Chiesa e Convento di Sant'Agostino
Già convento dei frati osservanti, fu ceduto alla fine del XV secolo, per volere dei Malatesta, ai monaci agostiniani che intrapresero una vasta opera di ristrutturazione e decorazione della Chiesa e del Convento. L'opera fu terminata intorno al 1520 e all'epoca conservava al suo interno numerosi dipinti di grande valore andati dispersi durante l'occupazione napoleonica, tranne la Dispunta sull'Immacolata Concezione di Girolamo Genga, oggi alla Pinacoteca di Brera. La forma attuale della chiesa risale a 1748: la facciata, su disegno di Luigi Vanvitelli, è rimasta incompiuta; l'interno, a pianta basilicale, ha un'unica navata con tre cappelle per lato che conservano opere e dipinti di notevole interesse: l'Immacolata Concezione, San Giacomo e sant'Erasmo (1670) di Cristoforo Serra; la Strage degli Innocenti (1627), di Giovan Battista Razzani; i Santi martiri e agostiniani di Giuseppe Milani (1771).