Luogo - Museo

F.R.A.C. (Fondo Regionale d'Arte Contemporanea)

Luogo: Convento Francescano della Santissima Trinità - Via Convento snc, Baronissi (Salerno)
Il Museo ha come proprio fine quello di favorire la più ampia conoscenza delle esperienze artistiche della seconda metà del XX secolo, la ricerca e la sperimentazione delle espressioni attuali, nonché promuovere e sviluppare la creatività come fattore di identità della comunità regionale. Esso persegue la valorizzazione delle raccolte d’arte contemporanea e di tutto il complesso didattico e documentario di supporto, nonché la promozione delle manifestazioni espositive sull’evoluzione delle esperienze artistiche contemporanee. Gli obiettivi primari sono i seguenti: • la conservazione, l’incremento e l’esposizione del patrimonio artistico contemporaneo; • l’informazione critica e divulgativa attraverso rassegne di carattere tematico; • la documentazione e la promozione delle esperienze attuali degli artisti campani, in particolare i giovani artisti. L’attenzione dei programmi del F.R.A.C. non è solo rivolta alle arti visive, bensì anche ad altre forme connesse alla creatività, dal cinema al teatro contemporaneo, dalla video-art alla danza contemporanea, dal design al dibattito dell’architettura, dalle arti così dette "minori" ai nuovi media. Il presupposto è quello di disegnare le funzioni di uno spazio culturale senza i perimetri disegnati dal luogo fisico del contenitore, bensì idealmente dirette ad interagire con il territorio sociale. Il F.R.A.C. non assolve al solo compito di istituzione di ricerca e documentazione, ossia di archivio contemporaneo, ma anche di luogo espositivo che consenta al territorio di ospitare grandi eventi, manifestazioni di richiamo nazionale che s’inquadrano nelle prospettive di scambi culturali, dando vita a momenti espositivi unici, di forte connotazione e di richiamo sul piano di uno sviluppo del turismo culturale. Pertanto, oltre ad essere considerato come spazio museale, rappresenta principalmente uno strumento di confronto e dibattito, nonché di formazione culturale dei segni del territorio, vale a dire di un complesso immaginativo che va oltre le relazioni con la pittura e la scultura, ma che è rivolto allo studio, al riordino ed all’archiviazione del patrimonio immaginativo della città e del territorio.
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