Parco del Valentino
Il Parco del Valentino è il più famoso parco pubblico di Torino, sito lungo le rive del Po. L'origine del nome risalirebbe ai primi insediamenti romani: pare che già tra il 176 e 273 vi fosse un'antichissima cappella intitolata a San Valentino, all'interno della quale era conservata una parte delle reliquie del Santo patrono degli innamorati (poi traslate nella vicina chiesetta di San Vito, al di là del fiume). L'area del Valentino fu abitata dai nobili Birago, che vi costruirono una villa; poi, da Emanuele Filiberto di Savoia. Nel 1630-1660 fu eretto il Castello del Valentino (decretato dall'UNESCO "Patrimonio dell'Umanità" nel 1997), un imponente edificio opera di Carlo e Amedeo di Castellamonte, usato come residenza estiva. Nel XIX secolo iniziarono i lavori di modifica secondo il progetto romantico del paesaggista francese Barrillet-Dechamps. In occasione dell'Esposizione Universale Italiana del 1884, venne realizzato il pittoresco Borgo Medievale (oggi utilizzato per mostre ed eventi) nella zona meridionale del Parco, su progetto di Alfredo d'Andrade: fedele riproduzione degli stili architettonici piemontesi e valdostani del Medioevo, con tanto di rocca visitabile. Il Parco del Valentino ospita diverse opere artistiche, tra le quali: la "Fontana del Ceppi" (o "Dei Dodici Mesi", 1898), una grande vasca rococò circondata dalle statue rappresentanti i mesi dell'anno; l'"Arco del Valentino" (popolarmente noto come "Arco di Trionfo"), posto all'ingresso nord nel 1930 e dedicato all'Arma d'Artiglieria; la "Statua Equestre di Amedeo I", primo duca dei Savoia-Aosta; la "Statua di Massimo d'Azeglio", e altre opere dedicate a uomini illustri.
