dritta Spiaggia di Cirdu Spiaggia Giunchera (cioè: giuncaia) Spiaggia Cussorgia (cioè: pascolo) Costa Punta Rosariedda o Rosarieddu Spiaggia Tupei Porto di Calasetta Molo Portuale dei Traghetti Riva Banchine dei Pescatori Molo Punta dell'Isolotto Riva La Marina di Calasetta Riva Porticciolo Turistico Spiaggia Sottotorre (Sutta Tore) Costa Punta di Manca (Punta Manca) Spiaggia Le Saline o Salina Costa Punta della Salina Calette di Punta Salina Spiaggia Grande Costa Punta Maggiore o Perdas Nieddas (cioè: pietre nere): vi è un'interessante vecchia tonnara Costa Mangiabarche con vecchio faro e vecchie batterie Costa Nido dei Passeri con i scenografici tre Fariglioni Costa Macari o Maccari con la lunga scogliera di alte falesie (da 20 m. a 40 m.) Costa La Vedetta con alte falesie (da 20 m. a 40 m.) Costa Punta Caragoli con alte falesie (da 20 m. a 40 m.) Cala e grotta dei Tuffi Costa Giuanneddu Mei con alte falesie (da 20 m. a 40 m.) Costa Grottoni dei Colombi Costa Arcu de Mercureddu Costa Mercureddu Costa e spiaggia Cala Lunga Clima Il clima e la situazione geografica di Calasetta sono completamente comprese in un clima definibile come mediterraneo caldo, con inverni tiepidi o freschi, umidi ed a volte ventosi, (vento prevalente il maestrale), e con estati molto calde, molto soleggiate ed aride, con un intervento fortemente moderatore delle temperature massime recato dai venti marini. La piovosità estiva è ridottissima, fatto che limita la vegetazione estiva delle erbacee (abbondantissime e fiorite in inverno), e privilegia invece la vegetazione a macchia mediterranea, bassa sul lato ovest, a ginepro, mirto, lentisco, rosmarino, e palma di San Pietro. La parte orientale ha una vegetazione a macchia più alta ed è quella che alloggia la maggior parte delle coltivazioni. Storia La popolazione di Calasetta è un'isola linguistica tabarchina (variante della lingua ligure), come la prospiciente Carloforte sulla vicina Isola di San Pietro; questa peculiarità culturale è dovuta alla colonizzazione e fondazione del paese da parte di coloni liguri provenienti dalle coste tunisine. Alla metà del 1500 un gruppo di liguri, partiti da Pegli (presso Genova) partirono per la piccola isola di Tabarka vicina alla costa della Tunisia, al seguito dei Lomellini, cospicuo casato genovese, che aveva avuto una concessione sul posto, per praticare commerci e la pesca del corallo. Alla metà del 1700, essendo divenuta meno redditizia la pesca del corallo, ed essendo peggiorati i rapporti con i tunisini, i coloni abbandonarono la Tunisia ed ottennero dal re di Sardegna le concessioni a costituire insediamenti; il primo, nel 1738, nell'isola di San Pietro con la costituzione di Carloforte, e quindi poi di Calasetta in una parte pressoché disabitata dell'isola di Sant'Antioco. Il Re affidò all’ordine religioso dei Santi Maurizio e Lazzaro, che nel 1758 aveva ottenuto in feudo il territorio di Sant'Antioco, il compito di guidare l'insediamento di Calasetta. L'insediamento fu costituito formalmente nel 1770. La successiva immigrazione di alcuni coloni piemontesi, finita con un sostanziale fallimento, in una situazione sanitaria durissima, (il paese fu decimato nei primi anni da ripetute terribili epidemie), produsse comunque un prezioso afflusso di tecniche culturali di coltivazione della vite, sviluppando così una autonoma pregevole capacità nella produzione agricola, ed in particolare nella produzione del vino di alta qualità. La poche persone di origine piemontese che riuscirono a resistere ed a sopravvivere, furono comunque rapidamente e completamente assorbite dalla comunità tabarchina. Per il comune passaggio per la piccola isola tunisina di Tabarca la popolazione di Calasetta, in analogia con quella della vicina Carloforte, definisce sé stessa come tabarchina, e la lingua ligure parlata a Calasetta è detta "tabarchina" . Il 27 maggio 2006 Calasetta è stato riconosciuto come comune onorario dalla Provincia di Genova in virtù dei legami storici, economici e culturali con il capoluogo ligure. È inoltre gemellata con Genova Pegli dal 2006. Toponimo L'origine del nome ancora è incerto. Sedda, in sardo, significa sella di cavallo: esaminata la configurazione del territorio si può dire che posta la zona della torre quale punto più alto del paese (di una sella) i lati discendenti (della stessa possono essere) quelli verso il porticciolo e la zona attigua alla spiaggia sotto torre come lati tali da raffigurare una sella di cavallo da cui forse il nome del paese. Alcuni attribuiscono, invece, l'origine a "Cala della seta", per via della "seta di mare", ovvero il bisso. Società Evoluzione demografica Abitanti censiti Lingue e dialetti A tutti gli effetti il tabarchino è un dialetto del ligure. Ad effetto della cultura sviluppata a maggior livello di tipo contadino, e per il contatto in contiguità culturale con la popolazione sarda, con cui condivide l'Isola di Sant'Antioco, la lingua di Calasetta ha acquisito, comunque in misura maggiore rispetto a Carloforte, diversi termini linguistici sardi. Peraltro la minore apertura ai traffici marittimi rispetto a Carloforte, e la peculiare caratteristica conservatrice della cultura contadina, ha permesso un migliore mantenimento, rispetto a Carloforte (oggetto di maggiori contatti con l'evoluzione del linguaggio della Liguria), di alcune particolari notazioni del dialetto ligure nella forma arcaica. È da sottolineare tuttavia che la coesistenza con le popolazioni di origine sarda e le diverse assunzioni linguistiche dal sardo, hanno prodotto nei fatti che il dialetto tabarchino parlato a Calasetta è sostanzialmente diverso in pronuncia e in alcuni tratti semantici rispetto a quello utilizzato a Carloforte, dove si è mantenuto invece globalmente in una forma più aderente al pegliese di origine. Ad un esperto osservatore esterno la lingua appare per diversi aspetti analoga, ma non uguale, a quelle ad oggi usate nel genovesato e nella prima Riviera di Ponente ligure, con conservate alcune forme linguistiche liguri antiche. Persone legate a Calasetta Pietro Belly (... - Torino, 14 luglio 1791), sottotenente del Regno sabaudo e ingegnere, fu progettista della pianta urbana di Calasetta negli anni della sua fondazione. Paride Rombi (Calasetta, 1920 - Napoli, 1997), giurista, scrittore (premio Grazia Deledda). Bruno Rombi (Calasetta, 1931), scrittore, poeta, critico letterario, pubblicista, pittore. Ermanno Leinardi (Pontedera, 1933 - Calasetta, 2006), pittore. Piero Biggio (Calasetta, 1937 - Calasetta, 2007), arcivescovo, diplomatico della Chiesa cattolica. Geografia antropica Urbanistica Nella parte sud-occidentale del centro storico del paese si trova il nuovo rione residenziale di Sottotorre (Sutta Tore), abitato soprattutto nel periodo estivo; mentre nella parte meridionale vi è una nuova zona di espansione abitativa denominata La Costiera. Frazioni Fanno parte del comune anche le frazioni e le località di Cussorgia (64 abitanti al 2001), Mercureddu, Mercuri, Salina (o Saline), Tonnara e Tupei. Infrastrutture e trasporti Strade La principale arteria viaria che raggiunge Calasetta è la SS 126 dir, che collega il comune con Sant'Antioco, passando sulla parte nord-est dell'isola omonima. Il collegamento con il centro antiochense (alla cui periferia è presente il ponte stradale che collega l'isola di Sant'Antioco alla Sardegna) dal 2006 è possibile anche attraverso la strada provinciale 76, che si sviluppa lungo la costa ovest dell'isola (rendendo così possibile il giro completo dell'isola lungo la costa). Porti Calasetta è dotata di un porto turistico e per pescherecci, oltre che commerciale. Il sito portuale non ha alti fondali (è poco profondo) e quindi è limitato a natanti di piccola stazza: il porto ha un'ottima esposizione meteomarina, essendo ridossato da maestrale, che localmente è il vento di massima traversia, ma anche alquanto da scirocco, il secondo per rilevanza; e perfettamente riparato a libeccio. Dalle banchine dello scalo è possibile raggiungere Carloforte, unico centro abitato dell'isola di San Pietro, tramite collegamenti giornalieri espletati dalle compagnie Saremar e Delcomar (quest'ultima attiva anche nelle ore notturne): data la posizione naturalmente sicura del porto, l'approdo di Calasetta è sempre ben agibile in tutte le condizioni meteomarine. Mobilità urbana Calasetta è collegata con Sant'Antioco e col Sulcis-Iglesiente dagli autobus extraurbani dell'ARST, la quale in periodo estivo attiva anche delle corse per collegare l'abitato con le sue spiagge principali. L'ARST gestisce anche le relazioni che sino al 1974 erano espletate attraverso la ferrovia Siliqua-San Giovanni Suergiu-Calasetta, di cui l'ex stazione capolinea è fermata terminale delle autocorse nel centro. Amministrazione Gemellaggi Pegli Arenzano Note ^ a b Dato Istat al 30 novembre 2013 ^ Adottato con Delibera di Consiglio Comunale n. 19 del 30.09.2010 [1] ^ AA. VV., Dizionario di toponomastica. Storia e significato dei nomi geografici italiani, Milano, GARZANTI, 1996, p. 115. ^ Salvatore Colomo, Sardegna - Guida alle Coste, Cagliari, Società Editrice L'Unione Sarda, 2010. ^ Statistiche I.Stat - ISTAT; URL consultato in data 28-12-2012. ^ Elvira Usai, La realtà tabarchina sarda ieri e oggi 1738-1770, nascono Carloforte e Calasetta in Sardinews.it. URL consultato il 18 agosto 2014 (archiviato dall'url originale il 7 ottobre 2010). ^ XIV Censimento Generale della Popolazione e delle Abitazioni Dato ISTAT al 2001 Bibliografia Manlio Brigaglia, Salvatore Tola (a cura di), Dizionario storico-geografico dei Comuni della Sardegna, Sassari, Carlo Delfino editore, 2006, ISBN 88-7138-430-X. Francesco Floris (a cura di), Grande Enciclopedia della Sardegna, Sassari, Newton&ComptonEditori, 2007. Voci correlate Stazione di Calasetta Tabarca Tabarchini Altri progetti Commons contiene immagini o altri file su Calasetta Collegamenti esterni La scheda del comune nel portale Comunas della Regione Sardegna Calasetta in Open Directory Project, Netscape Communications. (Segnala su DMoz un collegamento pertinente all'argomento "Calasetta")
Immagine descrittiva - c
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