Luogo - Museo
MUSEO DELLA CIVILTÀ CONTADINA IBLEA
Luogo:
PIAZZA UMBERTO I, 27, Floridia (Siracusa)
Il Museo etnografico ""Nunzio Bruno"" rappresenta un’importante chiave di lettura antropologica e culturale della storia della comunità floridiana. La collezione che costituisce il museo nasce agli inizi degli anni ’70 per documentare la vita di braccianti e artigiani svolta durante le attività lavorative nelle botteghe e nelle masserie dell’altipiano Ibleo. E’ stata realizzata grazie all’impegno e alla passione del Maestro Nunzio Bruno, nato a Sortino nel 1936 ma floridiano d’adozione. Appartenente ad una generazione di fotografi, egli dopo aver esercitato la professione dei suoi predecessori diventa anche pittore, scultore e miniaturista. Grazie a una preziosa collaborazione con l’etnologo Antonino Uccello comincia a preservare dall’abbandono tanti oggetti riferiti alla civiltà contadina, che espone nella sua Villa di Contrada Fegotto, per decenni meta di qualificati visitatori. Il Museo è stato istituito dalla Provincia Regionale di Siracusa e dal Comune di Floridia nel 2001 e aperto al pubblico nel maggio 2004. La struttura di Piazza Umberto I n. 27, ricavata dalla fusione di due immobili di pregio storico è divisa in piano terra, composto da sei sale dedicate all’esposizione permanente e primo piano, suddiviso in piccola biblioteca, depositi e Sala polifunzionale. Gli oggetti esposti, appartenenti alla lavorazione del grano, all’allevamento e all’aggiogo del bestiame, alla pastorizia e ai cicli artigianali del calzolaio, dell’apicoltore, dello stagnino, del bottaio, dell’arrotino, del sarto, del cestaio e della tessitura sono arricchiti da collezioni di ceramica d’uso popolare, di vecchi giocattoli, di reperti litici ed attrezzi e utensili del frantoio e del palmento. Nel Museo floridiano il ciclo produttivo che più d’ogni altro traccia le peculiarità della storia del patrimonio conservato riguarda la costruzione del carretto siciliano, la cosiddetta bottega del carradore. La costruzione del mezzo di trasporto è documentata interamente: dalle forme lignee per la manifattura al pezzo più pregiato: un tornio spettacolare per la creazione delle parti tondeggianti del 1880, ideato e usato nella bottega del ""mastru fa carretta"" (maestro carradore) Don Salvatore Rizza, il cui carretto è esposto nell’androne del Palazzo Municipale di Catania. Si possono ammirare singole parti del carro, come: portelli e laterali dipinti finemente, casse d’asse, arabeschi di ferro battuto simili a merletti fino a varie tipologie di carretti: il classico carretto dipinto e il carretto dell’apicoltore. Tutto il materiale recuperato proviene da diverse botteghe artigiane di Floridia e dal territorio circostante ma anche da una costante e intelligente opera di salvaguardia.
Il ruolo dei musei, dapprima principalmente conservativo, evolvendosi ha assunto un carattere comunicativo attraverso l’adozione di nuove forme espositive, l’organizzazione di attività culturali collaterali e lo svolgimento di progetti didattici mirati, realizzati per gli istituti scolastici; tali azioni vengono pianificate per avvicinare gli oggetti alla sfera emotiva del visitatore e diffondere così un patrimonio di conoscenze multidisciplinari ad un’utenza ampia e differenziata.