Destinazioni - Comune
Crevacuore
Luogo:
Crevacuore (Biella)
Crevacuore (Cravacòr in piemontese) è un comune italiano di 1.629 abitanti della provincia di Biella, in Piemonte.
Storia
Crevacuore fece parte dei domini dei Conti di Pombia per poi passare nel 905 ad Aimone, conte di Vercelli, e ai suoi discendenti, i signori di Crevacuore e i signori di Bolgaro. Questi ultimi cedettero la loro parte a Gisulfo, Vescovo di Vercelli, nel 1141, in cambio di Masserano. In seguito i Vescovi di Vercelli acquistarono le altre parti del feudo, la titolarità del quale gli fu confermata dall'imperatore Federico Barbarossa nel 1152, e lo infeudarono, a loro volta, a vari signori locali. Nel 1243 il legato pontificio Gregorio di Montelongo lo cedette al Comune di Vercelli assieme ad altri territori.
Nel 1394 Crevacuore venne infeudata da papa Bonifacio IX ad Antonio Fieschi, dell'omonima famiglia genovese (poi Ferrero-Fieschi), assieme a Masserano, di cui seguì le sorti.
Nel XVII secolo la popolazione locale si rivoltò più volte contro i soprusi dei Ferrero-Fieschi. La rivolta più violenta scoppiò il 9 agosto 1657 quando la popolazione assediò il castello, presidiato dalle truppe del principe, e dopo una furiosa lotta riuscì ad occuparlo, distruggendolo fino alle fondamenta. Il castello non fu più ricostruito, sui suoi ruderi fu innalzata una colonna con infissa una croce e il poggio su cui sorgeva fu chiamato Monte di Santa Croce, a ricordo della vittoria.
Grazie al privilegio spettante alla famiglia Fieschi di battere moneta, Crevacuore è stato sede di una zecca, di cui restano rari esemplari di monetazione risalenti al XV-XVI secolo.
Evoluzione demografica
Abitanti censiti
Amministrazione
Altre informazioni amministrative
Il comune fa parte della Comunità montana Val Sessera, Valle di Mosso e Prealpi Biellesi.
Note
^ Dato Istat - Popolazione residente al giugno 2011.
^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF) in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Ente per le Nuove Tecnologie, l'Energia e l'Ambiente, 1 marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012.
^ Statistiche I.Stat - ISTAT; URL consultato in data 28-12-2012.
Voci correlate
Ferrovia Grignasco-Coggiola
Principato di Masserano
Altri progetti
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