Destinazioni - Comune

Zeri

Luogo: Zeri (Massa-Carrara)
Zeri (Tsèri nel dialetto della Lunigiana) è un comune sparso di 1 217 abitanti della provincia di Massa e Carrara, in Toscana. Geografia fisica Zeri è il comune più occidentale della Regione Toscana e dell'intera Italia Centrale e si colloca in Lunigiana, sul crinale che divide la valle della Magra da quella del Vara. Nel passato è stato luogo di transito e di collegamento tra le colonie romane di Luni e di Velleia. La "Via Regia" o "Salaria", che ne attraversava il territorio, rimase via di rilevante interesse almeno fino al secolo XVIII. Classificazione sismica: zona 2 (sismicità medio-alta), Ordinanza PCM 3274 del 20/03/2003 Classificazione climatica: zona F, 3136 GG Diffusività atmosferica: media, Ibimet CNR 2002 Storia Preistoria I primi abitanti del territorio di Zeri furono probabilmente Liguri. Già nell'età del bronzo queste zone dovevano essere abitate visto il ritrovamento in loco di urne contenenti ossa combuste, testimonianza di una pratica funeraria differente rispetto alla cultura tipica di quest'area appenninica, che prevedeva il rito inumatorio. Ciò è testimoniato dalle modificazioni morfologiche esistenti nella Gretta. Il rinvenimento di una Statua stele e di ceramiche dell'età del ferro, assieme all'analisi di alcuni toponimi, avvalorano inoltre la tesi che Zeri fu sin dai tempi antichi un importante nodo viario e venne abitato e percorso da svariate popolazioni. Medioevo La storia di Zeri si lega alle vicende che interessarono la vicina città di Pontremoli e il resto della Lunigiana. Alcune fonti attestano che un Diploma di Federico I del 1164 concesse ai Malaspina i privilegi su Zeri. In seguito il territorio passò a Pontremoli e ad esso legò i propri destini e vide succedersi il dominio di Castruccio Castracani, degli Scaligeri, dei Fieschi, degli Sforza e dei Visconti. Età moderna Zeri ebbe sempre una forte identità, con confini ben definiti che la portarono spesso a controversie territoriali. Nel 1502 iniziò una disputa con gli abitanti di Torpiana di Zignago, che si protrasse per molti anni e scaturì nel 1574 in un conflitto armato. Un'altra contesa, che durò secoli e vide il susseguirsi di scontri armati e momentanei accordi, fu quella sorta a partire dal 1526 tra Rossano (oggi frazione del Comune di Zeri) e Suvero (oggi frazione del comune di Rocchetta di Vara), che si risolse solo nel 1783 quando si stabilirono i confini definitivi. Zeri impugnò nuovamente le armi, questa volta contro Pontremoli, dopo la Battaglia di Pavia, perché rifiutava di concorrere alle spese di mantenimento delle truppe spagnole venute in Lunigiana. Dopo un periodo di dominazione Spagnola, nel 1647 Pontremoli assieme a Zeri fu ceduta alla Repubblica di Genova, che tre anni dopo la rivendette al Granduca di Toscana. Il dominio fiorentino durò sino alla fine del Settecento e costituì un periodo di grande sviluppo economico e mercantile grazie alle agevolazioni fiscali concesse dal Granduca ad alcune famiglie pontremolesi. Nel 1777 fu sciolto il consiglio generale del comune di Pontremoli e furono istituiti i comuni di Caprio e di Zeri. Il 25 maggio 1789 la popolazione insorse contro un esercito Napoleonico di circa 300 soldati, affrontò il nemico e lo respinse fino a Borgotaro. Storia contemporanea Dopo il Congresso di Vienna Pontremoli e Zeri tornarono sotto il Granducato di Toscana per poi essere annesse nel 1848 al Ducato di Parma. Proprio alla vigilia di questa cessione i pontremolesi e gli zeraschi, che erano contrari, ripresero le armi strappate ai francesi più di cinquant'anni prima. L'agitazione e le diverse manifestazioni non produssero però i risultati sperati e di lì a poco, il 7 gennaio 1848, venne stipulato l'atto di cessione dei distretti di Pontremoli e Bagnone che costituirono la Provincia della Lunigiana Parmense. Con il 1859 e con la fine della seconda guerra di indipendenza anche Zeri, come gli altri comuni lunigianesi, votò l'annessione al Regno di Sardegna. Il 278 dicembre del 1859 un decreto del governo delle province dell'Emilia, decretò la creazione della nuova provincia di Massa Carrara. Durante la Resistenza Zeri ebbe un ruolo importante. Il Maggiore britannico, Gordon Lett scelse infatti Rossano di Zeri come base per formare il Battaglione Internazionale. Con il luglio del 1944 il Battaglione Internazionale entrò a far parte della I Divisione Liguria, il cui comando trovò sede ad Adelano, un punto di riferimento importante per il movimento partigiano dello spezzino e della Val di Magra. Le valli zerasche vissero momenti drammatici durante l'occupazione nazista, in particolare in occasione dei rastrellamenti del 3 agosto 1944 e del 20 gennaio 1945, quando le truppe di occupazione si resero responsabili dell'uccisione di molti zeraschi, di razzie di raccolti e bestiame, dell'incendio di alcuni centri abitati e della distruzione dell'antico archivio comunale. Il Comune di Zeri è stato decorato con medaglia di bronzo al valor militare per la guerra di liberazione. Monumenti e luoghi d'interesse Presso la Foce del Rastrello, che unisce la Provincia di Massa e Carrara alla Provincia della Spezia, si può ammirare il monumento dedicato alla Libertà e alla Pace, inaugurato il 29 giugno 1990 da Nilde Iotti, allora presidente della Camera dei deputati. In località Patigno è da segnalare la chiesa di San Lorenzo. In località Calzavitello è eretto il "cippo Facio", in memoria del comandante partigiano Dante Castellucci. Società Evoluzione demografica Abitanti censiti Infrastrutture e trasporti Principali arterie stradali Strada Provinciale 37 che attraverso il valico Foce di Rastello collega Zeri con Sesta Godano. Sport Impianti sportivi In prossimità del Passo dei Due Santi, tra il monte Spiaggi e il monte Fabei, al confine tra Toscana ed Emilia, si trova la stazione sciistica di Zum Zeri-Passo dei Due Santi che comprende 9 piste da sci, uno snowpark dedicato allo snowboarding, e tre impianti di risalita (una seggiovia e due skilift). Le piste si snodano per circa 8 chilometri e raggiungono nel punto più alto i 1600 metri. Il rifugio Passo dei due Santi, situato a 1392 metri, è servito da un ristorante e un albergo. Curiosità Nel luglio del 1786 il Granduca di Toscana, Pietro Leopoldo, visitò la Lunigiana arrivando anche a Zeri. La relazione di questo viaggio è stata pubblicata nel 1970 dall'editore Olschki col titolo Relazioni sul Governo della Toscana. Sul crinale del Monte Colombo è stata costruita una centrale eolica composta da 5 torri eoliche. Note ^ a b Dato Istat - Popolazione residente al 31 dicembre 2010. ^ Decreto 27 dicembre 1859, n. 79 ^ Statistiche I.Stat - ISTAT; URL consultato in data 28-12-2012. Voci correlate Patata di Zeri Agnello di Zeri Foce dei Tre Confini Collegamenti esterni www.zumzeri.net www.passoduesanti.it http://blogzeri.wordpress.com/
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